sabato 30 aprile 2016

Consigli per correre sotto la pioggia


4 consigli utili per correre quando piove...

1. Adeguare l'equipaggiamento alle circostanze
Non è necessario usare il poncho se piove moderatamente.
L'abbigliamento deve essere scelto in funzione della durata della seduta prevista, e dell'intensità delle precipitazioni.
Se piove ininterrottamente:

  • Indossare un berretto per non essere infastiditi dalle gocce che gronderebbero dalla fronte.
  • Indossare un antivento impermeabile ma traspirante.
  • Proteggere le zone di sfregamento, essere più meticolosi del solito. L’acqua appesantisce gli indumenti che, e a loro volta, diventano causa di irritazioni.
  • Portare con se gli oggetti indispensabili. Abolire il lettore mp3 e prima di uscire, verificare che i soldi, la carta di credito e qualsiasi altro effetto personale, siano correttamente protetti all'interno di una tasca impermeabile.


2. Sei bagnato, e allora?
Quando si decide di correre sotto la pioggia la cosa più antipatica è bagnarsi. Quando gli indumenti e i piedi sono inzuppati d'acqua, il movimento sportivo diventa naturale.
Probabilmente ti sorprenderai, quando proverai piacere nel correre sotto la pioggia, mentre altri cercano di ripararsi.

Ricordati che non potrai scegliere le condizioni climatiche della prossima corsa. Che cosa farai se piove ? È meglio abituarsi a correre sotto la pioggia e saltare allegramente nelle pozzanghere. Ci si bagna ? E allora…


3. In caso di temporale
È possibile che il semplice acquazzone si trasformi nel corso della seduta in diluvio o peggio, in temporale. Se corri in aperta campagna e sei sorpreso dal temporale, la cosa più saggia da fare è cercare un riparo. Ferma un automobilista (facendo evidenti cenni) e chiama qualcuno per farti venire a prendere (se hai il cellulare).
Se è impossibile, non entrare nel panico. Tieniti distante dagli alberi e rannicchiati per diventare più piccolo possibile : il fulmine colpisce sempre i punti alti.


4. Una volta al riparo…
Dare prova di buon senso e spogliarsi prima possibile per evitare di tenere addosso gli indumenti bagnati. Prenditi cura dei piedi e delle scarpe (in questo ordine).

Verificare che tu non abbia alcuna vescica: la pioggia può a volte ammorbidire l'epidermide e causare la comparsa di piccole piaghe. A proposito delle scarpe : togliere la soletta interna – la soletta amovibile – per farla asciugare separatamente.

L’accumulo di umidità può essere la causa di cattivi odori ma anche di una deformazione della scarpa. Una tecnica antica, consiste nel mettere carta di giornale dentro la scarpa per accelerare l'asciugatura.

È importante imparare a superare la difficoltà passeggerà dei primi ettometri. La pioggia debole o moderata, non deve dissuaderci dal correre.


Fonte: tuttorunning.blogspot.it

venerdì 29 aprile 2016

Guida a tutte le marce e corse non competitive col Gazzettino


Da oggi verrà proposta ai lettori del Gazzettino la “Guida a tutte le marce e corse non competitive in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino”, con tutto il calendario delle oltre 400 manifestazioni da maggio a dicembre con tanto di suggerimenti tecnici e consigli del medico sportivo.

La Guida sarà in vendita a 6,90 euro oltre il prezzo del giornale.

Corrimestre 2016 - Foto Gallery

Grazie a Silvia Pascoli potete trovare  QUI oltre 300 foto della Corrimestre di Domenica 24 Aprile 2016.

Maratona: come gestire correttamente le risorse energetiche

Ogni maratoneta, che sia di alto livello o un amatore alle prime armi, per portare a termine una maratona deve tener conto della benzina che ha nel proprio serbatoio e deve essere bravo a gestirla. 

Questo per evitare la classica crisi che generalmente si verifica intorno al 33° chilometro, quando ad un tratto il runner sente che le energie improvvisamente lo abbandonano, cominciando un lungo calvario fino all’arrivo. 

Questa crisi, che in gergo viene detta muro, in realtà è dovuta ad una errata gestione delle proprie risorse energetiche, della propria benzina.

Spesso si compie la prima parte di maratona in condizioni di freschezza e quindi ad un ritmo più veloce delle proprie possibilità, in questo caso a livello energetico si utilizza da subito il glicogeno che è la benzina preziosa del nostro corpo. Dopo circa due ore (indicativamente) di corsa, inesorabilmente questa fonte di energia si esaurisce provocando la crisi. Ciò non si verifica per i runner che hanno saputo gestire nella prima parte di gara un ritmo più consono alle proprie possibilità e all’allenamento svolto. Questi hanno bruciato le cosiddette scorte di energia, cioè gli acidi grassi, e saranno in grado di procedere dritti all’arrivo, senza particolari crisi e addirittura con la sensazione che avrebbero potuto dare di più!

Ovviamente altri fattori possono influenzare la prestazione o possono far insorgere preventivamente la crisi come i fattori ambientali, molto caldo o viceversa molto freddo o giornate particolarmente ventose. Anche percorsi particolarmente impegnativi per dislivello o per tipo di fondo, possono essere causa della crisi. Ma in generale il fattore principale per cui vi è il muro del 33°-35° chilometro è un problema di gestione delle proprie risorse energetiche.

Per presentarsi al meglio alla maratona ci sono degli accorgimenti che possono aiutarci. Ovviamente un adeguato programma di allenamento, un’impostazione del ritmo di gara che faccia riferimento alle proprie capacità ed infine una corretta alimentazione, soprattutto nel periodo di avvicinamento alla gara sono fondamentali per una buona riuscita della prestazione.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante prendere alcuni accorgimenti anche durante la maratona. Vediamo come.

Durante la fase di pre-gara, da trenta a quaranta minuti prima del via, può essere utile assumere carboidrati complessi, come maltodestrine a catena lunga e media e amminoacidi, così da permettere un pieno di energia che sarà disponibile in maniera progressiva durante le prime fasi della gara.

Una volta partiti, le strategie di integrazione possono essere diverse e molto personali, la cosa migliore è non improvvisare il giorno della gara fidandosi dell’amico più esperto, ma cercando e provando l’integrazione più consona durante i vari allenamenti, in particolar modo quando si svolgono dei lunghi.

Risulta fondamentale sfruttare al massimo i ristori lungo il percorso e ricordarsi di bere il necessario, né troppo né troppo poco, privilegiando bevande ipotoniche ed energetiche. Sarà necessario pianificare la propria strategia di integrazione durante il percorso, scegliendo il momento migliore per utilizzare miscele di carboidrati liquidi. E’ importante ricordare che alcune di queste sono studiate per un rilascio più lento e progressivo, mentre altre hanno un effetto più immediato e sono pertanto utili sul finale di gara o quando ci sono i segnali di una crisi improvvisa.

Dopo l’arrivo, nella prima mezzora successiva è importante nutrire il proprio organismo aiutandolo a rigenerarsi con sali minerali, vitamine e amminoacidi ramificati, così da ripristinare le scorte di glicogeno e ricostruire le fibre della muscolatura danneggiate durante la corsa.


Fonte: www.runningitalia.it

giovedì 28 aprile 2016

Strategie per salvare una Maratona (quando è iniziata malissimo)


Eccoci sulla linea di partenza!!! Dopo mesi di duri allenamenti, finalmente siamo pronti a prendere il via della nostra 42km…una grande emozione sia per la prima volta sia se siamo già “sperimentati” sulla distanza.
Lo sparo annuncia il via e iniziamo la nostra gara, pronti a seguire il ritmo prefissato ma…ma succede che le gambe non rispondono, magari sono dure, o peggio ancora la testa “ci molla” e la prestazione rischia di andare al diavolo letteralmente, così come la gara nella sua interezza.
Come e cosa possiamo fare per “recuperare” la corsa??

Può senz’altro succedere che, vuoi per il troppo allenamento (o troppo duro), vuoi per fattori esterni indipendenti dalla corsa, vuoi per condizioni meteo avverse o per “necessità” fisiologiche, la maratona tanto sognata rischi di concludersi in maniera, a nostro dire, ingloriosa.

Ecco quindi alcuni consigli volti a fronteggiare questi elementi negativi e aiutare tutti noi a conseguire quella che è sempre la vittoria più grande, ovverossia vedere il traguardo della nostra maratona, possibilmente in buone condizioni.

Ad esempio, se nei primi km ci sentiamo ancora “duri” o “legati”, non mettiamoci fretta ma diamo al fisico il tempo di scaldarsi a dovere; 42km sono tantissimi e con pazienza sarà possibile recuperare quanto perso all’inizio con una piccola progressione nel finale (se abbiamo le energie…) oppure conseguire lo stesso un buon tempo…PAZIENZA è la prima regola.

Oppure se le gambe iniziano ad indurirsi leggermente, diminuiamo l’ampiezza della falcata, corriamo con i piedi quasi rasenti al terreno, permettendo a polpacci e quadricipiti di riposare; se invece il ritmo prefissato per la gara è (almeno per quel giorno) troppo veloce, affidiamoci al respiro e al fisico, cercando un’andatura fluida che allo stesso tempo consenta una respirazione tranquilla, ma potente…lasciamo perdere il GPS!

Se piove o fa troppo caldo, e il tempo desiderato è difficile da conseguire, facciamocene una ragione: è così per tutti i nostri colleghi maratoneti quindi evitiamo il nervoso pregara che ci toglierà energie preziose, ma godiamoci la maratona e adottiamo un ritmo ragionevole; saremo sorpresi dalla buonissima prestazione che otterremo!!!

Altro consiglio: ai rifornimenti, avviciniamoci con calma, segnalando la nostra direzione, prendiamo il bicchiere o la bottiglia, accorciamo il passo e se necessario camminiamo; rifornirsi è importantissimo vediamo di non trascurarlo, ci aiuterà a non finire distrutti e a goderci l’impresa!

Quello che voglio dirvi sarà scontato ma mi sento in dovere di riperterlo: correre una maratona è una stupenda avventura, farlo anche solo una volta nella vita può farci scoprire un lato nascosto che non conoscevamo e renderci pieni di gioia e maggior sicurezza nei nostri mezzi.
Ma come tutte le avventure, può presentare imprevisti o momenti di difficoltà, che vanno affrontati con tranquillità, visto che in caso di rallentamento non viene nessuno a spararci (come nel romanzo di Stephen King “La lunga marcia”).

Pazienza, tranquillità, capacità di accettare il verdetto della gara, essere in grado di avere un piano B o C pronto sono le armi che il maratoneta professionista o amatore avanzato affina in anni di km macinati e di maratone corse: vediamo, con molta umiltà, di farlo anche noi comuni mortali…qualunque sia il responso del cronometro, saremo maratoneti a nostra volta!!!


Fonte: www.unitedrunners.eu

mercoledì 27 aprile 2016

Campionato Sociale 2016: Classifica al 26/04/16

Punti 25:
Nodari Michele,

Punti 19:
Scaggiante Michele,

Punti 18:
Crapanzano Salvatore, Piva Riccardo,

Punti 17:
Berto Sergio,

Punti 16:
Casali Carlo, Tebaldi Massimiliano, Vicentini Anna,

Punti 14:
Ragazzo Iosanco,

Punti 13:
Antonello Walter, Rossi Nicoletta, Rusconi Alberto,

Punti 12:
Baldari Daniela, Marcon Gianfranco, Pandiani Alberto,

Punti 11:
Canello Stefano, Favaro Manuel, Maniero Federico, Riccato Mauro, Zampieri Luciano,

Punti 10:
Panciera Andrea, Zanetti Nicola,

Punti 09:
Baroni Daniele, Campanelli Cesare, Caser Michela, Furlan Luigino, Nalesso Monica, Pivetta Andrea, Puca Michele, Santello Nadio, Simion Michele, Temporin Marco, Vedova Gabriele,

Punti 08:
Di Geronimo Dario, Lazzari Emanuela, Marangon Silvano, Rosada Mauro, Vanzetto Giorgio,

Punti 07:
Cettina Alessandro, Favaro Cristiano, Fiannaca Antonio, Ongarato Fabio, Vio Daniele,

Punti 06:
Bazzana Andrea, Bertoldo Luigi, Bertoldo Roberto, Giacomin Valentina, Loconsole Giovanni, Marini Massimo, Massarutto Roberto, Michielan Erika, Wirkowsky Jean,

Punti 05:
Bruni Antonio, Causin Elisa, Coin Maurizio, De Toni Marco, Dei Rossi Roberto, Maniero Mirco, Mezzalira Ennio, Pascoli Silvia, Tebaldi Maurizio,

Punti 04:
Cerutti Stefano, De Toni Leonardo, Faraon Raimondo, Garsantsyan Tovmas, Pellizzaro Agnese, Pruner Andrea, Rossit Maria Grazia, Zanchet Andrea,

Punti 03:
Alemanno Ludovica, Biscontin Andrea, Cemolin Renzo, Compagno Nicola, Cozzolino Felice, Crosara Fabio, Fabiano Gabriele, Memmo Marco,

Punti 02:
Favaretto Patrizio, Martinovic Livio, Musmeci Ignazio, Schiavon Mauro,

Punti 01:
Fernandez Maurizio, Ferri Marco, Gaiani Luigi, Gemin Carla, Grigio Silvia, Ongaro Andrea, Sambo Claudia, Tacchetto Daniele,

Ebook: esercizi posturali per il podista

Tenuto conto che la corsa, per definizione è una successione di balzi, anche se con intensità modeste sollecita il nostro corpo ed in particolare le articolazioni presenti in colonna vertebrale, ecco l’importanza di dare stabilità e mobilità al rachide per evitare di andare in contro a sciatalgie, dolori di schiena e quant’altro.

Running Italia propone per prevenire questi fastidi un ebook con 6 esercizi semplici di facile applicazione.

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martedì 26 aprile 2016

24/04/2016 - Corrimestre

Potrebbe essere una domenica come tante, a fare i lunghi o le gare in preparazione per le prossime mezze ma quando vedi e senti che il meteo non gira nella giusta direzione ci sono due opzioni da scegliere; girarsi dall'altra parte del letto oppure alzarsi e uscire. Pioggia doveva essere e pioggia fu, la serata precedente chi ha partecipato alla Venice Urban Trail sono stati graziati nonostante il pomeriggio di pioggia, noi della Corrimestre e Panoramica no. Alle 7 di questa mattina gocciolava a Chirignago, ma si parte in direzione Parco di San Giuliano, traffico inesistente anche grazie al ponte del 25 aprile, parcheggio alla Porta Blu già a metà pieno e aspetto che arrivano da Venezia Fabio Crosara e Nicola Zanetti. Il trio medusa si riunisce dopo la staffetta 3x14 di Conegliano, oggi si fa gara a sé e Nicola già con 16 km del Trail farà del suo meglio anche questa volta. Ci si cambia negli spogliatoi del campo sportivo dopo aver constatato di persona che sono aperti e divisi tra uomini e donne, riportato il borsone nelle rispettive auto cominciamo il riscaldamento insieme.

Fa freddo e piove, si alza un po' di vento, riscaldiamo i muscoli più che si può avanti e indietro nei pressi della partenza. Ci sono i pacer della Pettinelli a dettare il ritmo, io seguirò quello dei 5'/km e parto con loro alle ore 10, lascio Nicola e Fabio per il loro ritmo/gara d a noci appuntamento al traguardo.

Dopo un tratto all'interno del parco, si esce salendo per ponte Europa, discesa e svolta in Via Pertini per il bosco dell'Osellino. Al terzo km chiedo al pacer se va a 5', ma più di qualcuno gli fa notare che va troppo veloce a circa 4'50" infatti rallenta un pochino. Al quarto si sale per il ponte che attraversa Via Vespucci facendo attenzione a non scivolare, raggiungo nel frattempo Nicola e gli chiedo se vuole che terminano insieme la gara: cortesemente ringrazia ma mi invita a proseguire, scendiamo per Viale San Marco per tornare al parco, quinto km presso l'edicola con il bivio per noi e la Panoramica, si risale per il ponte Europa e rientriamo al parco di san giuliano. Al sesto km c'è il ristoro, nonostante la giornata plumbea bevo mezzo bicchiere di integratore, ultimi 4 tra rettilinei e salita in collina poi discesa e ultimi metri di gara. Transito sotto l'arco del traguardo in 48'58", mi fermano subito alcuni amatori per una foto di gruppo e intravedo Nicola che arriva anche lui. Ristoro sotto il tendone e fatto consegnare una tela cerata per non prendere freddo, troppo bagnato ero.

Di ritorno al parcheggio auto, prendo il borsone e andiamo negli spogliatoi, ne approfittiamo anche per fare una doccia calda e cambiarci i vestiti con quelli asciutti, saluti di rito ringrazialdoli per la compagnia augurando che ci vedremo a Bologna e mi avvio verso casa. Incrocio Filippo Barizza arrivato secondo assoluto, qualche chiacchiera poi lo saluto informando che in settimana passerò in negozio.
Finiamo aprile, ma prepariamoci alla prossima mezza tra due settimane in Friuli.

Michele Scaggiante

Info Sociale #16

MINI TRAIL:
Potete trovare QUI, oltre che in giro per Gazzera, Chirignago, Spinea e dintorni, il volantino del MiniTrail di Sabato 14 Maggio a Forte Gazzera. Come sempre see qualcuno volesse rendersi disponibile per dare un mano prima o durante la manifestazione mi contatti.

CENA SOCIALE:
Venerdi 27 Maggio era prevista la cena sociale, ma mi sono accorto coincidere con la Corsa dei Bisi a Peseggia, organizzata dal nostro Luigino Furlan. Quindi la cena sociale è rinviata a data da destinarsi, e colgo l'occasione per invitare tutti a partecipare alla corsa e, perchè no, a fermarsi comunque in sagra per una mangiata in compagnia.

DOVE ABBIAMO CORSO:
Della strage di premi ho già parlato domenica sera quindi passiamo direttamente al lunghissimo elenco:

Lunedi 18/04/2016:
  • Boston (USA) - Boston Marathon: Gabriele Vedova

Martedì 19/04/2016:
  • Liettoli (VE) - Corri per donare un Sorriso: Michele Nodari
Sabato 23/04/2016:
  • Venezia - Venice Night Trail: Michele Simion, Ignazio Musmeci, Carlo Casali, Alessandro Cettina, Bertoldo Roberto, Ongarato Fabio, Maniero Federico, Rusconi Alberto, Cozzolino Felice, Zanetti Nicola, Carla Gemin, Claudia Sambo, Antonio Fiannaca, Monica Nalesso, Iosanco Ragazzo, Elisa Causin, Maurizio Coin
Domenica 24/04/2016:
  • Belluno - Super Serva: Alberto Pandiani, Massimiliano Tebaldi
  • Mestre - CorriMestre: Antonio Bruni, Erika Michielan, Luigino Furlan, Luigi Bertoldo, Roberto Dei Rossi, Fabio Crosara, Andrea Bazzana, Carlo Casali, Alberto Rusconi, Daniela Baldari, Andrea Pruner, Nicoletta Rossi, Michele Scaggiante, Nicola Zanetti, Agnese Pelizzaro, Iosanco Ragazzo, Silvano Marangon, Felice Cozzolino Anna Vicentini.
  • Spinea - Scarpinando Insieme: Manuel Favaro, Michele Nodari, Gianfranco Marcon, Andrea Panciera, Andrea Ongaro, Daniele Tacchetto, Valentina Giacomin
  • Villaverla (VI) - Marcia della solidarietà: Giorgio Vanzetto, Riccardo Piva
Lunedì 25/04/2016:
  • Cavallino (VE) - Lagoon run: Manuel Favaro, Salvatore Crapanzano, Maurizio Coin
  • Cornuda (TV) - Due Rocche: Anna Vicentini, Michele Nodari, Daniele Baroni, Ludovica Alemanno, Michele Simion, Ennio Mezzalira
  • Fregona (TV) - Marcia del Torchiato: Massimiliano Tebaldi, Giovanni Loconsole
  • Pozzoleone (VR) - Marcia la Brentana: Mauro Riccato
  • Villa di Teolo (PD) - Marcia di Villa Breccanara: Giorgio Vanzetto

    Dove correre questa settimana (26/04/16 - 01/05/16)

    Martedi 26 Aprile
    • Liettoli (VE): "Corri per donare un sorriso" - km 5 / 10 - ore 20:00

    Mercoledi 27 Aprile
    • Conselve (PD): "Solidarietà pro Riviera del Brenta" - ore 20:00

    Sabato 30 Aprile
    • Caselle di Isola della Scala (VR): "Camminata tra fragole e asparagi" - km 7 / 15 - ore 17:00
    • Scorzè (VE): "Trofeo SIPE" su pista - ore 15:30
    • Vicenza: "CDS Allievi" su pista - ore 12:45

    Domenica 1 Maggio
    • Altavilla Vicentina (VI): "StrAltavilla" - km 6 / 12 - ore 8:00
    • Arcole (VR): "Marcia S.Maria dell'Alzana" - km 7 / 13 / 20 - ore 7:30
    • Bibione (VE): "Meeting A piedi per Bibione" - km 6 / 11 / 18 / 26 - ore 9:00
    • Breganze (VI): "Trofeo Giacomo Saugo" - km 7,2 - ore 10:00
    • Calalzo (BL): "Giro delle Coste" - km 6,280 D+120 - ore 9:00 
    • Calalzo (BL):  "Minitrail" km 12 + "Baby Run" - ore 9:00
    • Campigo di Castelfranco Veneto (TV): "Campytour" - km 6 / 12 - ore 9:00
    • Caprino Veronese (VR): "Campionato Regionale Individuale Corsa in Montagna" - ore 10:00
    • Castion (BL): "Giro del Castionese" - km 4 / 7 / 10 - ore 9:30
    • Chioggia (VE): "Caminà per Ciosa e Marina" - km 8 / 14 / 19 - ore 8:00
    • Cison di Valmarino (TV): "Assaporando Cison" - km 6 / 12 - ore 9:30 - solo Nordic Walking
    • Colà di Lazise del Garda (VR): "Corseta co' le sgalmare" - km 5 / 9 /  12 /  17 - ore 8:30
    • Costa di Conegliano (TV): "Marcia di Primavera" - km 8 / 9 / 15 - ore 9:00
    • Fara Vicentino (VI): "Sentieri e valli di Fara" - km 7 / 12 / 20 - ore 7:30
    • Fossona di Cervarese S. Croce (PD): "Marcia del Donatore di Sangue" - km 8 / 14 / 20 - ore 8:00
    • Grantortino di Gazzo (PD): "Sentieri e sapori di Gazzo" - km 8 / 14 - ore 8:00
    • Guia (TV): "Camminata Nordic Walking sulle colline..." - km 6 / 12 - ore 9:00
    • Isola Vicentina (VI): "Caminada" - km 6 / 12 - ore 8:30
    • Montaner (TV): "Marcia delle Lumache" - km 6 / 12 / 18 ore 8:30
    • Oderzo (TV): "Circuito Internazionale Città Archeologica" - ore 9:00
    • Pedemonte (VR): "AMARathON" - km 6 / 16 / 21 - ore 9:00
    • San Fior (TV): "Marcia di primavera" - km 6 / 12 / 18 ore 8:30
    • San Zeno di Cassola (VI): "Marcia degli asparagi" - km 6 / 10 / 20 - ore 8:00
    • Soave (VR): "Soave - Bolca" - km 33 D+1950 / km 45 D+2450 - ore 8:00
    • Scorzè (VE): "Scorzè Zero Branco Scorzè" - km 13,5 - ore 9:20
    • Valstagna (VI):  "ChronosCalà" - km 5 - 4444 gradini - ore 9:00
    • Vicenza: "CDS Allievi" FIDAL - ore 12:45
    • Zero Branco (TV): "Camminata insieme lungo il Drizzagno" - km 6,5 - ore 10:00

    lunedì 25 aprile 2016

    25 Aprile 2016 - Lagoon Run

    E dopo una piovosa CORRIMESTRE, eccomi qua intento a partecipare alla seconda edizione della LAGOON RUN, una corsa in mezzo alla laguna di venezia a Lio Piccolo, una località di Saccagnana a Treporti.
    Sveglia alle 8.00 e colazione partenza, arrivo convinto di essere in anticipo ma al parcheggio auto allestito con tanto di parcheggiatori dedicati che smistavano le auto nei posti liberi rimasti, mi stupisce che il parcheggio sia già pieno. Vado verso la piazza del Prà da qui la partenza della gara, c'è già molta gente quest'anno ma una corsia preferenziale dedicata per chi si è iscritto prima dell'evento: io ovviamente non l'ho fatto, così compilo un modulo e passo al pagamento e al ritiro della t-shirt tecnica molto bella, così ritorno all'auto per cambiarmi ed attaccare il pettorale ... Numero 1584, ci siamo!
    Mi inserisco nella folla di partecipanti e attendo il via dello speaker che intrattiene tutti facendo parlare i top runner. Un minuto di silenzio per Gianni Bressan, commovente e bello il pensiero.

    Conto alla rovescia e si parte ... Via!!!

    Cerco di tenere un ritmo di riscaldamento ma l'entusiasmo mi spinge oltre, riesco comunque a tenere un ritmo di 4.35 per un po di chilometri. Il sole e l'aria fresca rendono tutto spettacolare, sembra di correre in un contesto di colori e le emozioni si fanno sentire, un posto davvero incantevole. Molti fotografi appassionati e non che immortalano le facce contente ed impegnate di noi corridori, qualcuno si sforza anche se stanco di fare qualche smorfia ... Io compreso!
    Guardo qualche garzetta (uccello bianco presente in laguna, quelle migratrici nidificano nella pianura padana e svernano in Africa)è intenta a mangiare e in lontananza vedi i fenicotteri rosa che hanno nidificato da qualche anno qui, trovando il loro habitat ideale: che spettacolo la natura, eccitante!!!
    Siamo all'ultimo chilometro, stanco ma sono riuscito a mantenere un buon ritmo che non credevo visto la corri Mestre del giorno prima, arriviamo al traguardo e lo speaker annuncia il mio arrivo pronunciano il cognome ... Azz ... Che emozione poi Simone Scarpa e Ferdinando Capobianco che mi danno un confidenziale "cinque", poi mi consegnano il cartellino con scritto 74 esimo arrivato, che figata!!!
    Un rapido rifornimento al ristoro, da notare anche l'angolo massaggi: non ci facciamo mancare proprio nulla!

    Un'esperienza da rifare, magari con il TRIO MEDUSA al completo: Michele Scaggiante e Nicola Zanetti,che non sono potuti venire, sarà per il prossimo anno, ma ora ci prepariamo per la mezza maratona di Jesolo: la MOONLIGHT HALF MARATHON.
    Consiglio a tutti quelli che amano la natura una corsa come la LAGOON RUN, alla scoperta della laguna, immersi nel silenzio e nei colori che tu sorprendono correndo.

    Fabio Crosara

    Caro amico Lattato, ti scrivo...

    L’argomento di oggi sarà il nostro caro amico lattato e ve ne voglio parlare attraverso un interessantissimo articolo di Mario Gulinelli (SDS, n79) che recensisce un articolo pubblicato nel 2004 dagli americani Robergs e Ghiasvand che in una loro completa ed esauriente esposizione sulla biochimica dell’acidosi metabolica durante attività fisica, espongono in modo chiaro e “rivoluzionario” il rapporto tra acidosi muscolare e produzione di lattato.

    Innanzitutto, chiariamo che i termini utilizzati molto spesso negli ambiti sportivi l’acido lattico e il lattato, non indicano la stessa sostanza. L’acido lattico è, come dice la stessa parola, un acido e per definizione significa che in condizioni di pH Gulinelli ci fa notare come Robergs e i suoi collaboratori sostengono che in molti testi, in uso oggi, non vengono fornite spiegazioni sulle reazioni chimiche che avvengono durante l’acidosi metabolica, cioè durante il processo che porta all’accumulo di acido lattico e conseguentemente al lattato e ioni H+. Si tratta, secondo sempre gli autori, di una descrizione incompleta che ha fornito nel tempo false interpretazioni sul ruolo del lattato.

    Il problema principale che si trova ad affrontare una cellula muscolare durante la contrazione è quello di reintegrare più velocemente possibile l’ATP che si è speso e si sta spendendo per far contrarre il muscolo.

    Quando la contrazione avviene ad intensità basse il reintegro di ATP è sostenuto dal metabolismo aerobico (respirazione mitocondriale), quando, invece, l’intensità sale il reintegro aerobico non è abbastanza veloce nel produrre ATP ed entra in gioco il processo di glicolisi.

    Questo processo porta alla formazione di acido lattico che si scinde in lattato e ioni H+. Sono proprio quest’ultimi, secondo Robgers e i suoi collaboratori, i responsabili dell’acidosi muscolare.

    Maggiore è l’intensità maggiore sarà l’accumulo di ioni H+ e di conseguenza più velocemente si raggiungerà una situazione di acidosi (per definizione ioni H+ rilasciati in soluzione abbassano il pH).

    Fino a qui, tutto sembra scorrere liscio: aumenta l’intensità, la cellula deve produrre più ATP e innesca il processo anaerobico glicolitico. Certo questo processo ha una durata limitata, man mano che il pH si abbassa il muscolo non è più in grado di contrarsi e la sensazione di “bruciore muscolare” ci grida che dobbiamo fermarci.

    Ma in tutto questo processo, il lattato ci riserva, a sorpresa, un ruolo chiave, almeno secondo le sperimentazioni di Robgers. La cellula che mette in atto il processo di glicolisi, trasforma il glicogeno (il glucosio del muscolo) in due molecole di piruvato e ioni idrogeno. Per neutralizzare il crescente numero di piruvato e ioni idrogeno, ogni molecola di piruvato assorbe due ioni idrogeno, trasformandosi in lattato, che in definitiva sarebbe una conseguenza dell’acidosi metabolica e non la sua causa. Anzi paradossalmente, è proprio la produzione di lattato che ritarda l’acidosi, neutralizzando (sistema tampone) l’elevato accumulo di ioni idrogeno durante esercizi ad elevata intensità. Inoltre il lattato è, attraverso il sangue, trasportato al fegato e viene riconvertito in glucosio (ciclo del Cori) per poter essere subito riutilizzato dal muscolo. Quindi è anche un importante combustibile muscolare.

    Robergs e coll. concludono dicendo che, sebbene l’accumulo di lattato muscolare o ematico siano buoni indicatori indiretti dell’aumento del rilascio di ioni idrogeno e quindi dell’abbassamento del pH, tale relazione non deve essere interpretata come relazione da causa ad effetto. “Occorre che si smetta di associare i termini lattato e acido lattico con la causa dell’acidosi o con l’allenamento diretto a ritardare la comparsa dell’acidosi”.

    A questo punto se si assume che sia la produzione di lattato (vecchia ipotesi) a causare l’aumento dell’acidosi, è logico concentrare gli allenamenti affinché per una determinata richiesta di ATP cellulare si riduca la quantità di lattato prodotto. La diminuzione di lattato deve essere fatta a discapito di una maggiore respirazione mitocondriale, con conseguente aumento dell’assorbimento di ioni idrogeno e quindi una diminuzione dell’acidosi.

    Tuttavia, con la nuova prospettiva di Robgers e coll., a una dato tasso di respirazione mitocondriale, una diminuzione della produzione di lattato diminuirà il tamponamento di ioni idrogeno e la loro eliminazione dal muscolo e quindi accelererà la comparsa dell’acidosi. Essi concludono dicendo: “la strada migliore per diminuire l’acidosi metabolica, sarebbe, quindi, quella di diminuire il turnover non-mitocondriale stimolando la respirazione mitocondriale”. Se si decide di abbassare la produzione di lattato, per ridurre l’acidosi (e aumentare la prestazione), si deve, per forza di cose, aumentare l’utilizzo di ricarica energetica aerobico, cioè quello mitocondriale.

    Sperimentate gente, sperimentate, la differenza “prospettica”sembra sottile, ma il cambiamento alla lunga potrebbe essere notevole. A voi l’arduo compito della traduzione sul campo.


    Fonte: www.runningitalia.it

    domenica 24 aprile 2016

    Info Speciale

    Si, Info "Speciale", non "Sociale", solo per dire che sono veramente, sinceramente orgoglioso di essere il presidente di questa società, di far parte di un gruppo che finalmente dimostra di essere tale, con la presenza massiccia alle manifestazioni fin da inizio anno, testimoniata dai vari premi e soprattutto dalle decine di messaggi sul gruppo WhatsApp e su Facebook con foto di  facce allegre, spesso stravolte, o bagnate, o mosse... non solo in gara, ma anche dopo, davanti ad una birra, Amatori storici in posa con "matricole", tutti sorridenti: Fantastico!
    Ieri 16 persone al Venice Night Trail, 20 oggi alla CorriMestre sotto l'acqua (alcuni presenti in entrambi i casi), e abbiamo fatto strage di premi: Daniela, Agnese e Nicoletta 3° di categoria, Erika 1° donna assoluta (vola a Parigi). Ma non solo donne: Anche Antonio e Luigino a podio e, a confermare che l'unione fa la forza, la nostra società premiata come 2° classificata (e 180€).

    Riporto sotto le classifiche delle due gare e le foto dei nostri atleti premiati. 
    I complimenti vanno a tutti indistintamente, sono veramente fiero, e dovete esserlo anche voi. 
    Dai che 'ndemo!!!










    Salute, stile di vita e alimentazione: tre fattori che influenzano l'allenamento alla maratona

    Quando ci prefissiamo di correre la maratona una delle scelte fondamentali è la periodizzazione, cioè la corretta gestione degli stimoli allenanti per il raggiungimento del nostro obiettivo. 

    Per cimentarsi in questa gara è bene avere un piano e per stilare questo piano dobbiamo tener conto dei fattori che influenzano il raggiungimento del nostro obiettivo.

    Possiamo distinguere tre elementi che, combinati tra di loro, rappresentano il perno su cui gira la preparazione di una maratona:

    • fattore fisico;
    • fattore socio-ambientale;
    • fattore alimentare.


    Il fattore fisico è quello che ci riguarda più da vicino. E’ necessario valutare prima di tutto il proprio stato di salute (visita medico-sportiva, per chi non l’ha fatta) e di efficienza fisica. Poi bisogna valutare il proprio punto di partenza a livello fisiologico. L’ideale sarebbe fare un test per determinare la soglia aerobica e la soglia anaerobica (es. test di Conconi). Grazie a questi due parametri saremo in grado di stabilire le varie velocità con cui svolgere i diversi tipi di allenamento, quindi gestire al meglio la velocità con cui svolgere la corsa lunga, le ripetute e i progressivi. Per ogni periodo di lavoro (4-6 settimane) sarebbe opportuno ripetere il test per avere dei riscontri, sia sull’allenamento svolto, sia per reimpostare le velocità di corsa.

    Fra i fattori fisici non c’è soltanto il condizionamento fisiologico derivante dall’allenamento, ma anche strutturale. E’ importante dedicare una parte dell’allenamento alla propria “carrozzeria”: meglio fare qualche chilometro in meno di corsa e dedicare una parte del proprio tempo a migliorare e tonificare tutti i distretti muscolari, con esercizi a carico naturale o in palestra. Oltre al rafforzamento muscolare è bene dedicare a fine allenamento un po’ di tempo allo stretching sia per avere una buona mobilità articolare, sia per una buona elasticità muscolare.

    L’obiettivo non è solo il raggiungimento della prestazione, ma anche una buona efficienza e un’attenta prevenzione degli infortuni.

    Uno dei fattori fisici da considerare è il proprio grado di preparazione. Ci sono persone che si allenano durante tutto l’anno e da diversi anni e quindi riescono a preparare anche diverse maratone con qualche mese di allenamento; c’è chi invece si avvicina alla corsa da neofita e ha bisogno di un tempo più lungo per adattarsi e preparare questo impegno. Per convenzione si dice che ci vogliono circa tre mesi per svolgere un buon training di preparazione, ma tutto dipende anche dall’obiettivo che ci si è prefissato.

    Il secondo punto è il fattore socio-ambientale, che spesso è il fattore meno gestibile, cioè il fattore che riguarda la propria vita, il tipo di lavoro, la famiglia, il luogo in cui si vive, i diversi tipi di clima e i diversi tipi di fondo in cui ci si allena. Considerando questo fattore è importante scegliere il giusto momento della giornata per allenarsi, le sedute settimanali, il tipo di impegno per ogni singola seduta. L’ideale sarebbe svolgere i lavori più impegnativi la domenica, o il giorno in cui non si lavora, e di svolgere allenamenti meno impegnativi (anche dal punto di vista mentale) durante giornate particolarmente intense o stressanti, nelle quali una semplice sgambettata risulterebbe molto più efficace di un allenamento intenso programmato in precedenza.

    Il terzo punto è il fattore alimentare, in stretta correlazione con l’allenamento. Una corretta cura alimentare, oltre ad avere una resa diretta sull’allenamento e sulla prestazione, è molto importante anche a livello di prevenzione degli infortuni. Negli ultimi tempi sono stati condotti numerosi studi sulla correlazione fra alimentazione e infortunio, dimostrando che seguire una giusta dieta è la base per la terapia preventiva.


    Fonte: www.runningitalia.it

    sabato 23 aprile 2016

    Gli esami del sangue per tenere sotto controllo la salute del podista

    Per chi pratica sport, ma in generale per tutti, è buona abitudine eseguire periodicamente dei controlli ematici per controllare che sia tutto a posto, in particolar modo dopo periodi intensi di lavoro o prima di iniziare un ciclo importante. Questo discorso diventa ancora più importante per le donne, che spesso hanno problemi di anemia dovuti anche al tipo di ciclo mestruale.
    Dopo aver ritirato l'esito degli esami, è importante consultarsi con il proprio medico che saprà indirizzarvi per regolarizzare eventuali valori sopra o sotto la norma. A tale scopo può essere importante seguire anche una dieta mirata.
    Di seguito riportiamo un elenco degli esami del sangue che vengono eseguiti di routine.

    Eritrociti: questo valore riguarda il numero di globuli rossi che trasportano l'ossigeno. Sono molto importanti per il corridore. Inferiore ai 4 mil/mm3 denota uno stato di anemia. Importante incrementare con una dieta ricca di alimenti contenenti ferro (carne, pesce, legumi, scc.)

    Ematocrito: indica la percentuale del volume sanguigno occupata dai globuli rossi. Un valore basso indica inizio di anemia, quindi bisogna integrare con un’alimentazione ricca di ferro e vitamina C.

    Emoglobina: è la concentrazione di una molecola, l’emoglobina appunto, che si trova nei globuli rossi. Ha la funzione di legare l’ossigeno e trasportarlo ai muscoli. In presenza di valori bassi è bene integrare con alimenti proteici, anche con aminoacidi a catena ramificata e cibi ricchi di vitamina B12 (fegato, crostacei, tuorlo d’uovo).

    M.C.V.: indica il volume medio del globulo rosso. In presenza di valori bassi si sospetta patologie del sangue come l’anemia mediterranea.

    Ferro: è una componente dell’emoglobina ed è importante perché porta l’ossigeno ai tessuti. Viene assorbito lentamente dal nostro organismo infatti si consiglia di associarlo alla vitamina C, esempio bistecca ai ferri al sangue con molto limone ed un filo d’olio extravergine d’oliva senza pane.

    Ferritina: è la proteina dove si deposita il ferro, in presenza di valori bassi significa che i depositi sono vuoti e per ricostruire le scorte bisogna aumentare i cibi ricchi di ferro.

    Creatinina: è un indice della funzionalità renale. In presenza di valori bassi è da associarsi a danni muscolari. In caso di valori alti è bene limitare il consumo di carne.

    CPK: è l’enzima muscolare che ricostruisce la benzina di pronto utilizzo dei muscoli. Valori alti indicano sforzi intensi o traumi muscolari.

    LDH: è un enzima muscolare che interviene nella produzione di acido lattico. È molto elevato dopo un lavoro muscolare prolungato. Si consiglia l’assunzione di alimenti quali frutta e verdura.

    Transaminasi: enzimi presenti nel fegato, valori elevati possono essere indice di epatiti, ma anche di un notevole lavoro epatico dopo un allenamento intenso o una gara. Una dieta di “ripulitura” deve essere povera di grassi e ricca di frutta e verdura.

    Sodio: è presente nel sale da cucina. Valori alti indicano rischio di ipertensione, valori bassi possono causare crampi e astenia. Quindi è bene mangiare nè insipido nè troppo salato.

    Potassio: se ne perde molto con la sudorazione. Valori bassi possono dare stanchezza e nausea, valori alti provocano formicolio a mani e/o viso. Si trova nella frutta fresca e secca e nella verdura, nei legumi, nel latte.

    Calcio: si trova nel latte e derivati, presente in molti processi vitali. Valori bassi possono provocare una ridotta efficienza muscolare, limitare crescita e provocare danni renali.


    Fonte : www.runningitalia.it

    venerdì 22 aprile 2016

    10 regole per stabilire su quale terreno correre


    Quali terreni evitare e quali prediligere quando si va a correre: ecco le dieci regole da seguire.

    1) L’ideale sarebbe correre in un campo da golf, oppure su un sentiero in terra battuta con la superficie completamente liscia, magari in un bosco fuori città o in un parco cittadino; ma, ovviamente, non è sempre possibile farlo.

    2) Non si deve mai correre quando non si può vedere dove si appoggiano i piedi, per esempio in un prato con l’erba alta, oppure, in autunno, su un sentiero sassoso ricoperto di foglie. È molto alto il rischio di distorsioni alle caviglie o di altri infortuni.

    3) È bene evitare anche i campi e i prati nei quali il terreno è poco consistente e, se è possibile, anche quelli fangosi e scivolosi.

    4) Sulle superfici irregolari, quelle con buche e sassi, è bene correre molto raramente e mai più di pochi chilometri al giorno, specie se si hanno problemi a caviglie o ginocchia. Le strade con superficie irregolare vanno evitate se si deve correre velocemente, per esempio quando si fanno le ripetute o il corto veloce, oppure se ci si deve allenare con scarsa visibilità.

    5) Di solito un asfalto liscio va molto bene per allenarsi, a patto che si usino scarpe con buone capacità ammortizzanti.

    6) Se c’è scarsa visibilità (per buio, nebbia, pioggia, ecc.) è bene non correre su strade aperte al traffico nelle quali non c’è il marciapiede, specie se sono strette e hanno molte curve. Se si è costretti a farlo, si devono indossare strisce o braccioli catarifrangenti ed è bene stare sul lato sinistro o, in curva, nel lato esterno.

    7) Sulla sabbia asciutta è bene correre il meno possibile, dal momento che provoca non soltanto disturbi muscolari, ma anche aumenta il rischio di distorsioni alle caviglie e disturbi ai tendini e alle ginocchia. Sulla sabbia bagnata e compatta della battigia si può correre, ma indossando le scarpe e non a piedi scalzi.

    8) Si devono evitare le salite quando si è un principiante, in particolar modo se si hanno chili di troppo e si sono superati i 40 anni. Chi invece è ben allenato, può utilizzare le salite per migliorare le proprie caratteristiche cardiache, muscolari e metaboliche.

    9) La corsa in discesa va evitata da chi ha già disturbi ai piedi, alle caviglie, alle ginocchia o alla schiena; è bene in ogni caso, correre poco in discesa, con passi piuttosto corti e rimanendo bene aderenti al terreno.

    10) La pista può andare bene quando si devono fare prove su distanze precise; chi ha la tendenza ad avere la tendinite o altri disturbi, di tipo infiammatori, non deve correre con le scarpe chiodate sui manti elastici.


    Fonte: www.runningitalia.it

    mercoledì 20 aprile 2016

    Triathlon Città di Vittorio Veneto


    Triathlon Super Sprint Promozionale - Prova Valida per Circuito Nordest Cup e Coppa Veneto Kids ed Age Group

    19 giugno 2016 - Vittorio Veneto (TV)
    Silca Ultralite Vittorio Veneto, in collaborazione con la Maratona di Treviso Scrl, la Società Nottoli Nuoto e il GP Triathlon, con l’autorizzazione della F.I.TRI e con il patrocinio della Provincia di Treviso e della Città di Vittorio Veneto, organizzano la manifestazione Triathlon “Citta’ di Vittorio Veneto” nella giornata di Domenica 19 giugno presso gli impianti Comunali, Piscina e Pista di Atletica di Vittorio Veneto (TV) in Piazzale Consolini.

    Per saperne di più:

    Iscrizioni online / Online registration:


    Contatti

    Silca Ultralite Vittorio Veneto A.S.D.
    Via Podgora 20/2
    30129 Vittorio Veneto (TV) 
    Sede legale: Tel. 0438 913708
    Segreteria Manifestazioni: 0438 413255 / 0438 413417
    Email: info@silcaultralite.it

    Campionato Sociale 2016: Classifica al 19/04/16

    Punti 21:
    Nodari Michele,

    Punti 18:
    Scaggiante Michele (premio speciale: primo atleta a raggiungere i 18 punti in campionato),

    Punti 17:
    Berto Sergio, Crapanzano Salvatore, Piva Riccardo,

    Punti 14:
    Casali Carlo, Tebaldi Massimiliano,

    Punti 13:
    Antonello Walter,

    Punti 12:
    Ragazzo Iosanco, Rossi Nicoletta, Vicentini Anna,

    Punti 11:
    Baldari Daniela, Canello Stefano, Marcon Gianfranco, Pandiani Alberto, Rusconi Alberto, Zampieri Luciano,

    Punti 10:
    Maniero Federico, Riccato Mauro, Vedova Gabriele,

    Punti 09:
    Campanelli Cesare, Caser Michela, Favaro Manuel, Panciera Andrea, Pivetta Andrea, Puca Michele, Santello Nadio, Temporin Marco,

    Punti 08:
    Di Geronimo Dario, Furlan Luigino, Lazzari Emanuela, Nalesso Monica, Rosada Mauro, Zanetti Nicola,

    Punti 07:
    Favaro Cristiano, Marangon Silvano, Vio Daniele,

    Punti 06:
    Baroni Daniele, Cettina Alessandro, Fiannaca Antonio, Marini Massimo, Massarutto Roberto, Ongarato Fabio, Vanzetto Giorgio, Wirkowsky Jean,

    Punti 05:
    Bazzana Andrea, Bertoldo Luigi, Bertoldo Roberto, Coin Maurizio, De Toni Marco, Giacomin Valentina, Loconsole Giovanni, Maniero Mirco, Michielan Erika, Pascoli Silvia, Simion Michele, Tebaldi Maurizio,

    Punti 04:
    Bruni Antonio, Causin Elisa, Cerutti Stefano, De Toni Leonardo, Dei Rossi Roberto, Faraon Raimondo, Garsantsyan Tovmas, Rossit Maria Grazia, Zanchet Andrea,

    Punti 03:
    Biscontin Andrea, Cemolin Renzo, Compagno Nicola, Fabiano Gabriele, Memmo Marco, Pellizzaro Agnese, Pruner Andrea,

    Punti 02:
    Crosara Fabio, Favaretto Patrizio, Martinovic Livio, Mezzalira Ennio, Schiavon Mauro,

    Punti 01:
    Cozzolino Felice, Fernandez Maurizio, Ferri Marco, Gaiani Luigi, Grigio Silvia, Musmeci Ignazio,

    martedì 19 aprile 2016

    Dove correre questa settimana (18/04/16 - 25/04/16)

    Martedi 19 Aprile
    • Liettoli (VE): "Corri per donare un sorriso" - km 5 / 10 - ore 20:00

    Sabato 23 Aprile
    • Pramaggiore (VE): "Na'corsetta par Pramaggiore" - km 6 / 11 - ore 15:00
    • Venezia: "Venice night trail" - km 16 - ore 21:00

    Domenica 24 Aprile
    • Belluno: "Super Serva" - km 9,5 D+1360 - ore 9:00 
    • Belluno: "Mini Serva" - km 2,6 D+237 - ore 9:30
    • Calalzo (BL): "1^ prova Criterium Cadorino di Corsa" - ore 9:00
    • Conegliano (TV): "La Ventuno del Cima" - km 21,097 - ore 10:00 
    • Conegliano (TV):  "Stracittadina" non competitiva - km 6 - ore 10:05
    • Corbola (RO): "Sù e sò per i Arzi d’Po" - km 9,5 - ore 9:30
    • Cortellazzo (VE): "Camminata Nordic Walking e a passo libero " - km 11 - ore 9:30
    • Lancenigo (TV): "Passeggiata dei Puffi" - km 4 - ore 9:45
    • Longare (PD): "Dai Colli al Bacchiglione" - km 8 / 11 - ore 9:00
    • Mestre (VE): "Corri Mestre" (competitiva) km 9,9 - ore 9:30
    • Mestre (VE):  "La Panoramica" (non competitiva) - km 5 / 11 / 18 - ore 9:30
    • Piana (VI) "Piana Wild Trail" - km 20 D+950 - Nordic Walking km 14 D+700 - ore 9:00
    • Refrontolo (TV): "Caminada a coppie Lui & Lei" - km 7 - ore 9:00
    • Refrontolo (TV): "Marcia del Refrontolo Passito" - km 12 / 19 - ore 8:30
    • Rivoli Veronese (VR): "Na' sventolada tra le colline de Riole" - km 5 / 10 / 15 - ore 8:30
    • San Donà di Piave (VE): "Vado, Vago e Torno (forse) Run" - km 6 / 10 / 14 - ore 9:00
    • San Michele all'Adige (VR): "Enomarcia 2016" - km 10 - ore 10:30
    • Santa Croce Bigolina di Cittadella (PD): "Sù e sò pa el Brenta" - km 7 / 12 / 21 - ore 8:00
    • Spinea (VE): "Scarpinando insieme" - km 6 / 13 - ore 9:30
    • Torbe di Sospirolo (BL): "Corri Mamma !!!!!" - km 8 / 3,5 - ore 10:00
    • Verona: "Camminiamo Insieme" - km 5 / 8 / 15 - ore 8:30
    • Villaverla (VI): "Marcia della Solidarietà" - km 6 / 12 / 20 - ore 7:30
    • Zimella (VR): "Marcia di San Floriano" - km 7 / 11 / 16 / 24 - ore 8:00

    Lunedi 25 Aprile

    • Cà di Cozzi (VR): "In allegria sui tre colli" - km 6 / 10 / 18 - ore 8:30
    • Cavallino (VE): "Lagoon Run & Nordic Walking" - km 11 - ore 9:30
    • Cismon del Grappa (VI): "La Gusella cammina" - km 6 / 10 / 14 - ore 7:30
    • Cornuda (TV): "Due Rocche" - km 48 ore 7:00 - km 21.097 ore 9:00 - km 6 / 12 ore 9:30 - km 14 camminata e Nordic Walking ore 7:05 9:30
    • Fregona (TV): "Marcia del Torchiato" - km 6 / 13 / 19 ore 8:30
    • Grancona (VI): "Marcia del donatore" - km 5 / 12 / 20 - ore 8:00
    • La Valle Agordina (BL): "Pedonata di primavera - Corri per un sorriso" - km 4 - ore 10:00
    • Libano di Sedico (BL): "Ciapa la pita" - km 4 / 6 / 11 ore 9:30
    • Monigo (TV): "Passeggiata con gli animali" - km 5 / 10 - ore 8:00
    • Palù (VR): "Caminada fra i pomari" - km 5 / 11,5 / 18 - ore 8:30
    • Pozzoleone (VI): "La Brentana" - km 6 / 12 / 21 - ore 7:30
    • Salce (BL): "Corriamo per l'asilo" - km 5 - ore 10:30
    • Sant'Anna dei Boschi (VR): "Marcia del leon" - km 6 / 12 / 18 - ore 8:00
    • Stienta (RO): "La Rivierasca" - km 11,7 - ore 9:05
    • Venezia: "MINI Corsa Campestre della Certosa" - km 2,5 - ore 10:00 
    • Venezia: "Corsa Campestre della Certosa" -  km 9,5 - ore 11:00
    • Villa di Teolo (PD): "Marcia di villa Breccanara" - km 6 / 13 / 20 - ore 8:15

    lunedì 18 aprile 2016

    2016/04/17 - Padova: Maratona di S. Antonio

    In effetti era da un pò che mancavo dalla sezione "Cronache", anche perchè, diciamocelo: "mi sono svegliato alle", "sono partito alle", "ci ho messo tot"... interessante come il libretto delle istruzioni del tostapane... E invece oggi voglio parlarvi di una giornata strana, anomala, ma nel senso più buono che ci possa essere. Dopo la delusione di Venezia (eh ma facciamo i conti a Ottobre...) ho deciso di cambiare totalmente approccio e abbandonare l'ossessiva preparazione "tabellare" e il perseguimento di un obiettivo cronometrico, infatti mi sono iscritto un mese fa a Padova con l'animo sereno e con l'unico obiettivo di provare questo nuovo, promettente, percorso e di non sforare le 4 ore (ché, va ben tutto, ma neanche stracciarla e andare in passeggiata...). Quindi niente lunghi, niente ripetute, e non entro neanche nel discorso alimentazione (sabato gran sushi, birre e gelato, per dire).
    Logisticamente partiamo molto bene: 15 minuti e sono parcheggiato comodo all'Euganeo, in attesa che aprano i cancelli cominciano ad arrivare conoscenti e compagni: Leonardo (che arriverà 14° assoluto), Luciano (alla sua 55° maratona) con le sue immancabili foto, atleti di altre squadre e amici che vedo spesso come Barbara, o che non vedevo da anni come Gianluca.. finanche ex compaesani come Lucia e Claudio: chiacchiere, aria di festa e la sensazione che mi divertirò..
    Consegnate le sacche si entra nello stadio e lo sparo quasi coglie di sorpresa me e Andrea mentre scherziamo e parliamo quasi fossimo al bar, ci guardiamo e ...a quanto pare sono partiti, 'ndemo!
    Il cielo fortunatamente è un pò coperto e i primi km passano tranquilli, c'e' quasi sempre gente ai bordi delle strade, salutano e incitano e io non perdo occasione per rispondere con una battuta e dare il cinque ai numerosi bambini. Parecchie le band e le bande che suonano e ci danno la carica: fantastica "Shoot me all night long" degli AC/DC a Taggì, un pò meno il walzer a Selvazzano, e incredibile il medley dixie/jazz a Rubano, ma grazie a tutti indistintamente!
    Il percorso è veramente bello e suggestivo e in men che non si dica arriviamo ad Abano. Ci ricongiungiamo con quelli della Mezza e incito e scherzo con tutti quelli che trovo, faccio lo splendido promettendo the pagati ai ristori successivi (non è colpa mia se la maggior parte erano ragazze!) e saluto tutti gli astanti.
    La festa è per un momento sospesa perchè a lato della strada c'e' un podista a terra, rallento per vedere se serve una mano ma tra la piccola folla radunatasi noto i paramedici che lo stanno già assistendo e decido che non è il caso di andare a creare ulteriore confusione, gli auguro mentalmente di riprendersi e riprendo la mia corsa.  Mi sento bene ricomincio a scherzare con la gente quando mi si avvicina un podista bresciano dicendomi: "Ti vedo benissimo, la vuoi finire sotto le 3:30? mi tiri?" A quel punto il panico, forse stò facendo un po troppo il mona e la sto prendendo un pò troppo alla leggera, ma chi se ne frega, decido di stare con lui e chiacchierando, sempre più a monosillabi per la verità, arriviamo al trentesimo. Onestamente sono un pò incredulo e aspetto il momento in cui arriveranno i crampi e nel dubbio rallento un pochino, ma non troppo, perchè alla fine siamo tutti uguali: alla prospettiva di fare anche un bel tempo, magari di migliorare... sai com'e'...
    Mandria, Bassanello, 38° km, si sente già lo Speaker in lontananza, ho perso il bresciano ma è da un paio di km che corro assieme ad una donna polacca scambindoci sguardi di sostegno alternati a disperazione; "last three" le dico, "no, four" mi risponde lei, che cagacazzi 'sti polacchi, chiudo la questione con un "dai che 'ndemo!" e accelero un pò, lei mi segue con lo sguardo della mucca che vede passare il treno e arriviamo sulle riviere. E qui bestemmie, bestemmie da tutte le parti e in tutte le lingue, una per ogni ciottolo spaccacaviglie generatore di crampi; ci distribuiamo sui lati del ciottolato per stare il più possibile su un fondo stabile e a poco serve il tappetino messo giù in piazza del Duomo (ma apprezziamo l'impegno). Al ristoro dei 40km mi fermo e camminando mi prendo tutto il tempo per bere, quando riparto sento i polpacci che si preparano ad abbandonarmi ma oh, due km passano in fretta vero? no. Ma intanto metto un piede avanti l'altro, conosco la strada, in fondo vedo il Santo, e anche la Madonna, e forse anche Scarlett Johanson ma probabilmente è solo il caldo. Ultimo rettilineo prima del Prato e a 2 cm dal mio orecchio sento un "Vai Michele!": quasi cado dalla sorpresa e mi accorgo essere Marzia (autrice della foto qui sopra) e trovo anche il tempo di salutare. Ma mi sono distratto un secondo ed ecco i crampi, però ormai so come funziona: mollo un pochino, entro in Prato e ho davanti solo i tre archi prima dell'arrivo, leggo in lontananza 1:31 sul tabellone, ma sarà il sudore che appanna occhi, non ci penso, mi controllo e passo sotto l'arco a 1:32 e rotti.
    Sono stupido, anzi non so se sono più stupito o più perplesso. Mi mettono al collo una medaglia e mentre comincio a perdere lucidità e a vedere bianco un ragazzo mi si avvicina e comincia ad armeggiarmi sui piedi, ci metto un pò ma capisco che vuole il chip, "faccio io" gli dico e mi chino. Pessima idea. Comunque consegno il chip, recupero una bottiglietta d'acqua e un bicchiere di the anche per Salvatore, che ho passato al 41° e in effetti è appena arrivato. Lo saluto e deambulo fino al furgone a prendere la sacca, ancora incredulo mi siedo per terra (ci metto circa 5 minuti) e mi tolgo le scarpe (altri 5 minuti), mi guardo attorno per vedere quanti stanno ridendono di questa performance a metà tra una danza indiana e un rito woodoo, ma vedo che siamo tutti nelle stesse condizioni...manica di pazzi che non siamo altro...
    Ritorno nel mondo dei vivi giusto per riconoscere Marzia e Silvia che mi sono venute a salutare, mi cambio e incontro anche Leonardo (a premio) ed Erika, con il suo sorriso grande come l'Isola Memmia. Baci, complimenti e ciao a tutti che mi parte la navetta.
    Tornando all'Euganeo per la prima volta guardo la medaglia che ho al collo e mi rendo conto di essere contento, come non mi succedeva da tanto: mi sono divertito e ho fatto divertire, non mi sono preoccupato di niente, mi sono goduto tutto, e (del tutto in secondo piano) ho anche fatto il mio personale.
    Padova è speciale: ci ho lasciato un pezzo di cuore anni fa, l'anno passato ci ho corso la mia prima maratona, quest'anno la mia maratona più bella. Torno a casa con il cuore gonfio.
    Quasi quanto il ginocchio.

    Michele Nodari

    Info Sociale #15

    MINI TRAIL:
    Potete trovare QUI il volantino ufficiale del MiniTrail di Sabato 14 Maggio a Forte Gazzera. Se qualcuno volesse rendersi disponibile per dare un mano prima o durante la manifestazione, o per trovare qualche sponsor, visto che sarà gratuito per i bambini, mi contatti.
    Ringrazio fin da subito quanti hanno già dato la loro disponibilità


    VENICE NIGHT TRAIL:
    Ricordo a chi parteciperà sabato al Venice Night Trail che è OBBLIGATORIO avere la luce frontale. In bocca al lupo e non fermatevi troppo a bacari!


    CAMPIONATO SOCIALE:
    Con la gara di ieri uno dei nostri atleti ha raggiunto per primo i 18 punti in campionato. Come da regolamento ci sarà un premio speciale che consegneremo alla cena sociale (se la facciamo).
    Scoprirete il nome dell'atleta misterioso con la classifica di Mercoledì.


    CENA SOCIALE:
    Venerdi 27 Maggio, ore 20.00 si pensava di organizzare una cena al Tiro al Piattello a Mirano (dove siamo stati l'anno scorso a Giugno), il menù è il tipico da sagra (grigliata mista, formaggi, salumi e contorni vari). Sarà occasione per aprire la soppressa e qualche bottiglia di vino vinte nelle varie ceste e fare un pò di festa in compagnia.
    Adesioni entro il 13 Maggio a me o Nadio.


    DOVE ABBIAMO CORSO:
    Festa a Padova con Luciano che festeggia le 55 maratone, Stefano che fa il PB, Leonardo 14° assoluto e 3° di categoria con 2:43:00.
    E un grande in bocca al lupo a Gabriele che oggi corre Boston!

    Martedì 12/04/2016:
    • Liettoli (VE) - Corri per donare un Sorriso: Michele Nodari, Michele Scaggiante
    Domenica 17/04/2016:
    • Marostica (VI) - Marcia del Beato: Mauro Riccato
    • Padova - Maratona di S. Antonio: Stefano Canello, Michele Nodari, Andrea Pivetta, Luciano Zampieri, Leonardo De Toni
    • Padova - Mezza Maratona di S. Antonio: Riccardo Piva, Walter Antonello, Marco Temporin, Salvatore Crapanzano, Marco De Toni, Mauro Schiavon
    • Padova - 10km di S. Antonio: Erika Michielan
    • S.Angelo (TV) - Corsa Podistica 2 Mulini: Sergio Berto, Alberto Rusconi, Carlo Casali
    • Torino - Santander Mezza di Torino: Michele Scaggiante
    • Valmareno (TV) - Marcia dei Brac: Monica Nalesso, Iosanco Ragazzo, Alberto Pandiani

    2016/04/17 - Torino: Santander Mezza di Torino

    Ai Dogi era previsto un lungo in preparazione per Torino ma come al solito si cambia programma strada facendo. È arrivato il momento di fare il borsone e partire per il Piemonte, seconda mezza organizzata da Base Running.
    Tramite un'organizzazione eventi avevo prenotato un pacchetto gara+soggiorno a suo tempo, perciò si parte da casa di sabato pomeriggio con la freccia bianca.
    Arrivato a Torino verso sera, trovo l'albergo a 200 metri, registrazione di rito mi consegnano il pacco gara e pettorale, sistemazione in camera e dopo esco per la cena, anche qua in zona stazione girano persone non troppo affidabili per cui faccio molta attenzione. Tornato in camera preparo il vestiario per il giorno dopo, si spegne la luce alle 22 pronti per la domenica podistica . Sveglia alle 6,30 e colazione alle 7, alle 8,30 scendo dalla camera e mi avvio in Piazza San Carlo. Consueto traffico podistico per il ritiro pettorali e deposito sacche,riscaldamento in zona e poi entro nella griglia prevista per il mio tempo previsto, ovvero 1h45'.
    Partenza ore 10 tra binari e sanpietrini, solito caos dopo il via con cielo nuvoloso, con il mio passo da progressione raggiungo i paser dell'1h55 e 50, primo ristoro al km 5 e raggiunto i pacer dell'1h45 mi aggrego a loro.
    Primo giro concluso dopo 10 km si comincia il secondo sempre con i pacer, pubblico con molto entusiasta a dire il vero ma ignoro il fatto e si prosegue. A poco a poco mi stacco e vado avanti, tutto ok al terzo ristoro dei 15 km ma come spesso mi succede dal km 17 siamo quasi in riserva, procedo con la testa per gli ultimi 5.
    Ultimi metri della mezza, Piazza San Carlo che si intravede ultimo scatto e sulla destra vedo il tempo: 1h45", i pacer sono arrivati tardi ma poco importa, ristoro al traguardo e consegna della medaglia.
    Rientro in'albergo,disbrigo le ultime formalità e mi incammino in stazione per rientrare a Mestre.
    E così finisco la terza 21 quest'anno, ci sarà il tempo per preparare bene per Trieste.

    Michele Scaggiante

    Avampiede e consigli sulla transizione!


    Come presentato in precedenti articoli relativi alle tecniche di corsa, l’appoggio di avampiede è caldamente consigliabile rispetto ad un appoggio di tallone per evitare infortuni e per una corsa maggiormente performante.

    L’appoggio d’avampiede però richiede un uso maggiore dei muscoli del piede e dell’arco plantare. Inoltre questo tipo di corsa necessita di una maggior forza dei muscoli del polpaccio, i quali devono effettuare una contrazione eccentrica per guidare e rallentare il contatto del tallone al suolo. Queste strutture, durante l’appoggio di tallone, vengono sollecitate in modo minore rispetto all’appoggio d’avampiede e risulteranno poco allenate a sopportare i carichi e lo stress del nuovo modo di correre.

    Normalmente chi affronta questo cambiamento proverà l’esperienza di avere i piedi stanchi e i polpacci rigidi e doloranti, sensazioni che con il tempo svaniranno.

    Cosa possiamo rendere questa transizione un successo riducendo gli effetti collaterali?

    1. Rinforzare lentamente! Se si allenano muscoli deboli questi saranno doloranti e rigidi. Il piede e il polpaccio non faranno eccezione. Quindi non esagerare perché fare troppo o troppo in fretta probabilmente può solo peggiorare le cose.
    2. Cammina più frequentemente a piedi nudi. Senza ammortizzazione le strutture del piede inizieranno a lavorare di più e si rinforzeranno gradualmente.
    3. Prima settimana: non più di un chilometro ad uscita con la nuova tecnica di corsa.
    4. Settimane successive: aumenta la distanza con la nuova tecnica per non più del 10% a settimana o per non più di 1 minuto ad uscita.
    5. Non è necessario ridurre il chilometraggio. Nel corso dei mesi aumenta gradualmente il tempo di corsa con l’appoggio d’avampiede riducendo il tempo con il tuo vecchio stile.
    6. Oltre a questa regola generale, bisogna tener presente che se i muscoli restano dolenti i giorni successivi all’allenamento è meglio mantenere la distanza scelta per qualche giorno in più e lasciar recuperare il nostro corpo.
    7. Sentire i muscoli stanchi e rigidi è normale, il dolore è osseo o articolare invece potrebbe essere il segnale di un iniziale lesione o infiammazione. Il riposo in questi casi è la scelta migliore.
    8. È essenziale allungare i polpacci, il tendine d’Achille e la fascia plantare. Massaggiare la muscolatura della gamba e il piede anche con l’uso del foam roller per ridurre il dolore e la rigidità e rendere i tessuti più forti ed elastici.
    9. I cambiamenti nella tecnica di corsa vanno effettuati al di fuori della stagione di gare o dalla preparazione di una maratona. Lo stress, sia fisico sia psicologico, sarebbe eccessivo.
    10. Ascoltate i vostri piedi.
    11. Siate pazienti e graduali. Ci vogliono mesi per effettuare la transizione. Maggiore è l’appoggio di tallone e il piede a martello e più tempo è necessario per modificare la tecnica di corsa.

    Fonte: www.brostorun.com

    domenica 17 aprile 2016

    Tapering e scarico di rigenerazione: in cosa consistono


    Chi corre e si allena regolarmente sa quanto sia importante organizzare l’allenamento e gestire correttamente i carichi di lavoro, al fine di avere un rendimento medio-alto durante tutta la stagione di gare. Di riflesso, più si ricerca il picco di forma, minore sarà il rendimento nei periodi successivi.

    In questa ottica ricopre un ruolo importante lo scarico che si può riferire a due condizioni molto diverse fra di loro: lo scarico di rigenerazione e lo scarico prima della gara, denominato tapering.

    Per quanto riguarda lo scarico di rigenerazione, si effettuano allenamenti blandi con l’obiettivo di ritrovare il giusto equilibrio dopo uno sforzo notevole dovuto ad un carico di allenamento o ad un periodo intenso. Lo scopo è quello di rigenerarsi sia a livello energetico che muscolare, favorendo così il processo di supercompensazione.

    Nel caso del tapering, invece, avviene una diminuzione graduale dei carichi di lavoro al fine di arrivare alla gara nello stato di massima forma: si ricerca brillantezza e si continuano ad eseguire allenamenti che mantengono alto lo standard qualitativo. Una volta raggiunto lo stato di massima forma, occorre mantenerlo partecipando a gare, piuttosto che sprecarlo con allenamenti massacranti. Le gare non devono essere comunque troppo ravvicinate fra di loro.

    Quando si è in uno stato di mediocre forma occorre distinguere se si è stanchi (nel qual caso conviene riposare con allenamenti blandi e psicologicamente poco impegnativi) o se si è poco allenati (in questo caso si può incrementare gradatamente il carico di lavoro). È ovvio che sui vari stati di forma incidono altri fattori come il peso, il clima, le motivazioni agonistiche, ecc: non è solo questione di quantità e qualità degli allenamenti.

    Anche se i podisti difficilmente finalizzano la stagione su una sola gara, esistono comunque gare a cui si dà più importanza rispetto ad altre, e alle quali si cerca di arrivare nello stato di massima forma.

    A volte, per motivi diversi, non si riesce ad arrivare allo stato di forma massima. In questo caso il tapering permette di arrivare alla gara nelle condizioni migliori possibili per quel periodo.

    Anche se lo scarico prima della gara risponde a regole generali, queste sono suscettibili a variazioni personalizzate, che possono causare differenze anche significative da atleta ad atleta.

    L’alimentazione riveste un ruolo importante nella fase di scarico, bisogna infatti evitare di caricare il fegato di cibo pesante.

    Nelle settimane che precedono la gara clou, lo scarico migliore è quello di ridurre il volume nel senso di chilometraggio, mantenendo però i lavori di intensità.

    A seconda se si tratta di distanze come maratona o mezza maratona, lo scarico avviene le ultime due settimane, mentre per gare dai 10km in giù lo scarico si effettua durante l’ultima settimana.


    Fonte: www.runningitalia.it