domenica 13 dicembre 2015

Quarto d'Altino(Ve) - 13/12/2015 - Santa Klause's Green Road

Dopo la mezz'ora sul tapis roulant di ieri per una buona causa (sostenere l'associazione Oltre il muro, organizzata da 1/6 H), oggi ho riesumato il costume da Babbo Natale per l'ormai tradizionale "Santa Klause's Green Road" a Quarto d'Altino. Sveglia alle 6:29 per vestirmi e andare a recuperare un po’ di gente. Mi vesto leggerissimo, perché tanto so che il costume è praticamente in lana di vetro, esco e impiego 5 minuti buoni per sghiacciare la macchina, è ancora buio e il termometro segna -4°...

Come da tabella alle 7:35 sono sotto casa di Anna e alle 7:45 recupero Antonio ed Elisa, che in via del tutto eccezionale ci onora della sua presenza. Arriviamo presto e parcheggiamo abbastanza vicino alla chiesa, ora c'è luce, ma la temperatura rimane da steppa siberiana, nonostante ciò ci dirigiamo al banco delle iscrizioni: 3€ per i soli ristori, perche siamo già muniti di costume. Espletate le burocrazie ci infiliamo in un bar per scaldarci un po’ e bere un caffè. Quattro chiacchiere, foto e via a cambiarci. Portandoci sotto l'arco, vedo e saluto qualche faccia nota, anche se mi sembra ci sia meno gente dell'anno scorso. Tra il rosso dei babbi natale spicca qualche macchia color blu "Amatori": Cesare, Martino, Luigino, Maurizio...

Scoccano le 9:00 e dopo un po’ di confusione capiamo che la partenza è "rovescia" rispetto al solito, e la massa rossa si sposta dall'altra parte dell'arco. Lo speaker da il via e partiamo: per puro caso mi trovo nel gruppetto dei primi, ma presto chi mi precede allunga e io sto sul mio ritmo, non mi sono scaldato e ho lasciato a casa i guanti quindi ho le mani gelate, ma come previsto il costume fa il suo dovere. Il percorso è noto: 16 chilometri praticamente tutti di argine, sterrato , ma compatto, qualche saliscendi con un panorama che comunque  merita: non c'e' un gran sole e del nebbione dei giorni scorsi neanche l’ombra. Al primo bivio purtroppo le indicazioni sono confuse e molti sbagliano strada dovendo poi tornare sui propri passi: poteva essere gestita meglio, comunque i chilometri passano e non ho mai apprezzato il the caldo ai ristori come oggi.

A metà percorso ci si gira e si torna indietro, altro ristoro, le mani ancora gelate, cerco di mantenere il mio ritmo anche se sono molto stanco. Vedo il campanile all'orizzonte e mi impongo di finirla al meglio. Conosco gli ultimi chilometri, le stradine, il sottopasso, la strada della stazione e il rettilineo finale. Sono allo stremo delle forze ma vedo all'arrivo un operatore con la telecamera che sta riprendendo e, in uno slancio di narcisismo, trovo chissà dove le energie per l'allungo finale e finalmente passo sotto l'arco. Vado al ristoro per un bicchiere di the, ma oggi l'organizzazione offre anche cioccolata calda e panettone.. prendo entrambi e faccio il bis, quindi torno indietro e imbocco il percorso contromano per andare a recuperare Antonio e Anna. Trovo il primo a poche centinaia di metri dall'arrivo quindi continuo suscitando sorpresa e sospetto da parte dei volontari e dei vari podisti (tra cui Rublo che mi scherza). A due chilometri trovo Anna e, come promesso, mi faccio odiare accompagnandola fino al traguardo, tirando lei e un altro runner guadagnato nel frattempo. Il cartellino da diritto ad un ottimo panino col pastin bellunese, ma “devolviamo” tutti i nostri all'Elisa che ha fatto i 10 chilometri e ci ha dovuto aspettare. Il tempo di un altro paio di bicchieri di cioccolata, saluto Maurizio, Cesare e Loris e torniamo alla macchina, ora la temperatura è salita a -1 e spogliarsi è piacevole quanto una scheggia di legno sotto le unghie, ma almeno comincio a sentire le dita delle mani... Anche questa è fatta.

Michele Nodari