sabato 23 aprile 2016

Gli esami del sangue per tenere sotto controllo la salute del podista

Per chi pratica sport, ma in generale per tutti, è buona abitudine eseguire periodicamente dei controlli ematici per controllare che sia tutto a posto, in particolar modo dopo periodi intensi di lavoro o prima di iniziare un ciclo importante. Questo discorso diventa ancora più importante per le donne, che spesso hanno problemi di anemia dovuti anche al tipo di ciclo mestruale.
Dopo aver ritirato l'esito degli esami, è importante consultarsi con il proprio medico che saprà indirizzarvi per regolarizzare eventuali valori sopra o sotto la norma. A tale scopo può essere importante seguire anche una dieta mirata.
Di seguito riportiamo un elenco degli esami del sangue che vengono eseguiti di routine.

Eritrociti: questo valore riguarda il numero di globuli rossi che trasportano l'ossigeno. Sono molto importanti per il corridore. Inferiore ai 4 mil/mm3 denota uno stato di anemia. Importante incrementare con una dieta ricca di alimenti contenenti ferro (carne, pesce, legumi, scc.)

Ematocrito: indica la percentuale del volume sanguigno occupata dai globuli rossi. Un valore basso indica inizio di anemia, quindi bisogna integrare con un’alimentazione ricca di ferro e vitamina C.

Emoglobina: è la concentrazione di una molecola, l’emoglobina appunto, che si trova nei globuli rossi. Ha la funzione di legare l’ossigeno e trasportarlo ai muscoli. In presenza di valori bassi è bene integrare con alimenti proteici, anche con aminoacidi a catena ramificata e cibi ricchi di vitamina B12 (fegato, crostacei, tuorlo d’uovo).

M.C.V.: indica il volume medio del globulo rosso. In presenza di valori bassi si sospetta patologie del sangue come l’anemia mediterranea.

Ferro: è una componente dell’emoglobina ed è importante perché porta l’ossigeno ai tessuti. Viene assorbito lentamente dal nostro organismo infatti si consiglia di associarlo alla vitamina C, esempio bistecca ai ferri al sangue con molto limone ed un filo d’olio extravergine d’oliva senza pane.

Ferritina: è la proteina dove si deposita il ferro, in presenza di valori bassi significa che i depositi sono vuoti e per ricostruire le scorte bisogna aumentare i cibi ricchi di ferro.

Creatinina: è un indice della funzionalità renale. In presenza di valori bassi è da associarsi a danni muscolari. In caso di valori alti è bene limitare il consumo di carne.

CPK: è l’enzima muscolare che ricostruisce la benzina di pronto utilizzo dei muscoli. Valori alti indicano sforzi intensi o traumi muscolari.

LDH: è un enzima muscolare che interviene nella produzione di acido lattico. È molto elevato dopo un lavoro muscolare prolungato. Si consiglia l’assunzione di alimenti quali frutta e verdura.

Transaminasi: enzimi presenti nel fegato, valori elevati possono essere indice di epatiti, ma anche di un notevole lavoro epatico dopo un allenamento intenso o una gara. Una dieta di “ripulitura” deve essere povera di grassi e ricca di frutta e verdura.

Sodio: è presente nel sale da cucina. Valori alti indicano rischio di ipertensione, valori bassi possono causare crampi e astenia. Quindi è bene mangiare nè insipido nè troppo salato.

Potassio: se ne perde molto con la sudorazione. Valori bassi possono dare stanchezza e nausea, valori alti provocano formicolio a mani e/o viso. Si trova nella frutta fresca e secca e nella verdura, nei legumi, nel latte.

Calcio: si trova nel latte e derivati, presente in molti processi vitali. Valori bassi possono provocare una ridotta efficienza muscolare, limitare crescita e provocare danni renali.


Fonte : www.runningitalia.it