mercoledì 31 agosto 2016

Campionato sociale 2016: classifica al 30/08/2016

Punti 81,5:
Nodari Michele,

Punti 68:
Scaggiante Michele,

Punti 48:
Crapanzano Salvatore,

Punti 38:
Favaro Manuel,

Punti 35:
Vanzetto Giorgio,

Punti 34:
Casali Carlo, Tebaldi Massimiliano,

Punti 32:
Ragazzo Iosanco,

Punti 31:
Temporin Marco,

Punti 30:
Baldari Daniela,

Punti 28:
Vicentini Anna,

Punti 27:
Marcon Gianfranco, Piva Riccardo,

Punti 24:
Vedova Gabriele,

Punti 23:
Pivetta Andrea,

Punti 22:
Canello Stefano, Nalesso Monica, Pandiani Alberto,

Punti 21:
Michielan Erika, Riccato Mauro, Rossi Nicoletta, Rusconi Alberto,

Punti 19:
Coin Maurizio, Maniero Federico, Puca Michele, Zampieri Luciano,

Punti 19,5:
Antonello Walter,

Punti 18:
Furlan Luigino, Marini Massimo,

Punti 17:
Berto Sergio, Santello Nadio, Simion Michele, Zanetti Nicola,

Punti 16:
De Toni Marco, Dei Rossi Roberto,

Punti 15:
Lazzari Emanuela, Pascoli Silvia, Tebaldi Maurizio,

Punti 14:
Cettina Alessandro, Massarutto Roberto, Mezzalira Ennio, Rosada Mauro,

Punti 13:
Marangon Silvano, Vio Daniele,

Punti 12:
Baroni Daniele, Campanelli Cesare, Caser Michela, Di Geronimo Dario, Musmeci Ignazio, Ongarato Fabio, Panciera Andrea,

Punti 11:
Bazzana Andrea, Bertoldo Roberto, Maniero Mirco,

Punti 10:
Bertoldo Luigi, De Toni Leonardo, Favaro Cristiano, Giacomin Valentina,

Punti 08:
Bruni Antonio, Crosara Fabio, Fiannaca Antonio, Loconsole Giovanni, Pruner Andrea,

Punti 07:
Pellizzaro Agnese, Rossit Maria Grazia, Wirkowsky Jean,

Punti 06:
Biscontin Andrea, Paggiarin Andrea,

Punti 05:
Agnoletto Walter, Causin Elisa, Cerutti Stefano, Martinovic Livio, Zanchet Andrea,

Punti 04:
Alemanno Ludovica, Cozzolino Felice, Faraon Raimondo, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco,

Punti 03:
Cemolin Renzo, Compagno Nicola, Fabiano Gabriele, Favaretto Patrizio, Fernandez Maurizio, Grigio Silvia, Minto Martino, Ongaro Andrea, Schiavon Mauro, Tacchetto Daniele,

Punti 02:
Ferialdi Tiziano, Ferri Marco, Gaiani Luigi, Gemin Carla, Mosca Mauro, Pilloni NicolaPuleo Andrea, Sambo Claudia,

Punti 01:
Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Bortoletto Alessandro, Roani Marco, Todesco Ernesto,

Dolore al polpaccio


Il dolore al polpaccio ti sta tormentando e non ti permette di allenarti. In questo articolo ti spigo come identificare il tipo dolore e capire se è solo da un affaticamento muscolare , una semplice contrattura o qualcosa di più serio come uno strappo muscolare.

Molte volte il dolore muscolare ne runner compare quando si aumentare i km percorsi oppure si si è corso su terreni sconnessi.

Se il dolore si presenta in tutti e due polpacci contemporaneamente e da escludere delle lesioni muscolare, saresti il primo caso al mondo a lesionarsi tutte e due polpacci insieme. Il più delle volte è solo un affaticamento muscolare dovuto agli allenamenti.

Contrariamente invece potresti trovarti difronte ad una contrattura muscolare che stai sottovalutando e se continui ad allenarti sicuramente potresti strapparti un muscolo.


Come capire se ti trovi difronte ad una Contrattura o uno Strappo muscolare.

1° CASO: Se hai avvertito il dolore dopo qualche ora dalla corsa o il giorno dopo, nella maggior parte dei casi potrebbe essere una Contrattura Muscolare.

2° CASO: Il dolore che ti è comparso durante la corsa è non ti ha permesso di continuare a correre allora sicuramente è imputabile ad un Stiramento Muscolare

Stiramento. È sempre conseguenza di un episodio doloroso acuto, insorto durante l’attività sportiva, il più delle volte ben localizzato, per cui il soggetto e costretto ad interrompere l’attività, pur non comportando necessariamente un’impotenza funzionale immediata, e del quale conserva un preciso. La conseguenza è rappresentata dall’ipertono del muscolo, accompagnato da dolore.In questi casi molte volte potresti ritrovarti un ematoma anche distante dal punto della lesione.

Il dolore è comparso indipendentemente dalla corsa?
Il tuo polpaccio e caldo e arrossato,allora ti consiglio di recarti al pronto in ospedale perchè è da escludere un Flebite.

Come Curarsi ?
Meglio indagare per essere più precisi nella diagnosi, una ecografia muscolare può togliere tutti i dubbi. Invece i sintomi solo simili a quelli descritti sopra per lo Strappo Muscolare ti consiglio urgentemente di recarti da uno specialista.
Per le contratture muscolari molti specialisti consigliano un riposo almeno di 7-8 giorni con qualche massaggio decontratturante per poi riprendere dopo il periodo di riposo con uscite in bici .


COSA FARE IN CASO DI LESIONE MUSCOLARE
L’aspetto più importante è quello di individuare sin dalle prime fasi la gravità della lesione, perché da questa dipende il tipo di trattamento e soprattutto la prognosi: è importante, quindi rivolgersi subito allo specialista.
In questi casi l’esame ecografico risulta di particolare utilità pratica perché consente di verificare direttamente la quantità di fibre che si sono interrotte.
Poiché la lesione è, in definitiva, una “ferita” più o meno estesa all’interno di un muscolo è importante ricordare che ogni contrazione, anche quella che si verifica con il semplice camminare, può estendere il danno. Per tale motivo il riposo e la sospensione dell’attività sportiva sono molto importanti e vanno rispettati sino alla scomparsa dei sintomi più eclatanti. L’applicazione locale di ghiaccio per i primi due giorni consente, inoltre, da un lato di ridurre il dolore e dall’altro di bloccare l’emorragia presente.


Fonte: www.correreperpassione.com

martedì 30 agosto 2016

Dove correre questa settimana (29/08/16 - 04/09/16)

Martedi 30 Agosto
  • San Massimo (VR): "Volatona" - km 6 - ore 20:00
Venerdi 2 Settembre

  • Dueville (VI): "Alberto Race" - km 0.3 - ore - 18:30 / 7,4 ore - 19:35
  • Paluello (VE): "Il miglio di Paluello" - ore 19:30

Sabato 3 Settembre

  • Campagnamagra di Vigasio (VR): "Na corsetta in Campagnamagra" - km 7 / 12 - ore 17:30
  • Formegan (BL): "Su e do pai coi de Castel" - km 4.8 - ore 17:00
  • Marghera (VE): "Corri con noi" - km 3,5 / 5 / 10 - ore 18:00
  • Zenson di Piave (TV): "Ca' Mora run" - km 1.5 / 5 / 10 / 18 - ore 17:30

Domenica 4 Settembre

  • Altopiano di Asiago (VI): "Strafexpedition" - km 50 D+2250 - km 30 D+1240 - ore 7:00
  • Bassano del Grappa (VI): "Mezza del Brenta" - km 21,097 - ore 9:30
  • Bassano del Grappa (VI):  "Tra il ponte e le vie ..." Nordic Walking - km 6 / 13 - ore 9:30
  • Bibione (VE): "Bibione 10 miles" - 10 miglia - ore 9:45
  • Bibione (VE): "Bibione in rosa" - km 8 - ore 9:00 (+ Nordic Walking)
  • Colle Umberto (TV): "Marcia tra le colline di Colle Umberto" - km 7 / 12 / 19  - ore 8.30
  • Dossobuono (VR): "Pista pista arriva il podista" - km 6 / 12 / 18 - ore 8:30
  • Fiesso Umbertiano (RO): "Fiesso corre per la solidarietà" - km 5 / 10 - ore 9:00
  • La Salute di Livenza (VE): "La Marcia tra il Mais" - km 6 / 12 - ore 9:00
  • Marcon (VE): "Corri Marcon" - km 0.4 / 6 / 12 / 18 ore 9:00 (chi volesse fare gruppo contatti me o Federico Maniero)
  • Meduna di Livenza (TV): "CorriMeduna" - km 6 / 10 / 20 / 2x10 - ore 8:30
  • Monfumo (TV): "Passeggiata naturalistica e Nordic Walking" - km 6,5 / 12 - ore 9:00
  • Montecchio Precalcino (VI): "Memorial Antonio Cesari" - km 5 / 10 ripetibili - ore 7:30
  • Mussoi (BL): "A piedi ... ma di corsa" - km 5 / 8,5 - ore 9:00
  • Nemeggio (BL): "San Micel Xperience" - km 5 / 12 - ore 9:30
  • Palafavera (BL): "TransPelmo" - km 17,430 D+1296 - ore 9:30
  • Perarolo di Arcugnano (VI): "Caminada de le sette contrà" - km 5 / 8 / 12 / 20 - ore 7:30
  • Porto Tolle (RO): "Corri nel Delta" - km 1,2 / 5 / 10 - ore 9:00
  • Rampazzo di Camisano Vic.(VI): "Camminata tra i sentieri di S.Gaetano" - km 6 / 12 / 20 - ore 7:30
  • Ronchi di Campanile (PD): "Ale Day - Mamma Coraggio" - km 6 - ore 17:00
  • Salizzole (VR): "Corri alle torri" - km 2 / 5 / 9 / 15 - ore 8:00
  • San Donà di Piave (VE): "Marcia S.Pio X" - km 5,45 / 11 - ore 9:00
  • San Floriano (TV): "4 passi per San Floriano" - km 7 / 12 - ore 9:00
  • Santa Cristina di Quinto (TV): "Memorial Paolo Meneghello" - km 6 / 12 / 20 - ore 9:00
  • Turri di Montegrotto Terme (PD): "Marcia Madonna del Rosario" - km 5 / 8 / 13 / 19 - ore 8:00
  • Turri di Montegrotto Terme (PD): "Euganeus Trail" - km 21 D+700 - ore 9:30
  • Turri di Montegrotto Terme (PD): "Euganeus Minitrail" - km 2,5 / 5 - ore 9:30
  • Vidor (TV): "Marcia del ciclamino" - km 5 / 12 - ore 10:00



lunedì 29 agosto 2016

Info sociale #33

L'ORA DI MARTELLAGO:
Ricordo che  il 10 Settembre Brema Sport organizza l'Ora di Martellago e ci ha offerto la possibilità di iscriverci come gruppo alla TARIFFA AGEVOLATA di 10 euro fino al giorno prima della gara. Chi fosse interessato me lo comunichi entro Martedì 6 Settembre. Grazie.


MARATONINA DI MESTRE:
Ricordo a quanti sono iscritti alla Maratonina di Mestre il 18 Settembre che i pettorali saranno disponibili dal venerdì prima della gara presso i gazebo in piazza Ferretto. Per saldare la quota (9.50€) potete fare un bonifico al solito IBAN IT48 C 05034 36330 000000010000 o darmeli a mano alla prima occasione.

MARATONELLA DI CAMPALTO:
Ricordo che il 2 Ottobre si terrà la Maratonella di Campalto e l'organizzazione ci ha offerto la possibilità di iscriverci alla 30 km competitiva come gruppo alla TARIFFA AGEVOLATA di 20 euro fino al 15 Settembre. Chi fosse interessato me lo comunichi entro Martedì 6 Settembre. Grazie.

CERTIFICATI MEDICI:
In questi giorni molti hanno il certificato medico in scadenza. Vi prego di controllare, rinnovare e consegnare il certificato nuovo a me o Simion appena possibile.
Vi ricordo inoltre che, da nuove disposizioni Fidal, quando ritirate i pettorali o vi iscrivete alle manifestazioni competitive, potrebbe venirvi chiesto di esibire copia del certificato medico valido e vidimato Quindi vi consiglio di portarne sempre una copia con voi.


DOVE ABBIAMO CORSO:
Questa settimana menzione d'onore per Gabriele che ha corso la TDS: 127 km D+7200 m ed è sopravvissuto per raccontarlo. Grandissimo!

Mercoledì 24 Agosto
  • Courmayeur - TDS: Gabriele Vedova
Sabato 27 Agosto
  • Abano Terme (PD) - Golden Race: Marco Temporin, Ignazio Musumeci
  • Casacorba (TV) - Pass. ecologica tra le rive del Sile: Michele Nodari
  • Isiata (VE) - Easyata Run: Michele Scaggiante, Giorgio Vanzetto
Domenica 28 Agosto
  • Camponogara (VE) - Estate Run: Riccardo Piva, Nicoletta Rossi, Daniela Baldari, Carlo Casali, Michele Scaggiante, Walter Antonello, Luciano Zampieri, Marco Temporin, Marco De Toni, Michele Puca
  • Lutrano di Fontanelle (TV) - Quattro passi per Lutrano: Andrea Pivetta, Roberto Massarutto
  • Marano (VE) - Marcia per le vie di Marano: Anna Vicentini, Fabio Ongarato, Mauro Rosada, Manuel Favaro, Cristiano Favaro
  • Piancavallo (PN) - Piancavallo Ecotrail: Michele Nodari, Ennio Mezzalira, Salvatore Crapanzano
  • Padova - Running Hearts: Michele Nodari, Michele Scaggiante
  • Val Masino (SO) . Trofeo Kima: Massimo Marini

Post allenamento: defaticamento e recupero

La corsa è uno sport alla portata di tutti: semplice da praticare e che non richiede particolari doti fisiche. Nonostante ciò bisogna fare molta attenzione a non commettere errori che possano rivelarsi controproducenti e dannosi. Ogni fase dell'allenamento va praticata con la massima attenzione, ma non bisogna sottovalutare neanche la fase post allenamento.

Al fine di massimizzare i benefici della corsa è consigliabile dedicare una parte dell'allenamento al defaticamento e al recupero: in questo modo è possibile ridurre notevolmente il rischio di infortuni quali strappi muscolari, dolori articolari o semplicemente l'eccesso di fatica tipico del giorno dopo.

Il defaticamento finale è importante tanto quanto il riscaldamento iniziale: così come il riscaldamento prepara i muscoli per un'attività intensa, il defaticamento contribuisce a rallentare gradualmente il ritmo fino a fermarsi. Durante questa fase, fatta anche di respiri profondi, i muscoli vengono stirati con molta cura al fine di evitare accumuli di acido lattico.

Bisogna quindi preferire un allenamento di durata più breve per poter dare spazio al recupero, piuttosto che tralasciare quest'ultimo.

Per alleviare la fatica del giorno dopo, è consigliabile effettuare qualche esercizio di stretching prima di andare a letto: il rilassamento muscolare che ne consegue evita il rischio di contratture, contribuendo a riposare meglio durante la notte e a svegliarsi meno affaticati il mattino dopo. Sono sufficienti pochi esercizi, svolti senza tirare eccessivamente.

Per quanto singolare possa apparire, anche il momento della doccia contribuisce al recupero muscolare: alternare acqua fresca e tiepida aiuta sia la tonificazione dei tessuti, che la circolazione sanguigna. In ogni caso, bisogna prestare molta attenzione a non essere ancora sudati quando si fa una doccia rinfrescante!

Infine, ma non meno importante, i massaggi sono ideali per recuperare dopo un'intensa attività fisica. In questo caso, però, è molto importante affidarsi a mani esperte, piuttosto che al fai da te. Se comunque si decide per l'automassaggio, allora è importante effettuarlo in modo lieve evitando di raggiungere parti del corpo nelle quali non si sa dove mettere le mani.

Per i massaggi può risultare molto utile l'utilizzo di una crema idratante o di un olio per il corpo, la cui applicazione va eseguita spalmando in direzione del cuore al fine di aiutare il ritorno venoso.


Fonte: www.runningitalia.it

domenica 28 agosto 2016

Carboidrati giusti per lo sport? Sì, ma quali scegliere?


Quali sono i diversi carboidrati? E quali assumere prima, durante o dopo l'attività fisica? Facciamo chiarezza con le risposte del medico.

Possiamo prendere i carboidrati per recuperare le scorte di glicogeno muscolare semplicemente dalla verdura e dalla frutta?

Il glicogeno muscolare è la riserva energetica glucidica del nostro organismo, è presente prevalentemente in fegato e muscoli e in minor misura in cuore, reni e tessuto adiposo. Durante l’attività fisica, in particolare se intensa, per avere energia per compiere lavoro muscolare, è fondamentale avere e mantenere una buona riserva di glicogeno muscolare. Successivamente all’attività fisica dovrà essere ricostruita.

Il glicogeno origina dall’unione di diverse molecole di glucosio (è un polimero, omopolimero del glucosio, ovvero molecole di glucosio unite tra loro per “stoccare energia” con una particolare disposizione biochimica), deriva pertanto dalla digestione e assorbimento dei carboidrati. È importante pertanto mantenere stabilità glicemica.


Zuccheri, indice glicemico e carico glicemico
Consumare grandi quantità di zucchero da cucina è dannoso per la salute, ma anche nutrirsi prevalentemente con carboidrati ad alto indice glicemico come riso, cereali per colazione, patate, grissini, pane biscotti e riso non è vantaggioso. La concentrazione di glucosio nel sangue rappresenta la glicemia e può aumentare notevolmente e in breve tempo tante più sono (e tanto più rapidamente vengono digerite) le molecole dei carboidrati.

Bisogna prestare attenzione all’indice glicemico, ma cos’è esattamente?

È la velocità con cui aumenta la glicemia in seguito all’assunzione di un certo alimento. In un grafico si rappresentano i valori della glicemia nelle 2 ore successive all’assunzione di g 50 dell’alimento che si vuole testare e si confronta con la superficie al di sopra dei valori basali, dopo l’ingestione di g 50 di un alimento di riferimento (il glucosio). Così ad esempio patate, riso, pasta e pane bianchi hanno indice glicemico alto e determinano un rapido aumento della glicemia, mentre ciliegie, legumi, albicocche hanno basso indice glicemico e comportano un minor crescita della glicemia con maggior stabilità glicemica.

Esistono delle tabelle specifiche che distinguono gli alimenti a basso indice glicemico, medio e alto.

Sono ad esempio a basso indice glicemico (< di 40) la maggior parte delle verdure e della frutta, i lupini, le lenticchie, i ceci, i fagioli, la quinoa, l’amaranto, l’orzo perlato, l’orzo mondato, la noce di cocco, la soia, il latte e lo yogurt senza zucchero, la marmellata senza zucchero le mele disidratate.

Sono a medio indice glicemico (tra 40 e 50 circa) ad esempio farro, gelatina di mela cotogna senza zucchero, succo di mela, arancio, ananas e pompelmo senza zucchero, avena, latte di cocco, riso basmati integrale, marmellata con zucchero, ananas e pesca in scatola, pane di kamut, pasta al dente.

Sono ad alto indice glicemico (da 55 a 115) ad esempio mais, pizza, banana, spaghetti ben cotti, tagliatelle ben cotte, biscotti, croissant, bibite zuccherate, riso, miele, gelato, patate, castagne, succo d’acero, sciroppo di glucosio; anche zucca e rapa che però hanno un contenuto di glucide molto basso e quindi effetto trascurabile sulla glicemia.

Pertanto, prima dell’attività fisica è utile prediligere carboidrati e cibi a basso indice glicemico, ad esempio frutta e yogurt magro senza zucchero.

Durante e dopo l’attività fisica intensa e di durata e nell’ora successiva esiste una “fase finestra” in cui il glucosio entra direttamente nelle cellule muscolari senza lo stimolo dell’insulina e quindi per rispettivamente mantenere” durante” e ricostruire “dopo” le scorte di glicogeno muscolare si possono assumere alimenti a alto indice glicemico come ad esempio una banana o delle patate. Oppure, per comodità, esistono pratici integratori dedicati sia alla fase durante che post attività fisica, funzionali al recupero, a base di malto destrine e fruttosio, studiati per le esigenze specifiche di chi fa sport.

Importante è considerare anche la quantità degli alimenti poiché il carico glicemico (quantità in grammi di carboidrati presente in un cibo x rispettivo indice glicemico / 100) determina l’andamento della glicemia.

Se in un pasto si mangiano ad esempio patate, pane e si bevono bibite zuccherate si innalza rapidamente la glicemia e l’organismo risponde inviando in circolo una grande quantità di insulina, che si traduce in aumento del tessuto adiposo, ipoglicemia reattiva e aumento dello stato infiammatorio dell’organismo.

Infatti i picchi di insulina conseguenti ai picchi glicemici possono determinare un aumento delle citochine pro infiammatorie, ovvero di molecole che il nostro corpo produce per specifiche esigenze autoregolandole, ma in caso di picchi insulinemici queste molecole possono aumentare tanto da creare prima uno stato di “infiammazione silente”, sensazione di malessere, gonfiore, pesantezza stanchezza, che può poi concretizzarsi in malattie d’organo come ad esempio diabete, ipertensione, cardiopatie.

Importante è prediligere come fonti di carboidrati verdura, frutta, legumi e cereali integrali, a basso indice glicemico distribuendoli in modo equilibrato nei vari pasti. Si consideri che ad esempio possiamo trovare circa g 9 di carboidrati in circa 6 zucchine, 1 mela piccola, 10 g di cioccolato e g 15 di pasta (circa 5 maccheroni): se si pensasse di avere adeguate quantità di carboidrati solo dalla verdura ne servirebbero enormi quantità.


Fonte: www.runlovers.it

sabato 27 agosto 2016

Perchè correre?

Chi non corre non può sapere come ci si sente a farlo, cosa si guadagna con la fatica ma soprattutto la soddisfazione di averlo fatto.

C’è chi ti guarda con rispetto e chi con invidia.

Chi pensa che tu sia pazzo o che sia una crisi passeggera, che tanto tornerai presto a fumare o a bere e mangiare come se non ci fosse un domani.

C’è chi ti disprezza pure, perché fai quello che vorrebbe fare pure lui ma non ha la forza di fare.

Fai un gesto di egoismo buono: dedichi del tempo a te stesso per stare meglio con te e con gli altri, perché più sei soddisfatto di te, più distribuirai gioia e felicità in giro.

Eccoti 4 Perchè per cui Correre:


1. PERCHE' ANCHE SE NON HO VOGLIA, HO VOGLIA
Capita di non avere voglia di correre, ma sfidare te stesso a correre quando non sei al massimo ti svolta la giornata. Garantito. Hai una giornata storta? Correre la cambierà perché ti riapproprierai di te stesso e del tuo tempo e dopo penserai “Beh, al lavoro uno schifo, ho litigato con il mio fidanzato/a, moglie/marito, figlio, commercialista ma una cosa buona l’ho fatta: ho corso”. Perché correre impegna del tempo, ma quel tempo te lo restituisce moltiplicato per 1000. E non importa come ti sei allenato: bene, male, lento veloce. L’hai fatto. Poi chiamalo come vuoi.

2. PERCHE' TI TIENE IN FORMA
È il motivo per cui molti iniziano Moltissimi: perdere peso, fare un po’ di attività, sfuggire alla vita sedentaria.
A chi piace la pancetta o la schiena a forma di sedile di auto?
E poi correndo rientri nella tua vecchia taglia e ti sentirai dire la frase più bella del mondo “Ehi, ti trovo davvero in forma!”.


3. PERCHE' TI FA RAGIONARE MEGLIO
Chi corre focalizza meglio i problemi e li mette in prospettiva. Quando corri fai solo quello: sei concentrato nell'atto del correre e magicamente la mente si libera.
I pensieri superflui scompaiono e rimane spazio per l’immaginazione e per le riflessioni apparentemente più inutili e meno produttive, e invece la creatività è spinta al massimo e riesci a pensare a poche cose ma in maniera molto produttiva. Provare per credere.

4. PERCHE' TI RENDE FELICE
Correre sviluppa endorfine e provoca il cosiddetto “Runner’s high”, cioè lo sballo del runner.
Sì, ti stai drogando, ma la buona notizia è che è tutto legale.
Le endorfine sono prodotte dal tuo corpo durante l’attività fisica per farti sentire meno lo sforzo e il loro effetto continua per un bel po’ dopo che hai corso. Ore di benessere, felicità e positività.

venerdì 26 agosto 2016

Come partecipare alla Maratona di New York (e correre felici)


Fai presto a dire Maratona di New York. Ma come si fa a riuscire ad andarci?

Quando racconto che ho corso (ammetto ormai più di una volta) la Maratona di New York ricevo inevitabilmente le seguenti domande (a seconda dell’interlocutore):

Dalla maggior parte delle persone:
Ma sei pazzo?? Ma chi te lo fa fare…???

Dagli sportivi non runner:
Davvero? Che figata! E quanti km sono?

Dai runner normali:
Figo! E per quanto ti sei allenato? E il muro?

Dai top runner:
Grande! E ci hai messo più o meno di 2 ore e 30 minuti? (sgrunt…)

Ma, invariabilmente, poi mi la maggior parte delle persone mi chiede… “E come si fa a partecipare alla Maratona di New York?”. Così mi sono reso conto che è un argomento piuttosto “popolare” e che forse merita di essere approfondito, specie in una comunità di RunLovers.

Correndo a Central Park ne ho parlato con Martino ed eccomi qui a raccontare i vari metodi per partecipare a quello che (personalmente) ritengo il più bello ed emozionante evento sportivo del mondo.


Numero chiuso
Una delle maggiori sorprese (di molti, ma non di tutti) quando racconto della TCS New York City Marathon è la scoperta che si tratta di un evento a numero chiuso. Non è l’unica Maratona così (anzi… le principali come Londra, Berlino e la mitica Boston fanno altrettanto). Ma per molti è una sorpresa.
Il numero chiuso di fatto “obbliga” coloro che vogliono partecipare a garantirsi il pettorale utilizzando uno dei modi permessi… che qui vado ed elencare in un ordine che definirei… “economico”.


Lotteria
Ogni anno è possibile partecipare ad una lotteria ad estrazione. Per iscriversi basta andare sul sito ufficiale nei mesi in cui il “drawing” è aperto (di solito tra gennaio e febbraio dell’anno in cui si intende correre).
A titolo di esempio nel 2016 il sorteggio si è aperto il 21 gennaio e si è chiuso il 21 febbraio.
Di fatto l’estrazione serve esclusivamente a “vincere” il diritto a partecipare. Se si è estratti si deve pagare l’iscrizione.
Iscriversi al sorteggio è molto facile, si pagano solo 11 dollari con carta di credito ma se si viene estratti (l’estrazione è di solito ai primi di marzo) la stessa carta usata per il sorteggio viene immediatamente utilizzata per addebitare gli ulteriori 347 dollari (tariffa 2016 per runner non statunitensi). Se vi sembra tanto, probabilmente lo è… ma tenete a mente che stiamo parlando della maratona più popolare al mondo…
Fate attenzione: se si viene estratti ed il pagamento dovesse essere rifiutato per qualche motivo (carta scaduta, fondi insufficienti ecc.) si perde immediatamente il diritto a partecipare e senza diritto di appello. D’ho.
Inoltre ll diritto di partecipazione NON è trasferibile e NON è rimborsabile. Quindi quando vi iscrivete al sorteggio… dovete esserne davvero convinti. Tenete conto che a marzo saprete già se siete “IN” e quindi c’è tutto il tempo di allenarsi / prepararsi.
Vincere la lotteria è difficile ma non impossibile. Conosco diverse amici runner che l’hanno vinta anche al primo tentativo. Un tempo se non si vinceva la lotteria per tre volte di seguito al quarto anno si acquisiva automaticamente diritto al posto. Ora questa possibilità sembra essere sparita dal sito ufficiale (peccato, era una soluzione “onesta” per quelli che rimanevano fuori troppe volte… tipo… me).
Infine tenete conto che con la lotteria si vince solo il diritto ad acquistare il pettorale per partecipare alla Maratona. Tutto il resto della trasferta (volo, albergo ecc.) resta da organizzare a voi.


Tempi in gara
I runner che detengono dei tempi veloci possono entrare nella New York City Marathon per “meriti sportivi”.
La tabella con i tempi ufficiali per entrare la trovate qui.
Si tratta di tempi veloci… ma non stratosferici (al contrario di Boston per intenderci).
A titolo di esempio un runner uomo nella fascia di età tra i 40 ed 44 anni deve avere un tempo certificato di 2:58:00 in una maratona o di 1:25:00 in una mezza.
Si tratta di tempi “importanti” (e per me irraggiungibili) ma per fortuna non da alieni. E diversi runner che conosco sono stati bravi ad entrare proprio per merito.
Purtroppo non tutte le gare sono “certificate” (lo sono tute quelle di NYRR) ed accettate come “comprovanti” del tempo ottenuto… ma se avete un tempo negli standard definiti ottenuto in una gara “seria” e comunque certificata potete provare ad ottenere il diritto a partecipare in questo modo (il periodo per iscriversi è sempre nella finestra gennaio-febbraio). La lista delle gare accettate non è propriamente definita e credo (e sottolineo credo) che dipenda dalla quantità di posti “per merito” disponibili e dalla “qualità” della gara che portate come prova (oltre al tempo conseguito).


9+1
Si può anche acquisire il diritto a partecipare alla Maratona di New York anche grazie al programma 9+1 della NYRR.
L’idea di base è molto semplice: la New York Road Runners è la associazione che gestisce la Maratona, ma durante l’anno organizza decine di altre corse (di cui magari se vi interessa un giorno parleremo in dettaglio!)
Con il programma 9+1 chi corre (e completa) 9 gare durante l’anno solare (si tratta di gare di tutti i tipi: da pochi km dentro central park alla stessa maratona!) e svolge funzione di volontario in almeno una gara acquisisce il diritto a partecipare alla maratona l’anno successivo.
Ovviamente ci sono dei “ma”. Innanzitutto bisogna correre nove gare a NY … quindi è un programma che “funziona” per chi passa molto tempo a NY (ma tre mesi “intensi” di gare possono bastare!) inoltre le singole gare costano (alcune poco, altre di più) e quindi il costo totale della partecipazione sale (il pettorale bisognerà ancora pagarlo a prezzo pieno).
A differenza della lotteria però se si completano le gare si ha subito la certezza di aver diritto al posto… e le gare durante l’anno sono sempre molto partecipate (circa 10.000 runner ogni volta). Inoltre l’esperienza di fare il volontario è divertente (e consigliata a tutti!!!) e si conoscono moltissimi altri runner (quasi tutti interessati al 9+1…). Per partecipare al programma 9+1 si deve essere iscritti alla NYRR, l’iscrizione è aperta a tutti e costa circa 40 dollari l’anno.


Run Operators
Il modo più “tipico” per partecipare alla Maratona di Ny è quello di rivolgersi ad uno dei (pochi) tour operators partner di NYRR operanti in Italia.
Si tratta sicuramente della soluzione più semplice ed anche più flessibile: di fatto è l’unico modo per iscriversi e partecipare alla maratona anche dopo che sono scaduti i termini di febbraio (in effetti in questo modo ci si può iscrivere fino a poche settimane prima dell’evento se si trova un pettorale… e se ci si è allenati!).

Ovviamente non si tratta della soluzione più economica, anzi.
Tra l’altro gli operatori sono obbligati (per evitare un mercato nero di pettorali) ad associare alla partecipazione un pacchetto di viaggio che solitamente è composto da:

  • pettorale + volo (ma questa opzione sta diventando piuttosto rara e spesso non è pubblicizzata)
  • pettorale + albergo
  • pettorale + volo + albergo

Gli unici Run Operators approvati per l’Italia per il 2016 sono: (fonte NY City Marathon)

  • Gianni Poli
  • Born2Run
  • effetto Srl
  • Franca Fiacconi Marathon Passion
  • Ovunque Running
  • Rosa & Associati Srl
  • Terramia

Gli operatori di altri paesi non possono vendere pacchetti e pettorali a cittadini italiani.

Ogni operatore ha un set limitato di pettorali (che spesso finiscono intorno ad agosto) e offre diversi pacchetti (anche con offerte last minute). Il mio consiglio è di controllare e contattare tutti i siti per vedere chi ha l’offerta che più si avvicina alle proprie esigenze (economiche o di viaggio).
Inoltre poiché si tratta di agenzie di viaggio specializzate (ed appassionate!) spesso sono in grado di ritagliare delle offerte sulle esigenze specifiche di ciascuno.
Tra i servizi offerti (e consigliati) c’è anche l’assicurazione medica (che in USA è più che necessaria) ed una serie di possibilità di annullamento in caso… di sfighe.
Infine il pacchetto di viaggio spesso include trasferimento dall’aeroporto, accompagnamento, allenamenti di rifinitura di gruppo: insomma un servizio completo (che però si paga) ma che può essere utile specie se non masticate l’inglese “alla grande”.
L’unico vero svantaggio è il prezzo: ricorrendo alle agenzia un pacchetto tutto compreso rischia di andare facilmente intorno ai 1500 euro (per 3-4 giorni a NY volo e albergo). E si parte con amici e parenti il costo aumenta (e di molto).


Se non puoi correre, aiutali! Ovvero come correre la maratona…non correndola!
Un modo più singolare per partecipare alla Maratona di New York… è quello di non correrla!
La NYRR ricorre ogni anno all’aiuto di migliaia di volontari (nel 2015 oltre 12 mila!) per i giorni immediatamente precedenti alla Maratona (Expo) e quello della Gara.
È un modo diverso ed emozionante per far parte di un evento così importante. Ed è un modo diverso per vedere e vivere New York in giorni speciali.
Se per qualche motivo sognate questo evento ma non potete correrlo… fare il volontario può essere il modo migliore per avvicinarsi… e vi garantisco che l’anno dopo vorrete partecipare.
Va detto che fare il volontario può essere molto duro: l’impegno richiesto è di circa 10 ore, spesso al freddo ed è richiesto di svolgere piccole mansioni fondamentali però per la riuscita di un evento così gigante. È un modo meraviglioso di farne parte e lo sforzo sarà ampiamente ripagato da migliaia di “grazie” pronunciati in tutte le lingue del mondo da parte di runner di tutti i tipi.
Per maggiori informazioni potete andare qui (la registrazione per quest’anno apre il primo agosto!)


One more thing
La Maratona di New York oltre ad essere un evento sportivo di enorme importanza è probabilmente una delle “feste di strada” più belle da vivere (anche solo come spettatore) con folle incredibili (si stimano oltre un milione e mezzo di persone) accalcate per le strade del 5 distretti della città.
Il papà della maratona di NY è stato Fred Lebow le cui gesta vengono raccontate nel bellissimo documentario Run of your Life.
Una curiosità: la statua di Fred la trovate in Central Park (di fronte al Guggenheim Museum, vicino al lago Reservoir) mentre controlla il tempo sul suo cronometro e viene spostata sulla Finish Line proprio nel giorno della Maratona.
Un bellissimo libro che racconta capitolo per capitolo e chilometro per chilometro la Maratona è invece: A Race like No Other.
È in inglese, ma è imperdibile per chiunque ami la Maratona di NY o anche solo la città di New York.


Info
La TCS New York City Marathon si corre la prima domenica di Novembre e copre tutti e cinque i borough di New York. La partenza è a Staten Island (all’inizio del ponte di Verrazzano) e l’arrivo è a Central Park nel cuore di Manhattan. Oltre 50.000 runners prendono parte all’evento ogni anno.


Fonte: www.runlovers.it

giovedì 25 agosto 2016

Aiutiamo i terremotati da veri runners!

Non è certo questo il tipo di news che mi piace scrivere, ma purtroppo tutti sapete cos'è successo nei giorni scorsi ad Amatrice e dintorni, e noi, prima di essere runners siamo persone, e come tali non possiamo rimanere insensibili a drammi come questo.
Quindi, come abbiamo fatto per i "nostri" colpiti dal tornato nel 2015, vi invito a mostrare la vostra solidarietà ai terremotati dell centro Italia.
Per motivi logistici immagino che pochi siano in grado di andare a dare fisicamente una mano, e per le stesse ragioni organizzare manifestazioni podistiche come abbiamo fatto nella vicina Riviera del Brenta è poco plausibile.
Però è lo stesso possibile fare qualcosa come runners (anche se, in realtà, può farlo chiunque): invito gli Amatori, gli amici e tutti i runners a saltare una corsa, sì avete capito bene, saltate una corsa questo week end e usate quei pochi euro per sostenere chi è sul campo, e lavora per aiutare chi si è salvato o sta ancora lottando per farlo.
Riporto qui sotto il conto corrente della Croce Rossa Italiana, che personalmente ritengo il miglior destinatario, ma ognuno faccia come crede:

IBAN: IT40F0623003204000030631681
BIC/SWIFT: CRPPIT2P086
Causale: “Terremoto Centro Italia”


Cosa fare per evitare la sudorazione dei piedi durante la corsa

Un argomento poco trattato che riguarda i piedi e il loro benessere è quello della sudorazione, soprattutto quando si pratica attività fisica.

Molto spesso accade che, quando si parla del piede in riferimento alla corsa, ci si soffermi solamente sull’aspetto tecnico, ovvero sul tipo di appoggio (neutro, pronazione e supinazione), oppure sulle patologie che lo colpiscono, come la fascite plantare.

Considerato il ruolo fondamentale che le nostre estremità inferiori ricoprono mentre corriamo, si capisce bene che piedi sani non possono che influenzare positivamente la prestazione.

L’aumento della temperatura corporea, dovuto al movimento e/o alle condizioni climatiche, può causare un’iper-sudorazione dei piedi, fenomeno che può risultare fastidioso e imbarazzante, ma soprattutto può essere causa di vesciche e infezioni.

Le cause scatenanti del sudore ai piedi sono principalmente legate agli indumenti specifici indossati: calzini in tessuto sintetico e scarpe poco traspiranti e strette sono i migliori amici di un’eccessiva sudorazione.

Per mantenere i piedi asciutti durante la corsa si consiglia di indossare calzini in cotone e scarpe non troppo strette, che garantiscano il movimento del piede all’interno e non rallentino la circolazione sanguigna.

Ovviamente, bisogna fare attenzione che la scarpa non sia neanche troppo larga, perché, ad ogni passo, potrebbe verificarsi lo scivolamento di quest’ultima dal tallone. Questo sfregamento è causa di vesciche e piccole ferite, le quali, proprio per la posizione in cui si trovano, necessitano di lunghi tempi di guarigione. È per questo ed altri motivi, che la scelta delle scarpe da corsa per un podista deve avvenire con molta cura.

Per andare incontro al problema della sudorazione dei piedi durante la corsa, sono stati immessi nel mercato numerosi prodotti farmaceutici come borotalchi, creme e deodoranti specifici.

Abbiamo testato uno di questi prodotti e lo abbiamo trovato davvero molto efficace. Stiamo parlando della crema deodorante a lunga durata prodotta da Timodore.

Dopo aver lavato i piedi, la crema va accuratamente spalmata fino al completo assorbimento, prima di cominciare l’attività fisica. La lunga durata garantita fino a 48 ore, permette di evitare l’applicazione quotidiana e di ridurla soltanto ai momenti in cui si pratica l’attività fisica: considerando che in media ci si allena 3 volte in una settimana, altrettante applicazioni dovrebbero risultare sufficienti.

Il Timo, la Lavanda, il Rosmarino e la Margosa sono le principali componenti naturali contenute nella crema e sono in grado di controllare la sudorazione del piede.

Il Timo è noto per le sue numerose proprietà benefiche, ma parlando di sudorazione, è in grado di eliminare i batteri che causano i cattivi odori nelle scarpe. Inoltre, svolge un’azione antimicotica, combattendo eventuali funghi che colpiscono i piedi.

La Lavanda è nota anch’essa per i suoi numerosi benefici, ma nello specifico, se applicata sulla pelle, è in grado di svolgere un’azione detergente, antinfiammatoria e antibatterica, alleviando il prurito che può derivare dall’eccessiva sudorazione.

Per quanto riguarda il Rosmarino, una delle principali proprietà che possiede è quella di contenere principi attivi antinfiammatori, in grado di contrastare le ferite che possono derivare dalla rottura delle vesciche.

Infine la Margosa, non molto comune nelle usanze occidentali, ma molto presente nella medicina indiana e conosciuta come Neem, viene utilizzata per contrastare le infezioni fungine come il piede d’atleta.

L’utilizzo combinato di crema, calzini in cotone e scarpe traspiranti vi garantirà piedi asciutti e sani, evitando vesciche e imbarazzanti cattivi odori.

www.runningitalia.it

mercoledì 24 agosto 2016

Campionato sociale 2016: classifica al 23/08/2016

Punti 78,5:
Nodari Michele,

Punti 65:
Scaggiante Michele,

Punti 47:
Crapanzano Salvatore,

Punti 38:
Favaro Manuel,

Punti 34:
Tebaldi Massimiliano, Vanzetto Giorgio,

Punti 33:
Casali Carlo,

Punti 32:
Ragazzo Iosanco,

Punti 29:
Baldari Daniela, Temporin Marco,

Punti 27:
Marcon Gianfranco, Vicentini Anna,

Punti 26:
Piva Riccardo,

Punti 23:
Vedova Gabriele,

Punti 22:
Canello Stefano, Nalesso Monica, Pandiani Alberto, Pivetta Andrea,

Punti 21:
Michielan Erika, Riccato Mauro, Rusconi Alberto,

Punti 20:
Rossi Nicoletta,

Punti 19:
Coin Maurizio, Maniero Federico, Puca Michele,

Punti 18:
Furlan Luigino, Zampieri Luciano,

Punti 18,5:
Antonello Walter,

Punti 17:
Berto Sergio, Marini Massimo, Santello Nadio, Simion Michele, Zanetti Nicola,

Punti 16:
Dei Rossi Roberto,

Punti 15:
De Toni Marco, Lazzari Emanuela, Pascoli Silvia, Tebaldi Maurizio,

Punti 14:
Cettina Alessandro,

Punti 13:
Marangon Silvano, Massarutto Roberto, Mezzalira Ennio, Rosada Mauro, Vio Daniele,

Punti 12:
Baroni Daniele, Campanelli Cesare, Caser Michela, Di Geronimo Dario, Panciera Andrea,

Punti 11:
Bazzana Andrea, Bertoldo Roberto, Maniero Mirco, Musmeci Ignazio, Ongarato Fabio,

Punti 10:
Bertoldo Luigi, De Toni Leonardo, Giacomin Valentina,

Punti 09:
Favaro Cristiano,

Punti 08:
Bruni Antonio, Crosara Fabio, Fiannaca Antonio, Loconsole Giovanni, Pruner Andrea,

Punti 07:
Pellizzaro Agnese, Rossit Maria Grazia, Wirkowsky Jean,

Punti 06:
Biscontin Andrea, Paggiarin Andrea,

Punti 05:
Agnoletto Walter, Causin Elisa, Cerutti Stefano, Martinovic Livio, Zanchet Andrea,

Punti 04:
Alemanno Ludovica, Cozzolino Felice, Faraon Raimondo, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco,

Punti 03:
Cemolin Renzo, Compagno Nicola, Fabiano Gabriele, Favaretto Patrizio, Fernandez Maurizio, Grigio Silvia, Minto Martino, Ongaro Andrea, Schiavon Mauro, Tacchetto Daniele,

Punti 02:
Ferialdi Tiziano, Ferri Marco, Gaiani Luigi, Gemin Carla, Mosca Mauro, Pilloni NicolaPuleo Andrea, Sambo Claudia,

Punti 01:
Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Bortoletto Alessandro, Roani Marco, Todesco Ernesto,

martedì 23 agosto 2016

Dove correre questa settimana (21/08/16 - 28/08/16)

Mercoledi 24 Agosto

  • Maras (BL): "Coron coi Longobardi" - km 3 / 5 - ore 18:00
  • Villaverla (VI): "10 mila delle fornaci" - km 0.7 / 10 - ore 20:00 - ore 19:30


Venerdi 26 Agosto

  • Feltre (BL): "Urban Trail" - km 9 - ore 20:00
  • Soave (VR): "Enotturna tra le mura di Soave" - km 3 / 6 / 12 - ore 18:30
  • Visome (BL): "Bar da Elda Running" - km 6 - ore 19:00 (+ Nordic Walking)


Sabato 27 Agosto

  • Abano Terme (PD): "Golden Race" - km 9 - ore 19:30
  • Arfanta di Tarzo (TV): "Marcia di San Bartolomeo" - km 6 / 12 - ore 17.30
  • Casacorba di Ved.(TV): "Pass.Ecologica fra le Risorgive del Sile" - km 6 / 11 - ore 18:00
  • Isiata (VE):  "EasYata run" - km 9 - ore 19:15
  • Padola (BL) "Walk DoloMitica Nordic Walking Speed e Tecnical" - km 10 - ore 16:00


Domenica 28 Agosto

  • Asiago (VI): "Trofeo Stalder" - km 3.7 / 13 D+780 ore 9:30
  • Cadidavid (VR): "Quattro passi all'ombra del campanil dei ovi" - km 5 / 12 / 17 - ore 8:30
  • Camponogara (VE): "Estate Run" - km 8 / 13 / 20 / 30 - ore 8:00
  • Casale di Scodosia (PD): "Om de mer"  (nuoto 250 m / bici km 15 / corsa km 5) - ore 9:00
  • Ceregnano (RO): "Memorial Geky" - km 6 / 12 - ore 9:00
  • Revolto (VR): "Trofeo Caduti Alpini della val d'Illasi" - km 6,5 - ore 9:00
  • Longare (VI): "Marcia dei Tre Paesi" - km 4 / 6 / 13 / 22 - ore 7:30
  • Lutrano (TV): "Quattro Passi par Lutran" - km 7 / 12 / 19 - ore 9:15
  • Marano Veneziano (VE): "Marcia per le vie di Marano" - km 4,5 / 10 - ore 9:00
  • Meano (BL): "Sgambettada del ciclamino" - km 5 / 10 - ore 9:30
  • Miane (TV): "La Bestia" (km 10 trail / km 15 MTB / km 10 corsa ostacoli)
  • Padola (BL): "Trail DoloMitica Ecomarathon" - km 42 D+2150  - ore 8:30
  • Padola (BL): "Trail Dolomitica EcoTrail" -  km 21 D+1100  - ore 8:30
  • Padola (BL): "Walk DoloMitica" - km 16 (camminata)  - ore 10:00
  • Padola (BL): "Nordic Walking Sprint" - km 8  - ore 10:00
  • Padova: "Happiness Run" - km 4 / 12 / 18 - ore 8:30
  • Padova: "Running Hearts" - km 6 / 11 - ore 18:00
  • Peschiera del Garda (VR): "Camminata con l'AIDO" - km 6 / 13 - ore 8:30
  • San Sebastiano di Cologna Veneta (VR): "Marcia della patata" - km 6 / 12 / 18 - ore 8:00
  • Santorso (VI): "Maistrack - Summano Vertikal" - km 3,5 D+1050mt - ore 10:00

lunedì 22 agosto 2016

Info sociale #32

L'ORA DI MARTELLAGO:
Chi volesse partecipare all'Ora di Martellago il 10 Settembre me lo comunichi entro Domenica 28 Agosto in modo da fare un gruppo ed avere un agevolazione sul prezzo.


MARATONINA DI MESTRE:
Ricordo a quanti sono iscritti alla Maratonina di Mestre che i pettorali saranno disponibili dal venerdì prima della gara presso i gazebo in piazza Ferretto. Per saldare la quota (9.50€) potete fare un bonifico al solito IBAN IT48 C 05034 36330 000000010000 o darmeli a mano alla prima occasione.


CERTIFICATI MEDICI:
In questi giorni molti hanno il certificato medico in scadenza. Vi prego di controllare, rinnovare e consegnare il certificato nuovo a me o Simion appena possibile.
Vi ricordo inoltre che, da nuove disposizioni Fidal, quando ritirate i pettorali o vi iscrivete alle manifestazioni competitive, potrebbe venirvi chiesto di esibire copia del certificato medico valido e vidimato Quindi vi consiglio di portarne sempre una copia con voi.


CAMPO E SPOGLIATOI:
Il mese scorso abbiamo avuto la certificazione ufficiale come società sportiva regolarmente iscritta all'albo delle associazioni della città di Mestre, quindi siamo a tutti gli effetti autorizzati ad usare il campo di via Calabria. Stiamo cercando di capire i motivi delle tensioni da parte dei gestori per evitare ulteriori disagi relativi all'uso degli impianti.
Per essere assolutamente in regola Nadio da oggi verrà a raccogliere i soldi dell'anno in corso (57 euro), in modo da sanare la questione entro agosto. Siete pregati di venire con i soldi giusti.


DOVE ABBIAMO CORSO:
Soddisfazioni anche questo week end: piazzamenti ad Adria Venerdì (22° Marco e 37° Ignazio), Amatori international a Klagenfurt Sabato e gruppone a Puos d'Alpago Domenica!

Venerdì 19 Agosto 2016
  • Adria: Su e xò pai ponti: Marco Temporin, Ignazio Musmeci, Ennio Mezzalira
Sabato 20 Agosto 2016
  • Brunico - Raiffeisen 3/4 Halbmarathon: Michele Scaggiante
  • Klagenfurt (AU) - Klagenfurt Halbmarathon: Carlo Casali, Alberto Rusconi
Domenica 21 Agosto 2016
  • Ponte san Nicolò (PD) - 'Na caminada par tuti: Marco Temporin, Michele Scaggiante
  • Puos d'Alpago (BL) - Giro del lago di S. Croce: Daniela Baldari, Andrea Pivetta, Gabriele Vedova, Nicoletta Rossi, Michele Nodari, Manuel Favaro, Stefano Canello, Gianfranco Marcon, Marco de Toni, Giorgio Vanzetto, Ennio Mezzalira




L’importanza del nostro secondo cuore: il diaframma


Il diaframma viene spesso soprannominato “secondo cuore” proprio perché, come il muscolo cardiaco, è sempre in movimento. Se ne sente parlare per lo più in relazione alla potenza vocale di attori e cantanti ma in realtà è un muscolo che coinvolge quasi tutte le attività dell’organismo e che si utilizza persino nella pratica sportiva, in cui ricopre un ruolo cruciale, essendo il “motore” principale della respirazione. Non tutti però sanno “adoperarlo” nel modo giusto per respirare. Eppure è strano, dal momento che sin dalla nascita e durante i primi mesi di vita la respirazione umana è prettamente diaframmatica. Col passare del tempo però, col susseguirsi degli eventi e delle tensioni emotive, questa capacità innata si perde e si acquisisce un tipo di respirazione differente, toracica. La maggior parte delle persone adulte dunque non è più in grado di sfruttare le potenzialità del proprio diaframma, per questo sarebbe importante allenarlo, a tutto vantaggio del nostro benessere.

Ma cos’è il diaframma nello specifico? Si tratta di un muscolo che presenta la forma di una cupola, flessibile e sottile, e che ha il compito di separare torace ed addome. È altresì un muscolo posturale di fondamentale importanza: un diaframma rigido infatti, oltre al limitare la respirazione, riduce anche le possibilità di movimento. Riveste inoltre un ruolo importante per quanto riguarda la circolazione del sangue nelle zone periferiche, perciò è importante tenerlo allenato, in modo da ossigenare al meglio gli arti inferiori e superiori. Può succedere che, talvolta, il diaframma non riesca a funzionare nella maniera corretta a causa di una postura scorretta e di conseguenza non si riesca a gestire il processo di respirazione provocando non poche disfunzioni, come delle alterazioni al tratto digestivo, problemi cardiologici ed una cattiva circolazione periferica.

Negli ultrarunner che praticano endurance vi è una richiesta elevata di ossigeno, dunque un maggiore coinvolgimento della cassa toracica, da cui deriva una massiccia contrazione dei muscoli accessori alla respirazione (piccolo e grande pettorale, grande dorsale, quadrato dei lombi, scaleni, trapezio e sternocleidomastoideo), contrazione che a lungo andare può causare l’accorciamento degli stessi muscoli. Mantenere il diaframma reattivo ed allenato è sicuramente difficile, anche perché si tratta di un muscolo che non può essere allungato come, ad esempio, un quadricipite. Il rilassamento deve avvenire in maniera autonoma tramite esercizi specifici, una respirazione corretta e se possibile la pratica dello yoga, oppure facendosi aiutare da un bravo fisioterapista.

Una prima cosa che si può fare per riprendere consapevolezza del proprio diaframma è imparare a distinguere la respirazione toracica da quella diaframmatica. Come? È sufficiente adagiarsi in posizione supina e posare la mano sinistra all’altezza dello sterno e la destra sul ventre: l’esercizio consiste nel far percepire un maggiore movimento della mano destra (ventre), mentre quello della sinistra deve risultare appena percettibile. Allenandosi in modo costante con questo semplice esercizio ci si riabituerà piano piano a respirare “di pancia” e a mettere in pratica questa respirazione anche durante la corsa. In questo modo si avrà una marcia in più, e questa riacquisita capacità potrà tornare utile sia in gara che nella gestione degli allenamenti più duri. Non solo: tenere allenato il diaframma, secondo molti fisioterapisti ed omeopatisti, aiuterebbe anche a gestire in maniera efficace lo stress ed il malumore.


Fonte: www.runningmanina.net

domenica 21 agosto 2016

20/08/2016 - Brunico: Raiffeisen 3/4 Halbmarathon

Una gara inedita, scovata in un sito di mezze maratone ma importante test per Bologna tra una ventina di giorni. Si tratta infatti di una quasi 21 km ma se ne corrono 3/4 ovvero 17,6 km tra Brunico e Campo Tures attraverso la Valle Aurina. Preso un giorno di ferie per essere più tranquillo si parte da Chirignago di mattina, autostrada per Belluno poi si sale per Cortina, Dobbiaco e Brunico; 3 ore e mezzo di viaggio a tratti scorrevole fino a Dobbiaco dove c'è il bivio per Brunico e l'Austria. Quasi nessuno gira per la Valle Aurina, coda in direzione Austria semmai prima però c'è San Candido prima di espatriare. Arrivato dopo 3 ore e mezza di viaggio e parcheggiato in stazione, mi dirigo a piedi per la Piazza Municipio, circa 200 metri, i pettorali si consegnano dalle 13 perciò pranzo nelle vicinanze. Con la busta e la maglia dell'evento torno in stazione e salgo per Campo Tures, parcheggio in una via laterale e a piedi mi ritrovo in autostazione. Già molti podisti e non solo attendono la navetta per scendere a Brunico, puntualmente arriva e in 25 minuti siamo in Piazza Municipio. Nel frattempo mi cambio e consegno lo zaino al furgone predisposto al ritiro, gironzolando qua e là vedo e saluto Barbara Cosma e alcuni della Godighese, arriva anche Sante Zardo dopo il riscaldamento ma sotto una diversa canotta: alla mia domanda del perché mi risponde che la Godighese non è Fidal per cui o fai la Runcard (come ha fatto Barbara) o ti iscrivi in un'altra squadra podistica (Galliera ndr). Il tempo per una foto di gruppo e poi assistiamo alla partenza dei 4 handbikers presenti, dieci minuti dopo partono quasi 900 iscritti tra competitiva e non con il tempo che promette male con gocce di pioggia costanti. Partenza ore 17 da Brunico centro e svolta a sinistra per Teodone, continui saliscendi per 4 km fino a Santa Cristina, si entra nella pista ciclabile della Valle Aurina in leggera discesa ma costante. La pioggia purtroppo aumenta di volume ma veniamo acclamati per l'impegno nei pressi dei due paesi di passaggio Gais e Villa Ottone, sto già tremando dal freddo ma ai ristori sorteggio tra the' e acqua. Ritmo che a volte vado bene oppure rallento, annaquato più che mai arrivo al km 14 che inizio a rallentare di più tra scarpe piene di acqua e vestiario, ultimi 3 da panico ma non mi fermo, piuttosto arrivo al traguardo anche con un tempo alto. A Campo Tures seguendo una podista che ha il mio ritmo transito al traguardo. Mi consegnano la medaglia, ritiro lo zaino e mi cambio all'interno di una sala, tremo ancora di freddo ma resto abbastanza tranquillo, non sempre c'è il sole. Intravedo Sante arrivato molto prima di me che aspetta il cambio d'abito, gli chiedo dove si ritira il sacco di patate e nel frattempo discutiamo sul percorso. Decido di tornare in'auto, e mi asciugo più che posso con l'aria calda e fuori che quasi diluvia. Parto e torno a casa, 3 ore e mezzo sempre con la pioggia costante, non ci sono con i tempi previsti per Bologna ma mancano 20 giorni, se non 1h45 almeno 1h50 ce la posso fare.

Michele Scaggiante

Vacanze tra canederli e baguettes

A dispetto dei Righeira e dell'estate che sta finendo, i nostri atleti continuano a mandarci le loro foto in vacanza.
Nicola dall'alta Pusteria, tra un canederlo e una birra ci manda i suoi saluti, Anna invece si trova in una località non meglio definita ma non rinuncia alla sua corsa mattutina.
Bravi!


REATTIVO O PROATTIVO: che tipo di runner sei?


L’approccio mentale positivo del runner è predeterminato e statico o può essere potenziato e sviluppato?

L’approccio mentale di un atleta, sportivo professionista o amatore, è fondamentale ai fini della performance. La performance è la prima determinante del risultato.

Vincere non è tutto ma voler vincere si” Vince Lombardi viene spesso citato da allenatori e preparatori atletici, così come da mental trainer e coach.

Lo faccio pure io.
Aggiungo, però, un pezzetto di frase mia e la trasformo un tantino, non me ne voglia Vince

Vincere non è tutto, voler vincere è importante, voler vincere a tutti i costi è devastante”.

Avere coscienza dei propri limiti (fisici, anagrafici, di tempo, di risorse e anche mentali) è la più grande vittoria. Ogni volta che partecipo ad un trail (e mi è successo pure sabato scorso alla Vigolana) mi metto in ascolto, di me stessa e degli altri, oltre che della natura.
Osservo e ascolto me stessa quando vorrei tirare, quando le gambe vorrebbero mangiarsi la discesa ma il ginocchio cede, osservo e ascolto il respiro di un concorrente che col fiato corto vuole a tutti costi superarmi su quel falso piano e si guarda indietro per vedere se lo raggiungo in salita. Osservo e ascolto la pioggia, che scende incessante e rinfresca il corpo stanco.
mental coach
Voler vincere è importante ma voler vincere a tutti i costi è devastante.
Parlo di approccio al successo, di approccio alla vittoria ove successo e vittoria non significa arrivare prima di tutti, significa far succedere ciò che desideriamo, che sia un podio o una gara portata a termine. Poco importa quale sia l’obiettivo che ti prefiggi ciò che è importante è come alleni il tuo approccio al successo.
Questo è il primo articolo di una serie in cui ti spiegherò come sviluppare la sicurezza in te stesso, come creare il giusto approccio al successo. Giusto per te, per la tipologia di sportivo che sei tu e non per tutti. Quindi per leggere mettiti in osservazione di te stesso e cerca di percepire ad ogni passo a quale tipologia di sportivo appartieni, in questo momento.
Per tutti è possibile sviluppare l’approccio necessario per poterci godere lo sport che amiamo, per competere al nostro meglio e acquisire o potenziare le abilità necessarie. Quando chiedo ad uno sportivo di un certo livello cosa lo faccia performare al meglio, quale pensiero scatti nella sua mente quando vuole superare l’avversario o prendersi quel rischio in più, lavoro su dei programmi mentali particolari.

Oggi chiedo a te sei uno sportivo reattivo o proattivo?

Si tende a pensare che le persone pro-attive, quelle cioè che fanno accadere le cose, siano più in gamba di quelle reattive, le persone che reagiscono ad un impulso. Nel mental training non è così! E’ lavoro del coach capire la tipologia di sportivo che sta allenando e predisporre gli attrezzi del mestiere.

Veniamo a noi.

Sei uno sportivo pro-attivo se fai succedere ciò che desideri, finendo sempre ciò che hai iniziato a volte anche senza troppo preoccuparti delle sensazioni altrui. Sei uno sportivo pro-attivo se hai un dialogo interiore molto direttivo e vai dritto al sodo utilizzando un linguaggio attivo e dinamico. Questo tuo atteggiamento, in allenamento, come in gara potrebbe travolgere gli altri, amici, compagni di squadra e famigliari (moglie, marito, figli) che potrebbero anche dirti che non ne possono più del tuo entusiasmo.
Per allenarti starò molto attenta alle istruzioni verbali e certamente non ti rallenterò, pur facendoti mantenere il balance (l’equilibrio) tra vita sportiva e vita privata.
Sei uno sportivo reattivo se rifletti molto prima di agire, a volte, addirittura non intraprendi alcuna azione, ti basta pensare a cosa fare. Diciamo che sei reattivo anche se dai molto peso al caso, alla fortuna. Sia per eventi positivi che negativi.
Allenandoti ti lascerò tempo per riflettere, ti farò raccogliere tutte le informazioni di cui necessiti prima di agire, ti sopporterò nel reperirle e non ti metterò fretta.

Questa distinzione certo non è facile, anche e soprattutto perchè, tu potresti passare da momenti di pro-attività a momenti di reattività.
Il tuo modo di comportarti potrebbe essere influenzato da compagni di squadra, dal tuo preparatore atletico, dal tua fisioterapista o da amici e atleti che prendi come modello.
Il ruolo del mental trainer è quello di individuare il modo in cui sei programmato in un dato istante ed allenarti in maniera congruente, potenziando il tuo e solo tuo approccio al successo.


Fonte: www.infinityrun.it

venerdì 19 agosto 2016

I falsi miti del dolore post-allenamento


L’introduzione di un nuovo programma, un nuovo esercizio o un aumento troppo rapido in termini d’intensità, distanza, carico e tempo nell’allenamento rende il runner vulnerabile a dolori muscolari conosciuti come DOMS – Delayed onset muscle soreness.

Ma quali sono i falsi miti del dolore muscolare post-allenamento?

1. Il Doms è causato dall’accumulo di acido lattico!
FALSO
L’acido lattico è un sottoprodotto del metabolismo in seguito alla produzione di energia muscolare durante l’attività fisica. Viene eliminato dai nostri muscoli in un periodo che varia tra 30 minuti e un’ora dopo l’allenamento. La sua formazione produce la tipica sensazione di bruciore muscolare durante l’allenamento.

2. Posso continuare ad allenarmi con il DOMS!
FALSO
Un’attività leggera può non creare problemi dopo la fase acuta (48-72 ore), ma è sempre meglio concedersi qualche giorno di riposo soprattutto se i sintomi sono ancora presenti e rendono l’attività difficile.

3. Non ho più dolore, posso riprendere l’allenamento!
FALSO
La sola riduzione del dolore non è sinonimo di completo recupero. Il danno muscolare, il gonfiore, la ridotta forza muscolare e la rigidità nei movimenti possono persistere senza dolore. Il completo recupero avviene intorno ai 5-7gg utile per evitare ricadute precoci o lesioni più importanti.

4. Lo stretching previene il DOMS!
FALSO
Lo stretching non si è rivelato utile nel contenere lo sviluppo del DOMS e arginare questa reazione muscolare allo sforzo. Questo però non esclude l’importanza dello stretching nel programma di allenamento per la prevenzione di altri tipi di infortuni.

5. Sono allenato, il DOMS non è un mio problema!
FALSO
È vero che i runners alle prime armi sono più vulnerabili a questo tipo di problema. Un programma inadeguato o la voglia di migliorare in fretta sono le principali cause all’origine di tale disturbo. L’esperienza conta! Anche se i runners più accaniti ed esperti non sono immuni da questo inconveniente.
Il problema può colpire tutti gli individui indipendentemente dal livello di allenamento, Il DOMS è una normale risposta a sforzi maggiori, o lo svolgimento di attività fisiche a cui non si è abituati. Naturalmente la gravità del DOMS è minore nelle persone che svolgono un allenamento regolare.

6. Se non ho il DOMS non mi sto alleando bene!
FALSO
Spesso crediamo che dolore muscolare sia sinonimo di buon allenamento. Alcuni studi dimostrano che il dolore è scarsamente correlato all’adattamento e crescita muscolare. Inoltre non è il migliore indicatore di efficacia dell’allenamento e dello stato di forma.

7. Sento dolore dopo l’allenamento, sto esagerando!
VERO
Molto spesso il dolore e l’affaticamento muscolare sono segnali che il nostro corpo ci invia per segnalarci un eccessivo allenamento e un sovraccarico muscolare - articolare. Ignorare questi segnali aumenta il rischio d’infortuni importanti con tempi di recupero e interruzione dell’allenamento anche molto lunghi.


Fonte: www.brostorun.com

mercoledì 17 agosto 2016

Campionato sociale 2016: classifica al 16/08/2016

Punti 77,5:
Nodari Michele,

Punti 63:
Scaggiante Michele,

Punti 47:
Crapanzano Salvatore,

Punti 37:
Favaro Manuel,

Punti 34:
Tebaldi Massimiliano,

Punti 32:
Casali Carlo, Ragazzo Iosanco, Vanzetto Giorgio,

Punti 28:
Baldari Daniela,

Punti 27:
Temporin Marco, Vicentini Anna,

Punti 26:
Marcon Gianfranco, Piva Riccardo,

Punti 22:
Nalesso Monica, Pandiani Alberto, Vedova Gabriele,

Punti 21:
Canello Stefano, Michielan Erika, Pivetta Andrea, Riccato Mauro,

Punti 20:
Rusconi Alberto,

Punti 19:
Coin Maurizio, Maniero Federico, Puca Michele, Rossi Nicoletta,

Punti 18:
Furlan Luigino, Zampieri Luciano,

Punti 18,5:
Antonello Walter,

Punti 17:
Berto Sergio, Marini Massimo, Santello Nadio, Simion Michele, Zanetti Nicola,

Punti 16:
Dei Rossi Roberto,

Punti 15:
Lazzari Emanuela, Pascoli Silvia, Tebaldi Maurizio,

Punti 14:
Cettina Alessandro, De Toni Marco,

Punti 13:
Marangon Silvano, Massarutto Roberto, Rosada Mauro, Vio Daniele,

Punti 12:
Baroni Daniele, Campanelli Cesare, Caser Michela, Di Geronimo Dario, Panciera Andrea,

Punti 11:
Bazzana Andrea, Bertoldo Roberto, Maniero Mirco, Mezzalira Ennio, Ongarato Fabio,

Punti 10:
Bertoldo Luigi, De Toni Leonardo, Giacomin Valentina, Musmeci Ignazio,

Punti 09:
Favaro Cristiano,

Punti 08:
Bruni Antonio, Crosara Fabio, Fiannaca Antonio, Loconsole Giovanni, Pruner Andrea,

Punti 07:
Pellizzaro Agnese, Rossit Maria Grazia, Wirkowsky Jean,

Punti 06:
Biscontin Andrea, Paggiarin Andrea,

Punti 05:
Agnoletto Walter, Causin Elisa, Cerutti Stefano, Martinovic Livio, Zanchet Andrea,

Punti 04:
Alemanno Ludovica, Cozzolino Felice, Faraon Raimondo, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco,

Punti 03:
Cemolin Renzo, Compagno Nicola, Fabiano Gabriele, Favaretto Patrizio, Fernandez Maurizio, Grigio Silvia, Minto Martino, Ongaro Andrea, Schiavon Mauro, Tacchetto Daniele,

Punti 02:
Ferialdi Tiziano, Ferri Marco, Gaiani Luigi, Gemin Carla, Mosca Mauro, Pilloni NicolaPuleo Andrea, Sambo Claudia,

Punti 01:
Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Bortoletto Alessandro, Roani Marco, Todesco Ernesto,

Il male e il bene dello sport sono i numeri


Le statistiche ISTAT rivelano una grande verità sullo sport e su come lo viviamo e lo concepiamo. Ne discutiamo insieme.

Se sei allergico ai numeri o avevi 4 in matematica, stai pure tranquillo: non sono qui per parlare di formule o strani teoremi che capirebbero solo matematici, ingegneri e fisici ma, bensì, per riflettere insieme su alcuni dati ISTAT pubblicati qualche mese fa e che danno un’immagine abbastanza chiara di quale sia la condizione dello sport italiano e – soprattutto – di quali siano le sue luci e le sue ombre. Il beneficio dei numeri è appunto questo: fornire dei dati oggettivi sui quali si può discutere (molto, in questo caso).

Tutto nasce dalla mia mania per l’approfondimento e da un tweet che ho ricevuto che affermava che il calcio è lo sport più praticato in Italia. Da lì il mio pensiero: “Sì, è vero, ma quanti sono gli iscritti alla FIGC?” e, dopo una semplice ricerca, ecco arrivare tonnellate di numeri ma solo alcuni mi sono saltati all’occhio subito, in particolare una ricerca ISTAT datata 19 febbraio 2016 “La pratica sportiva in Italia“.


Andiamo diretti al punto
Ti risparmio tutti i dati sull’incremento di persone che praticano sport (+2,7% negli ultimi due anni) e di quale sia il dettaglio degli atleti tra nord, centro, sud, aree metropolitane o piccoli comuni; andiamo piuttosto dritti al punto e in particolare a un grafico su dati del 2014 che mostra la percentuale di lavoratori occupati nello sport (servizi sportivi, istruttori, tecnici, ecc.) a confronto con gli altri paesi europei. L’Italia è al 14° posto con lo 0,54%, rispetto allo 0,72% della media europea. Un dato che, visto così, dice poco ma se ci pensi, noi italiani abbiamo il 33% in meno di occupati nello sport rispetto alla media europea.



Cosa significa?
Non significa che in Italia le persone proporzionalmente facciano meno sport (o, almeno, non solo questo) ma – se pensiamo alla nostra esperienza personale – questo dato è la cartina tornasole del fatto che, nella nostra nazione, lo sport sia affidato al volontariato e alla passione dei singoli individui anziché a un sistema che promuova dall’alto l’attività sportiva.

E perché solo volontariato? Perché lo sport è considerato un’attività “secondaria” da far fare ai bambini e ai ragazzi e poi da mettere in disparte. Infatti, la statistica vede una netta diminuzione dei praticanti di attività sportive dopo i 18-24 anni. Anche perché – dopo quell’età – molto spesso si passa allo “sport da divano” e – in particolare e senza nasconderci dietro a un dito – al calcio guardato.

[Piccola digressione (puoi saltarla se vuoi) ON]

Qualche giorno fa su Bike Channel hanno fatto rivedere il Record dell’Ora di Bradley Wiggins in un velodromo olimpico Lee Valley VeloPark di Londra pieno in ogni ordine di posti. E questo vale per moltissimi altri sport: da noi si riempiono gli stadi ma tutte le altre strutture – anche durante manifestazioni di livello internazionale – passano in secondo piano.
E stiamo parlando di vedere girare un ciclista da solo per un’ora in un velodromo quindi non proprio il massimo dell’eccitazione visiva. Stiamo parlando di cultura dello sport e di passione che – da noi – è quasi esclusivamente dedicata al calcio. E il fatto che il calcio sia lo sport più praticato in Italia non implica che non ci si possa appassionare anche per altri sport.

[Piccola digressione (che potevi anche saltare) OFF]


È difficile pretendere di più
In un panorama in cui lo sport è affidato a volontari appassionati e considerato un’attività secondaria è molto difficile pretendere che chi se ne occupa possa dare di più (perché, giustamente, il pane se lo devono guadagnare in altro modo). Quindi tutti i nostri tecnici volontari non hanno il tempo e, probabilmente, le risorse economiche per accedere a formazione d’elite e comunque, per quanto si sacrificano, meriterebbero un monumento in ogni città (come, d’altra parte tutti, i volontari).

Inutile dire che, se avessimo più tecnici “professionisti”, molto probabilmente anche la qualità e i risultati dei nostri atleti sarebbe migliore.


L’attività “secondaria” che fa male
No, non sto dicendo che lo sport faccia male ma che – semmai – faccia male considerarlo secondario ad altre attività. Purtroppo la ricerca ISTAT mostra anche un dato preoccupante: la percentuale di italiani in sovrappeso o obesi (che non è la stessa cosa, lo so).

Partiamo dal presupposto che il 33,3% degli italiani (circa 19.600.000) pratica sport e il 26,5% dice di essere “attivo fisicamente” (ma bisognerebbe capire cosa significhi), rimane un 39,9% di sedentari che, se ci pensi, sono tantissimi.

Arriviamo al punto dell’analisi della salute, probabilmente il più importante. Il 44,6% degli italiani con più di 18 anni è in sovrappeso o obeso (quindi con IMC superiore a 25). Certamente non ha molto senso assimilare sovrappeso e obesità ma – in questo caso specifico – è utile soprattutto per capire l’impatto che ha la diminuzione della pratica sportiva dopo i 18 anni.

Certamente non sto dicendo che, se tutti facessimo sport, quel 44,6% diventerebbe 0% – anche se la sedentarietà ne è una delle cause principali – ma che, porcocane!, dovremmo avere la pratica e l’amore per lo sport come uno dei nostri valori principali. E questo – sì, anche questo – dovrebbe partire dalla scuola, dalla società, dalla famiglia, dal nostro modo di pensare e – in ultimo o in primis, decidi tu – da risorse economiche sufficienti per lo sport.

Questi sono i miei pensieri sui dati che ho letto. E mi piacerebbe moltissimo conoscere anche i tuoi. Puoi scriverli qui sotto e continuare la discussione tutti insieme.

Ah, dimenticavo: sì, il calcio è lo sport più praticato in Italia con 1.073.284 iscritti alla FIGC. Seguono Pallavolo e Basket, rispettiva mente con 367.943 e 310.298 iscritti. La FIDAL ne ha solamente 180.077 (Fonte CONI) ma le persone che corrono sono, fortunatamente, molte di più. ;)


Fonte: www.runlovers.it

lunedì 15 agosto 2016

15/08/2016 - Val Gardena

C'e' chi passa il Ferragosto in coda in Jesolana...
E chi si gode una bella giornata correndo al fresco in montagna...
Il nostro Manuel Favaro ci manda i suoi saluti da Selva di Val Gardena!

Info sociale #31


DOVE ABBIAMO CORSO:

Sabato 13/08/2016
  • S. Stefano di Cadore (BL) - Bajarde Run Cross: Roberto Massarutto, Stefano Canello, Gianfranco Marcon, Andrea Pivetta
  • Porcellengo (TV) - Corsa dell'Assunta: Michele Scaggiante, Michele Nodari, Furlan Luigino
Domenica 14/08/2016
  • Dobbiaco (BZ) - Corsa notturna di Dobbiaco: Nicola Zanetti
  • Lusiana (VI) - Lusiandando: Giorgio Vanzetto
  • Robegano (VE) - De qua e de à de Robegan: Michele Nodari, Michele Scaggiante, Daniela Baldari, Silvia Pascoli
  • Rocca di Arsiè (BL) - Giro dei 5 pont: Michele Scaggiante
  • San Rocco (VI) - Trail delle Creste: Massimiliano Tebaldi, Maurizio Tebaldi, Mauro Riccato, Gabriele Vedova
Lunedì 15/08/2016
  • Castelvecchio (VI) - Marcia tra pini e ciclamini: Giorgio Vanzetto
  • Cison di Valmarino (TV) - Marcia del Ciclamino: Ennio Mezzalira, Michele Nodari