venerdì 22 aprile 2016

10 regole per stabilire su quale terreno correre


Quali terreni evitare e quali prediligere quando si va a correre: ecco le dieci regole da seguire.

1) L’ideale sarebbe correre in un campo da golf, oppure su un sentiero in terra battuta con la superficie completamente liscia, magari in un bosco fuori città o in un parco cittadino; ma, ovviamente, non è sempre possibile farlo.

2) Non si deve mai correre quando non si può vedere dove si appoggiano i piedi, per esempio in un prato con l’erba alta, oppure, in autunno, su un sentiero sassoso ricoperto di foglie. È molto alto il rischio di distorsioni alle caviglie o di altri infortuni.

3) È bene evitare anche i campi e i prati nei quali il terreno è poco consistente e, se è possibile, anche quelli fangosi e scivolosi.

4) Sulle superfici irregolari, quelle con buche e sassi, è bene correre molto raramente e mai più di pochi chilometri al giorno, specie se si hanno problemi a caviglie o ginocchia. Le strade con superficie irregolare vanno evitate se si deve correre velocemente, per esempio quando si fanno le ripetute o il corto veloce, oppure se ci si deve allenare con scarsa visibilità.

5) Di solito un asfalto liscio va molto bene per allenarsi, a patto che si usino scarpe con buone capacità ammortizzanti.

6) Se c’è scarsa visibilità (per buio, nebbia, pioggia, ecc.) è bene non correre su strade aperte al traffico nelle quali non c’è il marciapiede, specie se sono strette e hanno molte curve. Se si è costretti a farlo, si devono indossare strisce o braccioli catarifrangenti ed è bene stare sul lato sinistro o, in curva, nel lato esterno.

7) Sulla sabbia asciutta è bene correre il meno possibile, dal momento che provoca non soltanto disturbi muscolari, ma anche aumenta il rischio di distorsioni alle caviglie e disturbi ai tendini e alle ginocchia. Sulla sabbia bagnata e compatta della battigia si può correre, ma indossando le scarpe e non a piedi scalzi.

8) Si devono evitare le salite quando si è un principiante, in particolar modo se si hanno chili di troppo e si sono superati i 40 anni. Chi invece è ben allenato, può utilizzare le salite per migliorare le proprie caratteristiche cardiache, muscolari e metaboliche.

9) La corsa in discesa va evitata da chi ha già disturbi ai piedi, alle caviglie, alle ginocchia o alla schiena; è bene in ogni caso, correre poco in discesa, con passi piuttosto corti e rimanendo bene aderenti al terreno.

10) La pista può andare bene quando si devono fare prove su distanze precise; chi ha la tendenza ad avere la tendinite o altri disturbi, di tipo infiammatori, non deve correre con le scarpe chiodate sui manti elastici.


Fonte: www.runningitalia.it