mercoledì 30 aprile 2025

Un giorno da leoni

 Marco aveva appena ritirato il pettorale e si era spostato al margine della piazza per applicarlo sulla maglietta. Davanti a sè qualche migliaio di atleti le cui maglie dei più disparati colori facevano sembrare la piazza un caotico giardino mosso dal vento. “Ti occorre una mano?”, Claudio l’amico con il quale da anni condivideva gli allenamenti, l’aveva interpellato vedendolo in difficoltà con le spille di sicurezza. “No, tranquillo ce la faccio, grazie”. Claudio era più giovane di Marco ed aveva fatto molte più gare di lui. Si erano allenati per questa gara seriamente, ed in particolare Marco che aveva come obbiettivo il podio. Sapeva che, considerata la sua età, questa era una delle ultime volte che avrebbe avuto la possibilità di arrivarci. Intanto mancavano trenta minuti alla partenza e insieme avevano iniziato a correre lentamente intorno alla piazza per scaldarsi. Dopo venti minuti erano immersi nella folla dei partecipanti alla gara, davanti all’arco gonfiabile che segnalava il punto di inizio della gara. Era un ondeggiare di esseri che parlavano, saltellavano, si piegavano o rimanevano immobili guardando l’orologio che avevano al polso, tutti in attesa dello sparo che avrebbe fatto partire il cronometro. Marco e Claudio erano vicini; una stretta di mano e poi il solito accordo - chi ne ha di più va avanti da solo e aspetta l’altro all’arrivo - . Al colpo di pistola la massa ondeggiò un momento, poi prima lentamente e poi più velocemente si immise sul lungo rettilineo che aveva davanti. Marco e Claudio partirono  insieme e fino al decimo chilometro rimasero appaiati. Poi Claudio fece un cenno con la mano a Marco che assentì con il capo e Claudio aumentò l’andatura. Fiato e passo andavano bene, il tempo confrontato con quello rilevato nelle gare precedenti poteva certamente farlo rientrare in un primo posto della sua categoria. Sarebbe stata una bella soddisfazione che avrebbe ripagato gli intensi allenamenti che aveva fatto negli ultimi due mesi. Guardò l’orologio che aveva al polso. Ormai mancavano solo due chilometri al traguardo. “Un ultimo sforzo” si disse tra se soddisfatto, poi è finita. Dopo circa un chilometro stava percorrendo un tratto di strada sterrata delimitata da un lato da un fossato, quando da lontano si accorse di una persona che, inginocchiata sul ciglio, tentava di rialzarsi per riportarsi sulla strada. Era arrivato a pochi metri quando si accorse che era Claudio. “Una brutta storta, me la sono fatta nella buca che vedi là dietro” disse indicando un avvallamento poco distante. Marco si fermo e provò a sollevarlo. “Lascia stare sei in prima posizione, vai io mi arrangio”. Marco guardò dietro di sé le decine di atleti che in continuazione lo stavano superando, poi guardò Claudio. “Non pensarlo neanche, adesso ti alzi e lentamente andiamo insieme al traguardo. Prese la sua bandana e la legò stretta alla caviglia dolorante di Claudio, lo sollevò e passandogli un braccio sotto alle ascelle lo tenne in piedi. “E adesso tenta di camminare, ormai manca meno di un chilometro. Dopo circa trenta lunghi minuti passarono sotto l’arco dell’arrivo. Giulio venne immediatamente portato nell’ambulanza che stazionava vicino, per essere  medicato. Marco rimase ad aspettarlo vicino al podio dove stavano avvenendo le premiazioni. Il Commissario di gara, sul palco, stava premiando i primi tre arrivati di ogni categoria. Completata l’ultima, aveva sollevato un braccio chiedendo un attimo di silenzio. Poi ad alta voce aveva chiesto che “l’atleta iscritto con il numero 1102 si presenti sul palco”. Marco chinò la testa per guardarsi il pettorale, era il suo numero. Non capiva, cosa poteva aver fatto di così grave per essere convocato dal Commissario. Titubante si fece largo fra gli atleti che affollavano lo spazio intorno al palco. Il  Commissario gli tese la mano, gliela strinse e gli chiese ”come ti chiami?”. “Marco” rispose, sempre più preoccupato. “Bene” assentì il commissario e a voce alta, rivolto verso gli atleti che assistevano alle premiazioni “questo è Marco, volevo farvelo conoscere come esempio di sportività, mi è stato riferito che all’ultimo chilometro ha rinunciato alla medaglia d’oro della sua categoria per soccorrere un amico in difficoltà”. Credo meriti un riconoscimento. Dai presenti che circondavano il palco si levò uno scroscio di applausi. Marco emozionato dalla situazione imprevista prese il microfono che il commissario gli porgeva. “Grazie” disse “ma non mi sento una persona speciale per quello che ho fatto”. “Sono convinto che le soddisfazioni che lo sport può dare non possono condizionare i nostri sentimenti di lealtà e amicizia che lo sport insegna”. Giù da palco Claudio con la caviglia fasciata gli faceva cenno con la mano destra con il pollice in su in segno di assenso mentre a bassa voce diceva: “smettila di parlare e muoviti perché a casa abbiamo le mogli che ci aspettano”.


el leon aprile 2025

Questo mese tanti auguri a...

    Miriana Lima
    Silvia Pistorello
    Maria Grazia Rossit 
    Maurizio Coin
    Leonardo De Toni
    Sergio Berto
    Massimiliano Aiolo














mercoledì 26 marzo 2025

Domenica 23 Marzo 2025

 Dove hanno corso i nostri amatori ?

Parenzo half marathon
@radiodeejay ten di Torino
Jesolo
E non solo !!!









VALERIA GASPARINI

 

Corro perché mi fa sentire libera e per superare i miei limiti uscendo dalla mia comfort zone.

Best time:

10 km 40’ 19” 

Half marathon 1h 26’

Marathon 3h 12’

ALBERTO MATRONE

 Corro per tenermi in forma.


AURORA ZERELLA



Perché corro? 
Perché nella vita frenetica di tutti i giorni e’ l’unico momento che dedico a me stessa, riesco a non pensare e mi piace mettermi sempre in discussione.

Best time:
10 km 49'.40"
Half marathon 1h.49'

martedì 11 marzo 2025

Domenica 9 Marzo 2025

Amatori impegnati in questa domenica speciale per le Donne 😍
Presenti a Mestre per la corri in rosa
Presenti a Pianiga
Presenti a Parigi per la half marathon
Complimenti per la bellissima presenza 🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️🏃‍♀️