sabato 31 dicembre 2016

Quanto grasso si consuma nella corsa?


Una delle curiosità che attanaglia maggiormente chi fa sport (ma anche chi non lo fa) è quanto peso si può perdere in una settimana.

Non a caso è una delle domande che mi viene posta più spesso, anche dagli atleti di alto livello che, dopo un certo periodo “fuori dalle righe”, si ritrovano con qualche chilo di troppo.

E’ necessario, innanzitutto, specificare che c’è differenza tra perder peso e dimagrire.

Se perder peso si riferisce unicamente alla riduzione del peso corporeo in assoluto -e quindi principalmente di glicogeno, acqua, minerali e massa muscolare-, al contrario, dimagrire significa ridurre unicamente la massa grassa, conservando quella magra e senza variare oltremodo lo stato di idratazione.

L’organismo è sempre restio ad abbandonare la sua “copertina” termica, cioè il suo strato di massa grassa. Anche se, quando le condizioni lo ritengono necessario per produrre l’adeguata miscela di energia, preferisce attingere come prima fonte il grasso intramuscolare da ossidare -cioè quelle goccioline di grasso situate in prossimità delle fibre muscolari- e, solo a seguire, mobilita il grasso sottocutaneo.

Quindi in realtà si può affermare, a suo modo, che il dimagrimento localizzato esiste!!

Il solo allenamento non basta a ossidare i lipidi e quindi a dimagrire. Un’efficacia maggiore ma soprattutto un mantenimento ottimale del peso forma si ottiene quando all’allenamento si abbina anche un’alimentazione bilanciata, cioè che apporta in ogni pasto e spuntino carboidrati, proteine e grassi -e non uno solo di questi tre.

Quindi, con un’alimentazione quotidiana attenta e carichi di allenamento adeguati in una settimana non è possibile dimagrire -cioè ridurre il grasso- di oltre 450 g.

Vuoi sapere quanto grasso si ossida in un allenamento?

Il Prof. Arcelli mi ha insegnato questa formula che, se pur non estremamente precisa, è sicuramente molto affidabile e personalizzabile:

km percorsi x kg peso/20 = g grasso consumati

La scoperta sarà che probabilmente nella tua corsa consumerai 20-40 g di grasso. E il gap di peso restante sarà glucosio ematico, glicogeno, 1,5 g di minerali e acqua (da recuperare a fine seduta).

Dopo tutto è proprio vero che il grasso brucia al lento focolare degli zuccheri, come sostiene ancora la fisiologia dell’esercizio fisico.

martedì 27 dicembre 2016

Dove correre questa sett... sempre


Questo  è l'ultimo articolo per l'anno 2016 per la categoria "Dove Correre".
Per 52 settimane ho raccolto in giro le varie manifestazioni della zona e le ho raggruppate in un post sintetico, pubblicato ogni martedì.
Tuttavia con l'esperienza si impara dai propri errori, ed è giusto dare merito a chi le cose le fa meglio, quindi per l'anno prossimo abbiamo raggiunto un accordo con l'ottimo sito "Podismo Veneto", dove potrete trovare il Calendario tutte le manifestazioni anche dei mesi futuri, corredate di info dettagliate, immagini e volantini  ufficiali.
Quindi, dal 1° Gennaio 2017, il link "Dove Correre" del nostro sito punterà direttamente all'indirizzo: calendariopodismoveneto.blogspot.it
E tra i "Siti amici" del "Calendario Podismo Veneto" troverete anche un link al nostro.


lunedì 26 dicembre 2016

Info sociale #50

TESSERAMENTO / RINNOVO 2017:
NUOVI TESSERAMENTI: QUI trovate il modulo per i nuovi tesseramenti.
RINNOVI: QUI trovate i moduli per il rinnovo.
Il costo per tesseramento e rinnovo è di 25 €.
Contattate pure me o Nadio per accordarci su consegna documenti e soldi.


MARATONINA DEI DOGI 2017:
ULTIMA CHIAMATA!!! Il 31 Dicembre scade la prima tariffa per le iscrizioni (20 €) alla Maratonina dei Dogi (9 Aprile 2017). Chi volesse partecipare è pregato di comunicarmelo ENTRO E NON OLTRE IL 26 DICEMBRE per provvedere all'iscrizione di gruppo e approfittare anche della promozione gruppi (un atleta gratis ogni 10).
Ad oggi gli interessati sono: Agnoletto, Baldari, Baroni, Barbazza, Bazzana, Bertoldo L., Biscontin, Campanelli, Caser, Coin, Crapanzano, Crosara, De Luca, Demarco, Giacomin, Meneghetto, Minto, Ongaro, Paggiarin S., Piccini, Rosada, Rossi, Rossit, Rusconi, Tacchetto, Zampieri, Zanetti
Grazie.


1° TAAAC:
Sabato 14 Gennaio si svolgerà il 1° TAAAC (Trail Autogestito Amatori Atletica Chirignago), sul monte Pizzoc! Scaricate QUI la locandina con tutti i dettagli.  Dai che 'ndemo (in montagna)!


ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA:
L'assemblea annuale ordinaria della società si terrà, Mercoledì 18 Gennaio 2017, maggiori dettagli e ordine del giorno saranno comunicati prossimamente. Siete vivamente invitati a partecipare

venerdì 23 dicembre 2016

Perché allenarsi con la frequenza cardiaca?


Ormai quasi tutti abbiamo un orologio con un sensore cardio (integrato o con fascia) e quasi tutti sappiamo quanto importante sia tenere monitorata la frequenza del battito cardiaco ma – diciamolo schiettamente – ha senso?

Come dato fine a sé stesso assolutamente no. Al massimo può essere un indicatore di quanta fatica stiamo facendo ma – anche solo ascoltando il nostro respiro e le nostre sensazioni – possiamo arrivarci da soli.

Ma non pensare che io sia disfattista o estremista. Voglio solo arrivare al punto della questione ossia:

In che maniera usare la frequenza cardiaca per allenarsi?

Il modo corretto di utilizzare il dato della frequenza cardiaca è considerarla in funzione delle nostre zone allenanti. Tutti i runner infatti la utilizzano per capire se stanno correndo in zona aerobica o in zona anaerobica, le condizioni fisiologiche in cui bruciamo più grassi o più zuccheri, producendo più o meno acido lattico.

E siamo arrivati al punto della questione. (Alla buon’ora, dira! ;))

Considerare la frequenza cardiaca è utile soltanto in funzione di queste condizioni, altrimenti è solo un numerino che compare sul display del nostro GPS. Ma come si fa ad avere delle indicazioni precise? Con il test del lattato.

Il test del lattato

Te lo dico subito: purtroppo non è una misurazione che si può comunemente fare a casa, anche per il costo della strumentazione. Infatti è un test di valutazione funzionale che svolgono medici o allenatori, a intervalli periodici, per valutare il livello di preparazione dell’atleta (cioè TU!) e definire quale sia la tipologia di allenamento e il carico di lavoro da assegnarti.

Si tratta di fare un riscaldamento di 20 minuti a velocità molto rilassata sul tapis roulant e poi, sempre muniti di cardiofrequenzimetro, di aumentare la velocità a intervalli di 4 minuti. Al termine di ciascun intervallo ti verrà prelevato un piccolo campione di sangue dal lobo dell’orecchio per rilevare la quantità di acido lattico presente nel tuo sangue e, alla fine del test, definire con precisione quali siano i tuoi valori di soglia e a quale frequenza cardiaca. Allora sì, a questo punto, il cardiofrequenzimetro diventerà uno strumento preciso e utilissimo per svolgere i tuoi allenamenti in modo molto molto efficiente.

Chiaramente, essendo un test di valutazione funzionale, con il migliorare della tua condizione atletica, dovrai ripetere il test per ridefinire i tuoi valori e permettere al tuo coach di ricalibrare l’allenamento in modo che tu possa dare sempre il meglio di te stesso.


Fonte: www.runlovers.it

mercoledì 21 dicembre 2016

Campionato sociale 2016: classifica Finale

Il Campionato Sociale 2016 è ufficialmente terminato, come da regolamento vengono premiati i primi 10 classificati, senza distinzione di sesso o categoria. La coppa e i premi verranno consegnati in occasione dell'assemblea societaria del 18 Gennaio 2017.
Ringrazio tutti per aver partecipato e vi aspetto per il campionato 2017 con rutilanti novità!

 1°: Scaggiante Michele          
 2°: Crapanzano Salvatore        
 3°: Favaro Manuel                
 4°: Casali Carlo                
 5°: Baldari Daniela              
 6°: Ragazzo Iosanco              
 7°: Marcon Gianfranco
 8°: Piva Riccardo
 9°: Vanzetto Giorgio
10°: Temporin Marco


Segue la classifica completa:

Punti 112,5: Nodari Michele (RITIRATO),
Punti 95: Scaggiante Michele,
Punti 73: Crapanzano Salvatore,
Punti 59: Favaro Manuel,
Punti 54: Casali Carlo,
Punti 53: Baldari Daniela,
Punti 49: Ragazzo Iosanco,
Punti 48: Marcon Gianfranco, Piva Riccardo,
Punti 46: Temporin Marco, Vanzetto Giorgio,
Punti 45: Tebaldi Massimiliano (RITIRATO),
Punti 40: Rusconi Alberto,
Punti 39: Rossi Nicoletta, Vedova Gabriele,
Punti 38: Nalesso Monica,
Punti 36: Vicentini Anna,
Punti 34: Michielan Erika, Pivetta Andrea,
Punti 34,5: Antonello Walter,
Punti 33: Pandiani Alberto, Puca Michele,
Punti 32: Zampieri Luciano,
Punti 30: Canello Stefano,
Punti 29: Coin Maurizio,
Punti 28: De Toni Marco, Dei Rossi Roberto, Furlan Luigino, Maniero Federico, Santello Nadio, Tebaldi Maurizio,
Punti 26: Campanelli Cesare, Massarutto Roberto,
Punti 25: Panciera Andrea,
Punti 24: Marini Massimo, Pascoli Silvia, Rosada Mauro, Rossit Maria Grazia, Simion Michele, Zanetti Nicola,
Punti 23: Baroni Daniele,
Punti 22: Marangon Silvano,
Punti 21: Bazzana Andrea, Riccato Mauro,
Punti 20: Bertoldo Luigi, Favaro Cristiano,
Punti 19: Bertoldo Roberto, Cettina Alessandro, Digeronimo Dario, Lazzari Emanuela, Minto Martino, Ongarato Fabio,
Punti 18: De Toni Leonardo, Giacomin Valentina, Musmeci Ignazio,
Punti 17: Berto Sergio, Loconsole Giovanni, Mezzalira Ennio,
Punti 16: Bruni Antonio, Paggiarin Andrea,
Punti 15: Caser Michela, Fiannaca Antonio,
Punti 14: Crosara Fabio, Gemin Carla,
Punti 13: Vio Daniele, Wirkowsky Jean,
Punti 12: Agnoletto Walter, Maniero Mirco,
Punti 11: Biscontin Andrea, Pruner Andrea,
Punti 10: Duso Massimo, Tacchetto Daniele,
Punti 09: Cemolin Renzo, Martinovic Livio,
Punti 08: Alemanno Ludovica, Cozzolino Felice,
Punti 07: Compagno Nicola, Faraon Raimondo, Ferri Marco, Pellizzaro Agnese,
Punti 06: Fabiano Gabriele, Pozzi Viola, Sambo Claudia,
Punti 05: Causin Elisa, Cerutti Stefano, Ongaro Andrea, Zanchet Andrea,
Punti 04: Bortoletto Alessandro, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco, Mosca Mauro, Piccini Monica, Roani Marco, Todesco Ernesto,
Punti 03: Barbazza Gianfranco, Favaretto Patrizio, Ferialdi Tiziano, Fernandez Maurizio, Grigio Silvia, Puleo Andrea, Schiavon Mauro, Trabujo Ivan,
Punti 02: Gaiani Luigi, Paggiarin Samuele, Pilloni Nicola
Punti 01: Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Da Lio Marco,

lunedì 19 dicembre 2016

Info sociale #49

TESSERAMENTO / RINNOVO 2017:
NUOVI TESSERAMENTI: QUI trovate il modulo per i nuovi tesseramenti.
RINNOVI: QUI trovate i moduli per il rinnovo.
Il costo per tesseramento e rinnovo è di 25 €.
Contattate pure me o Nadio per accordarci su consegna documenti e soldi.


MARATONINA DEI DOGI 2017:
ULTIMA CHIAMATA!!! Il 31 Dicembre scade la prima tariffa per le iscrizioni (20 €) alla Maratonina dei Dogi (9 Aprile 2017). Chi volesse partecipare è pregato di comunicarmelo ENTRO E NON OLTRE IL 26 DICEMBRE per provvedere all'iscrizione di gruppo e approfittare anche della promozione gruppi (un atleta gratis ogni 10).
Ad oggi gli interessati sono: Agnoletto, Baldari, Baroni, Barbazza, Campanelli, Caser, Coin, Crosara, Demarco, Giacomin, Minto, Paggiarin S., Piccini, Rosada, Rossi, Rossit, Rusconi, Tacchetto, Zampieri, Zanetti
Grazie.


RIN...CORRI BABBO NATALE:
Grande successo anche quest'anno per la nostra corsetta in giro per Mestre a portare un po di dolcezza e casino tra passanti increduli e bambini stupiti! Abbiamo regalato un quintale di caramelle e cioccolatini e speriamo di aver rallegrato cittadini e turisti. Quest'anno abbiamo anche avuto graditissima partecipazione di "non Amatori" e abbiamo avuto l'occasione di fare qualche foto in piazza Ferretto sulla pista da pattinaggio, sul trono di Babbo Natale, e con una "felicissima" sposa...
Inoltre, abbiamo devoluto i pandori non utilizzati al ristoro e i generi alimentari delle ultime ceste vinte come gruppo alla raccolta alimentare per gli indigenti di Mestre attraverso l'associazione Mestre Mia, con l'augurio di aver contribuito a rendere il Natale un pò più felice anche per le persone meno fortunate


1° TAAAC:
Sabato 14 Gennaio si svolgerà il 1° TAAAC (Trail Autogestito Amatori Atletica Chirignago), sul monte Pizzoc! Scaricate QUI la locandina con tutti i dettagli.  Dai che 'ndemo (in montagna)!


ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA:
L'assemblea annuale ordinaria della società si terrà, Martedi 17 Gennaio 2017, maggiori dettagli e ordine del giorno saranno comunicati prossimamente. Siete vivamente invitati a partecipare


CAMPIONATO SOCIALE:
L'anno podistico è ormai agli sgoccioli, e con le corse di ieri si chiude ufficialmente anche il Campionato Sociale 2016. Mercoledì la classifica finale!


DOVE ABBIAMO CORSO:
Anche in questo week end, incuranti delle temperature polari gli Amatori hanno dato prova del loro coraggio. Sabato a portare festa a Mestre e domenica sparsi un po ovunque, con una nutrita delegazione a Cittadella, guidati dalla super pacer Erika!

Sabato 17 Dicembre

  • Chirignago - Rin..corri Babbo Natale: Mauro Rosada, Massimo Marini, Silvano Marangon, Walter Antonello, Carlo Casali, Gianfranco Marcon, Riccardo Piva, Daniele Baroni, Viola Pozzi, Michele Nodari, Daniela Baldari, Nicoletta Rossi, Carla Gemin, Silvia Pascoli, Maria Grazia Rossit, Andrea Bazzana, Luigi Bertoldo, Cesari Campanelli, Martino Minto, Nadio Santello, Luciano Zampieri, Alberto Rusconi, Marco Temporin, Daniele Tacchetto, Salvatore Crapanzano, Massimo Duso, Marco Ferri, Ludovica Alemanno

Domenica 18 Dicembre

  • Cittadella - Maratonina della Città Murata: Marco Temporin, Giovanni Loconsole, Ignazio Musmeci, Daniele Tacchetto, Michele Nodari, Fabio Ongarato, Manuel Favaro, Massimo Marini, Erika Michielan, Salvatore Crapanzano, Michele Scaggiante, Alberto Pandiani, Nicola Zanetti, Andrea Pivetta, Roberto Massarutto, Alberto Rusconi, Riccardo Piva, Nicoletta Rossi, Luciano Zampieri, Walter Antonello
  • Cusignana - Maratonina di S. Silvestro: Iosanco Ragazzo, Cristiano Favaro
  • Marghera - Corsa dei Babbi Natale: Leonardo De Toni, Gianfranco Marcon
  • Noale - Corsa dei Babbi Natale: Daniela Baldari, Marco De Toni


18/12/2016 - 11° Maratonina della Città Murata

Ultima mezza da correre e arriviamo a terminare una stagione podistica da incorniciare, forse irripetibile in futuro con 91 gare disputate senza mai ritirarmi. Cittadella si presenta con una temperatura sottozero, 2000 e più podisti la maggior parte coperti con qualche eccezione ma per fortuna c'è il sole a differenza della nebbia lasciata nel veneziano. Come al solito arrivo presto per il parcheggio antistante il cimitero austro-ungarico e mi dirigo all'Expo, novità di quest'anno oltre al pasta party dopo la gara.
Mi ritrovo con Nicola Zanetti fuori all'uscita e ci dirigiamo presso gli spogliatoi di una palestra, almeno per un po' restiamo al caldo vicino ai termosifoni accesi, cambio di abbigliamento e due chiacchiere per passare il tempo in mezzo ad altri podisti intenti nella medesima operazione. Sono le 9 e consegnato la borsa al primo piano della palestra scendiamo per il riscaldamento, con relativa calma iniziamo a corricchiare nei dintorni del parcheggio e intorno le mura della città. Entriamo all'interno in direzione piazza Pierobon dove c'è la partenza e salutiamo Franco Marangoni di Un Sesto Acca con il suo stand, un bicchiere di the' caldo in zona ristoro che non guasta e siamo pronti per partire con suggestivo lancio di palloncini bianchi con il pettorale 49 in onore di Enrico Busatto, triatleta scomparso di recente cui da quest'anno è dedicato la mezza. Alle 10 si parte verso porta Bassano, con conseguente caos generale dato il ristretto spazio per uscire dalle mura ma per iniziare un discreto ritmo dovrei aspettare qualche km che si libera la strada, e lontanamente intravedo dei palloncini rossi.
L'idea è che sono quelli dell'1h45 e considerato che questa è l'ultima corsa non mi pongo il problema, mi ricordavo prima di partire che quelli dell'1h50 avevano i palloncini di colore arancione per cui presumo che dovrei essere in teoria a metà tra i rossi e arancioni. Si corre tra i campi ma in asfalto, mi passano davanti alcuni amatori tra cui il presidente ma raggiungo a sorpresa Nicola al km 8, chiedo spiegazioni in proposito e dice che sente dolore al ginocchio dovuto a una botta di qualche giorno fa ma aggiunge che i palloncini rossi davanti a noi sono dell'1h40 con mio stupore non immaginando di essere davanti a quelli dell'1h45, proseguiamo assieme fino al ristoro di metà gara poi non lo vedo e proseguo da solo. Nel frattempo mi raggiungono altri del mio gruppo podistico, ma sto andando bene e continuo con il mio ritmo, dal km 18 inizia l'inesorabile calo ma non eccessivo tant'è che riprendo Pandiani all'ultimo km, lo incoraggio perché manca poco al traguardo e si rientra nelle mura prima esternamente poi ultimi metri internamente in piazza Pierobon. Non vedo il timer ma guardo l'orologio, segna le 11,43 ovvero 1h43, consegna medaglia e chip poi foto di gruppo con alcuni amatori e Nicola arrivato appena dietro di me. Ristoro con panettone e the', foto del Duo ringraziando un'amica di Nicola, saluto Fabio Ganz e Franco Marangoni e torniamo in palestra.
Ritiro lo zaino poi mi cambio quasi attaccato al termosifone, veloce controllo dei tempi sul tds e mi segna 1h43'49" terzo miglior tempo personale di sempre, Nicola a 1h45'03". Si ritorna all'Expo per il pasta party, questa volta c'è lo spazio per sederci a tavola e al caldo con il sole che riscalda il tendone, tradizionale birra e ci congediamo per le prossime occasioni naturalmente scambiandoci gli auguri di buone feste.
Finisce qui la mia stagione podistica con 91 gare, 12 mezze e la 42 della Venice, secondo posto assoluto nel nostro campionato sociale e un arrivederci al prossimo anno podistico. Sicuramente con meno gare da fare ma sempre con passione e entusiasmo.
Auguri a tutti gli Amatori Chirignago.

Michele Scaggiante

domenica 18 dicembre 2016

Ecco i pregi della corsa campestre


La corsa campestre esercita da sempre un’attrazione particolare per tutti noi appassionati del mondo del running. Correre al freddo, nel fango, sotto la pioggia, con la neve rende il nostro sport ancora più eroico, esaltante. Ma oltre a essere affascinanti, i cross sono utili per l’atleta di livello che si sta preparando per altri tipi di gara, corse brevi, mezze maratone o maratone che siano. Correre lontano dai soliti percorsi asfaltati ha infatti tutta una serie di pregi, elencati qui di seguito.

Sviluppa la sensibilità propriocettiva
Correre su terreni scivolosi, con appoggi instabili, è senza dubbio un ottimo allenamento per i tendini e i muscoli che si abituano a movimenti più fini e articolati rispetto a quelli costrittivi e ripetitivi della corsa sull’asfalto. Il piede, e in generale tutto l’arto inferiore, diventano più capaci di esprimere le proprie potenzialità. Inoltre chi corre le campestri soffre difficilmente di distorsioni, proprio perché le articolazioni diventano più reattive.

Incrementa la forza specifica
Piccole salite e discese, fango, buche, erba, foglie, fossi da superare impongono una maggiore applicazione di forza e comportano quindi una tonificazione muscolare. Il muscolo diviene più resistente a produrre forza con conseguente ottimizzazione della prestazione.

Migliora la potenza aerobica
Le gare di corsa campestre, non superando in genere i 10 chilometri di lunghezza, costringono l’apparato cardiocircolatorio a un lavoro molto impegnativo, paragonabile a quello di una seduta di ripetute con prove di 1.000-3.000 metri.

Aumenta l’agonismo
L’hard runner corre per andare forte e le campestri sono un ottimo banco di prova per capire se si ha “grinta agonistica”. Lo sviluppo su più giri tipico di queste gare fa sì che un atleta possa controllare sempre gli avversari ed essere a sua volta costantemente “spiato”. Il cross, d’altra parte, non è una corsa contro il tempo. In questo tipo di gara non serve controllare l’orologio, serve solo andare forte, ascoltando il proprio respiro per farlo rimanere sempre al limite della sopportazione della fatica. Un corridore che termina una campestre senza essere stanco non è un vero hard runner.

Muscoli sotto torchio
Programma le tue campestri in periodi non troppo vicini alle gare importanti in pista o su strada. Devi dare modo al tuo organismo di “trasformare” il lavoro muscolare pesante che la campestre comporta, nella capacità di correre forte per lungo tempo su dei fondi più scorrevoli. Ricorda poi che i cross vanno corsi prevalentemente con le scarpe chiodate, che non possono essere calzate per la prima volta il giorno della gara, ma dovranno essere provate in allenamento. Se non si è abituati, infatti, possono causare dolori ai polpacci. Se non hai la possibilità di calzarle in allenamenti specifici per il cross country, utilizzale almeno per correre qualche lavoro in pista.


Fonte: www.runnersworld.it

venerdì 16 dicembre 2016

È solo questione di testa


Il titolo pare una banalità ma, se ci pensi, non lo è affatto. Soprattutto per chi, come il 99% di noi, lo fa per purissimo diletto. È una questione di testa, dicevo, e (permettimi di calcare ancora di più la mano) secondo me lo è per il 99%.
Non sto parlando di motivazione o resilienza perché fermo il mio pensiero a un livello più “amatoriale”, lasciando concetti così importanti a chi corre da professionista (o quasi).

Tutto si riconduce fondamentalmente a una domanda e alla sua risposta:
– “Perché corri?”,
– “Per divertirmi, per stare bene, per godere di più del tempo a mia disposizione”.

Proprio il divertimento è una questione soprattutto mentale e nasce dalla giusta predisposizione. Per capirci, quante volte accade di godere di un allenamento molto più di un altro, anche a parità di prestazioni? Molte, vero?
Capita il giorno che sei rilassato, felice, sereno e ti godi la corsa tantissimo. Capita poi che sei svogliato, preoccupato, teso, stressato e ti sembra che qualche troll dispettoso ti abbia messo delle lastre di granito dentro alle scarpe.

Paradossalmente preferisco correre magari essendo non in una forma fisica perfetta ma godendomi la corsa con il cervello, anziché essere un freddo automa e magari correre più forte. Sembrano le scuse di quello che corre piano e cerca alibi, lo so. Ma – alla fine – è più probabile trovare la felicità in un numero su un tabellone o in emozioni fortissime?

Per me, dato che non sono un atleta professionista con possibilità di medaglia olimpica, vale di più godere di ogni singola corsa. Portarmela a casa e sentire il cuore un po’ più pieno e leggero.

L’unica eccezione

Come da tradizione, in tutto questo discorso ci dev’essere un’eccezione che conferma la regola. Ed è quando corri per superare i tuoi limiti. In quel caso il tempo conta eccome, sei tu che corri verso una versione nuova di te. In quel caso la felicità la trovi dopo aver corso, e non per le endorfine. Ma è la felicità di aver raggiunto un obiettivo, diversa da quella che provi nel goderti una corsa.


Fonte: www.runlovers.it

giovedì 15 dicembre 2016

Allenare la velocità ovunque tu sia


Un allenamento divertente per la velocità, che non ha bisogno di percorsi pianificati in anticipo per svolgersi e dare i suoi benefici. Da usare quando vai in viaggio ma anche nel parco sotto casa tua.

Viaggiare è una fortuna, e su questo non si discute. Che tu lo faccia per lavoro o per vacanza, visitare posti nuovi ti dà sempre la possibilità di allargare i confini della tua mente e fare nuove esperienze.

Ma.

Come in tutte le cose della vita, c’è sempre un “ma”. Infatti se devi viaggiare, soprattutto per lavoro, può capitare che ti trovi in difficoltà se hai una tabella da seguire con dei lavori specifici. Innanzitutto perché non conoscere i percorsi ti mette nelle condizioni peggiori per fare lavori di qualità sulla velocità (e ho pure fatto la rimà :D).

Eccoci quindi con una routine di allenamento molto semplice che si può fare anche attorno all’isolato dell’hotel dove dormi o in un piccolo circuito dove non ci siano attraversamenti pedonali. Pronti? Via!

L’allenamento “portatile”

Come ti dicevo, cerca un percorso con poche curve “strette” e senza salite che ti permetta di mantenere una velocità costante. Questo allenamento è basato sulla “fatica” anziché su un passo specifico: fatica che – su una scala da 1 a 10 – dovrebbe stabilizzarsi su un valore compreso tra 7 e 8.

Riscaldamento: 15′ facili con alcuni allunghi

Esecuzione:
30″ corsa impegnativa + 60″ recupero
60″ corsa impegnativa + 90″ recupero
90″ corsa impegnativa + 2′ recupero
2′ corsa impegnativa + 2’30” recupero
3′ corsa impegnativa + 3′ recupero
2′ corsa impegnativa + 2’30” recupero
90″ corsa impegnativa + 2′ recupero
60″ corsa impegnativa + 90″ recupero
30″ corsa impegnativa + 60″ recupero

Defaticamento: 15′ facili

Come vedi la struttura dell’allenamento è molto semplice. Una specie di “piramide” molto molto facile da eseguire. E proprio il tempo limitato di ogni ripetizione ci permette di eseguire questo lavoro ovunque, anche in un percorso molto breve.

Ora puoi fare la valigia con più serenità. Ma sempre con tutta la nostra invidia.

E mandaci una cartolina! ;)


P.S.: Chiaramente per fare questo allenamento non è necessario partire per un viaggio, puoi farlo anche nel parco sotto casa tua. In fondo la corsa è un viaggio di per sé, no?


Fonte: www.runlovers.it

mercoledì 14 dicembre 2016

Campionato sociale 2016: classifica al 13/12/2016

Punti 108,5:
Nodari Michele,

Punti 94:
Scaggiante Michele,

Punti 69:
Crapanzano Salvatore,

Punti 58:
Favaro Manuel,

Punti 51:
Casali Carlo,

Punti 49:
Baldari Daniela,

Punti 48:
Ragazzo Iosanco,

Punti 46:
Vanzetto Giorgio,

Punti 45:
Tebaldi Massimiliano,

Punti 44:
Marcon Gianfranco, Piva Riccardo,

Punti 42:
Temporin Marco,

Punti 39:
Vedova Gabriele,

Punti 38:
Nalesso Monica,

Punti 36:
Rossi Nicoletta, Rusconi Alberto, Vicentini Anna,

Punti 33:
Michielan Erika, Puca Michele,

Punti 32:
Pandiani Alberto, Pivetta Andrea,

Punti 30:
Canello Stefano,

Punti 30,5:
Antonello Walter,

Punti 29:
Coin Maurizio,

Punti 28:
Dei Rossi Roberto, Furlan Luigino, Maniero Federico, Tebaldi Maurizio, Zampieri Luciano,

Punti 27:
De Toni Marco,

Punti 25:
Massarutto Roberto, Panciera Andrea, Santello Nadio,

Punti 24:
Simion Michele,

Punti 23:
Campanelli Cesare, Zanetti Nicola,

Punti 21:
Pascoli Silvia, Riccato Mauro, Rosada Mauro, Rossit Maria Grazia,

Punti 20:
Baroni Daniele, Marini Massimo,

Punti 19:
Bertoldo Roberto, Cettina Alessandro, Digeronimo Dario, Favaro Cristiano, Lazzari Emanuela, Marangon Silvano,

Punti 18:
Bazzana Andrea, Giacomin Valentina, Ongarato Fabio,

Punti 17:
Berto Sergio, Bertoldo Luigi, De Toni Leonardo, Mezzalira Ennio, Musmeci Ignazio,

Punti 16:
Bruni Antonio, Loconsole Giovanni, Minto Martino, Paggiarin Andrea,

Punti 15:
Caser Michela, Fiannaca Antonio,

Punti 14:
Crosara Fabio,

Punti 13:
Vio Daniele, Wirkowsky Jean,

Punti 12:
Agnoletto Walter, Maniero Mirco,

Punti 11:
Biscontin Andrea, Pruner Andrea,

Punti 10:
Gemin Carla,

Punti 09:
Cemolin Renzo, Martinovic Livio,

Punti 08:
Cozzolino Felice,

Punti 07:
Compagno Nicola, Duso Massimo, Faraon Raimondo, Pellizzaro Agnese,

Punti 06:
Fabiano Gabriele, Sambo Claudia, Tacchetto Daniele,

Punti 05:
Alemanno Ludovica, Causin Elisa, Cerutti Stefano, Ongaro Andrea, Zanchet Andrea,

Punti 04:
Bortoletto Alessandro, Ferri Marco, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco, Mosca Mauro, Piccini Monica, Roani Marco, Todesco Ernesto,

Punti 03:
Barbazza Gianfranco, Favaretto Patrizio, Ferialdi Tiziano, Fernandez Maurizio, Grigio Silvia, Pozzi Viola, Puleo Andrea, Schiavon Mauro, Trabujo Ivan,

Punti 02:
Gaiani Luigi, Paggiarin Samuele, Pilloni Nicola

Punti 01:
Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Da Lio Marco,

18/12/2016 - Noale : La corsa dei Babbi Natale


Promuoviamo con piacere l'iniziativa dell'amico Maurizio Menin e Noale&20 che si terrà domenica 18 Dicembre a Noale: La corsa dei Babbi Natale.
Quest'anno, oltre ai 5 e 10 km si aggiunge anche la distanza di 15 km, inoltre tutto il ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficenza a progetti di attività sportive per atleti paralimpici.
Vi divertite, fate un po di posto per i panettoni e fate anche del bene, cosa volete di più?
Dai che 'ndemo!

lunedì 12 dicembre 2016

Info sociale #48

RIN...CORRI BABBO NATALE
Sabato 17 Dicembre come ogni anno organizzeremo una corsetta autogestita a ritmo controllato di una decina di km.
Ritrovo al parcheggio del campo in via Calabria ore 9:30, partenza ore 10:00.
Sono ben accetti amici e conoscenti, meglio se vestiti da Babbo Natale.
Non serve iscrizione, tesseramento o altro, solo voglia di divertirsi e portare allegria a chi incontreremo lungo il tragitto!
Suggeriamo di portare caramelle o cioccolatini da distribuire ai bambini lungo il tragitto (QUI il percorso indicativo), alla fine ci faremo gli auguri con una fetta di panettone e un bicchiere di prosecco!
Trovate QUI il link dell'evento su Facebook


TESSERAMENTO / RINNOVO 2017:
NUOVI TESSERAMENTI: QUI trovate il modulo per i nuovi tesseramenti.
RINNOVI: QUI trovate i moduli per il rinnovo.
Il costo per tesseramento e rinnovo è di 25 €.
Contattate pure me o Nadio per accordarci su consegna documenti e soldi.
Potete trovarmi Sabato 17 alla "Rin...Corri Babbo Natale" o Domenica 18 a Cittadella.


FIOCCO AZZURRO IN CASA VANZETTO
Mercoledì notte è nato Giona: il figlio di Giorgio Vanzetto. Vivissime congratulazioni da parte di tutti gli Amatori!!


ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA:
L'assemblea annuale ordinaria della società si terrà, come da statuto, a metà Gennaio 2017, maggiori dettagli e ordine del giorno saranno comunicati prossimamente.


MARATONINA DEI DOGI 2017:
Il 31 Dicembre scade la prima tariffa per le iscrizioni (20 €) alla Maratonina dei Dogi (9 Aprile 2017). Chi volesse partecipare è pregato di comunicarmelo quanto prima per provvedere all'iscrizione di gruppo e approfittare anche della promozione gruppi (un atleta gratis ogni 10).
Ad oggi gli interessati sono: Baldari, Baroni, Caser, Coin, Crosara, Demarco, Piccini, Rossi, Rossit, Rusconi, Zanetti, Paggiarin S.
Grazie.


DOVE ABBIAMO CORSO:
Ennesimo gruppo e finalmente 1° posto per gli Amatori ieri a Quarto d'Altino!

Giovedì 8 Dicembre
  • Campalto (VE) - Coremo soto Nadal: Maria Grazia Rossit, Maurizio Coin
  • Pontelongo (PD) - 4 Passi tra sucaro e farina: Michele Nodari, Iosanco Ragazzo, Monica Nalesso

Domenica 11 Dicembre
  • Arquà Petrarca - Marcia Arquà Petrarca: Michele Scaggiante, Dario Digeronimo, Michele Nodari
  • Camisano (VI) - 10 Miglia dell'Aurora: Salvatore Crapanzano
  • Camponogara (VE) - Marcia dei Babbi Natale: Mauro Rosada
  • Fossalta di Piave (VE) - Marcia della Pace: Iosanco Ragazzo, Monica Nalesso
  • Galta di Vigonovo (VE) - Marcia dei Babbi Natale: Luciano Zampieri, Walter Antonello, Maurizio Coin
  • Quarto d'Altino (VE) - Santa Klaus Green Road: Riccado Piva, Nadio Santello, Massimo Duso, Cesare Campanelli, Martino Minto, Renzo Cemolin, Marco De Toni, Daniele Baroni, Alberto Rusconi, Silvia Pascoli, Massimiliano Tebaldi, Marco Ferri, Federico Maniero, Alberto Pandiani, Giovanni Loconsole, Marco Temporin, Massimo Marini, Carlo Casali, Carla Gemin, Daniela Baldari, Gianfranco Marcon, Maria Grazia Rossit
  • Reggio Emilia - Maratona del tricolore: Walter Antonello


Fai una cosa alla volta


Capita anche a te di avere 10 cose da fare e di iniziarne 11 e non finirne nemmeno 2? Bene, il saldo è negativo, facile da capire, no? Dovevi farne 10 e ti sei ritrovato a farne un paio di cui, ironia della sorte, una non era in programma. Quindi ne hai fatta solo una! Ne restano solo nove da fare, dai. E una undicesima (utile, però) potrebbe essere leggere questo articolo, perché ti aiuterà.

Insomma, se ci siamo intesi, anche io non riesco a spuntare mai la mia personale to-do list. La compilo mentalmente, la annoto pure e il mio iphone e il mio computer e il mio iPad mi ricordano che devo ricordarmi di fare quella cosa ma poi alla sera chiudo gli occhi e penso “Ma quelle 9 cose le ho fatte poi?”. No, inutile dirlo. Me ne sono scordato. Ho fatto altre cose, di certo meno importanti dato che non erano in lista.

Tempo fa chiesero all’ex presidente Ciampi come facesse a fare tutto quello che faceva. “Faccio sempre una cosa alla volta” rispose. Hai mai sentito un consiglio sulla produttività più semplice di questo? C’è chi ti dice di farti una doccia ghiacciata prima delle 8 del mattino (dopo non funziona più, evidentemente), chi ti dice di massaggiare il tuo gatto, chi di camminare al contrario (ho letto le cose più folli sulla produttività, e sono tutte mediamente delle idiozie) e poi arriva questo Ciampi e ti dice solo “Faccio una cosa alla volta”. Almeno per l’età che ha (aveva) io l’ascolto.

Ciampi mi ha anche fatto pensare a un’altra cosa: quante cose faccio dall’inizio alla fine? Intendo, naturalmente, senza costringermi a farle come un bambino è costretto a fare i compiti? Allora: fare da mangiare, disegnare, guidare, fare l’amore (oh, un po’ di concentrazione, almeno in questo!) e… correre. Davvero, non me ne vengono in mente molte altre. Perché ogni altra attività della giornata è sempre interrotta dalle notifiche del cellulare, dalle mail, dalla telefonata, dall’appuntamento.


Beh, tutto qua?
Più o meno, sì. Ti sto dicendo che quello che già fai è una delle attività più produttive che tu possa fare, per il semplice fatto che quando corri inizi una cosa, la fai e la finisci. Ma in più quando corri puoi fare altre cose pratiche. C’è chi ascolta musica, e rilassarsi o caricarsi mentalmente non è mai male. C’è chi ascolta podcast e impara cose nuove o si fa raccontare storie. C’è chi pensa e basta. Perché la corsa è una delle poche – se non l’unica – attività che ti costringe a fare solo quello dall’inizio alla fine pur lasciandoti la possibilità di pensare nel frattempo. E tu sai bene quante cose riesci a pensare mentre corri. Quanti problemi riesci a risolvere. Quanti altri problemi che ti parevano complessi si semplificano correndo, perché stare seduto fissando uno schermo spesso non risolve alcun problema, ma uscire a camminare o meglio a correre spesso lo fa, eccome se lo fa.
La corsa ti assorbe e ti impegna a fare solo quello quando la pratichi. Non puoi guardare il cellulare, non puoi telefonare, non puoi distrarti in alcun modo. Puoi solo pensare o ascoltare musica o altro. Il tuo corpo e la tua mente sono impegnati in un unico atto: correre.
È la cosa più produttiva che puoi fare e ha almeno un paio di effetti collaterali benefici: ti permette di organizzare i pensieri per priorità (perché quando corri riesci a pensare solo a quello che veramente conta nella tua vita, eliminando il superfluo) e ti dà la soddisfazione impagabile di aver completato una cosa. Con le tue forze. Da solo.

Il passo successivo
Questo consiglio vale per molte altre cose nella tua vita. Non ti dirò che io ne sono sempre capace: anche io combatto ogni giorno per fare una cosa – una sola, unica cosa – alla volta. A volte ci riesco, spesso fallisco. Ma il segreto per fare le cose e farle bene è molto semplice: pensa a quando corri e a come stai dopo. Hai fatto una cosa e la cosa ti ha fatto stare bene. Concentrati e fanne un’altra. E poi un’altra ancora.
Non farai tutte le 10 cose che avevi in lista, ma ne farai di più che se ne avessi iniziate 9 per completarne 2.
E la soddisfazione verrà e sarà grande.
Quindi questo articolo, se sei arrivato a leggere fino a qui, non parla di corsa ma di come anche la corsa ti insegni che c’è un solo modo per fare bene le cose: farle una alla volta. Come quando corri.


Fonte: www.runlovers.it

domenica 11 dicembre 2016

I tipi di runner che puoi incontrare al parco


Abbiamo trovato in rete e riadattato questo divertente articolo su “i tipi di runners che potreste incontrare al parco”. Ve lo sottoponiamo. Qualcuno si riconosce?

  1. “L’IMPORTANTE E’ IL PENSIERO”, generalmente donne over 40, vestite di tutto punto, eleganti come se andassero ad una sfilata di Valentino, truccate da far invidia alle maschere del carnevale di Venezia, corrono al rallentatore mimando tutti i gesti tipici della corsa. Uno spettacolo. Sembrano davvero una pellicola che procede alla moviola, simulano in tutto e per tutto il gesto atletico, peccato che lo facciano ad una velocità tale da essere superate anche da chi si limita a passeggiare. Ne ho vista una in particolare correre con stivaletti scamosciati e con tanto di tacco da 4cm circa, con l’immancabile giacchetta annodata alla vita nel vano tentativo di nascondere qualche giunonica forma.
  2. “I NOSTALGICI DEI BEI TEMPI”, uomini sulla 50ina fasciati nelle loro tute vintage, un tempo certamente larghe, ora con una vestibilità simile ad una muta da sub. Lascio a voi immaginarne il perché. Corrono brevi tratti ai quali alternano lunghe pause, quasi mai vengono al parco privi di abbondante colonia, e lasciano dietro una scia che permane per diversi minuti.
  3. “PORTATORI SANI DI SENSI DI COLPA”, coloro che cercano di rimettersi in forma nel più breve tempo possibile, quasi che il partner abbia dato un ultimatum oltre il quale rischiano di tornare single. Si affaticano in maniera sovrumana, rossi in viso come un pomodoro maturo, spesso con felpe pesanti per sudare di più. Hanno un’andatura stanca e stentata, che accelera all’istante appena incrociano qualche altro podista, per poi crollare rovinosamente un attimo dopo.
  4. “I TEENAGERS INNAMORATI”, spesso corrono in coppia, sguardo che si incrocia a intervalli di tempo regolari. Per loro non servono le cuffiette a tenere il ritmo. Sembra quasi che non sentano la fatica. Del resto non corrono sul serio, perché rischierebbero di mettere in difficoltà l’amato. La corsa al parco è quasi un diversivo all’after hours
  5. “VORREI MA NON OSO”, anche qui l’anagrafe è spesso infausta, ma non mancano di far comunella con i “giovani pigri”, e si lanciano in lunghe e lentissime camminate. Fingono d’essere al parco per caso, e non perché sperano di perdere chili senza un vero sforzo. Appena avvertono la fatica si fermano con la scusa di osservare un fiore. Cambiano spesso orario, proprio per non far notare agli habitué che la loro presenza è tutto fuorché casuale.
  6. “IO SONO IL RE DEL PARCO”, gruppo un po’ sparuto, ma di certo presente, quasi tutti under 30, tiratissimi, asciutti, corrono in pantaloncini aderenti anche in gennaio, quadricipiti scattanti e glutei cesellati. I capelli sempre in ordine, 3 gocce di sudore in viso che non evaporano, non scendono, non si riproducono. Sempre le solite tre gocce e non una di più. Hanno uno sguardo fiero, che diviene severo per fulminare tutti quelli in sovrappeso, quelli troppo abbigliati, quelli che corrono troppo piano, quelli che recuperano il fiato. Un mezzo sorriso fa capolino sul volto solo quando si incrociano tra di loro, come i motociclisti quando si salutano. L’atteggiamento cordiale scompare quando avvertono un loro simile alle spalle pronto a raggiungerli. Sembrano riconoscerlo dal rumore dei passi. Allora accelerano lentamente, senza darlo a vedere, cercando di evitare più che possono un eventuale sorpasso.
  7. “LE VELINE DA CORSA”, gruppo ancora più esiguo, ma mai estinto, quasi tutte con lunga chioma a coda di cavallo, abbigliamento fosforescente, stile tardi anni ’80. Una bellezza statuaria, spesso frutto dell’opera di madre natura. Corrono beate del loro essere, non lesinano brevi sorrisi a nessuno, e sono la prima causa di distorsioni alla caviglia in tutti gli altri. Non paghe della loro fisicità sono sempre a dieta, se capita di incontrarle al bar sembrano capaci di saziarsi con un caffè o uno yogurt, quasi gli pesa mandar giù 125g di fermenti lattici. In realtà, a chi osserva più attentamente, non sarà sfuggito che raschiano col cucchiaino il fondo delle tazzine e dei vasetti.
  8. “I RUNNERS IN CRISI DI MEZZ’ETA'”, fra gli esponenti più numerosi, anche questi vestiti in modo vintage, ma più giovani del gruppo “vorrei ma non posso”, spesso hanno ai piedi scarpe da tennis usurate e del tutto inappropriate. Corrono mentre alternano movimenti ginnici da gioventù italiana del littorio, reminiscenza delle ore di educazione fisica di tanti, tanti, tanti anni fa.
  9. “GLI EX AGONISTI”, quelli che hanno avuto un passato da agonisti, che hanno fatto ogni sorta di dieta e sacrificio in vista di una gara, e che adesso corrono soprattutto per non dover fare i conti con un metabolismo che inizia ad abbassarsi, associato al desiderio di riscattare i pranzi saltati. Insomma il gruppo dei “se avessi 10 anni di meno te la farei vedere io! “. Spesso dimenticano di non averli, i 10 anni di meno, e si rattristano nel notare un calo nella performance.
  10. “I CAMMINATORI FOLLI”, non corrono, ma fanno della camminata veloce, chi per moda, chi per una propria sfida, credendo in un risultato eccezionale su metabolismo, pancia e glutei. Non sono mai stanchi, vanno avanti come soldatini e non si fermano neppure se devono parlare al cellulare o scambiare due chiacchiere con un amico di lunga data.
  11. “I SELFER”, un gruppo nato da pochi anni, con cellulari in mano e cuffiette negli orecchi. Ogni 100m uno scatto fotografico accompagnato da una dozzina di hashtag per far credere ai social che corrono davvero. Ma invece è tutta una scusa per prendere qualche “like”.
  12. “IL MAI UNA GIOIA”, più veloce con la lingua che con le gambe, ogni volta che lo incontri e gli chiedi come va ti ferma per parlarti per mezz’ora dei vari dolori che lo affliggono, del periodo di calo della forma, delle lamentele varie sul clima stagionale, dei numerosi infortuni da cui sta rientrando , la performance che avrebbe realizzato se…., i problemi con le scarpe, con l’allenatore, con gli orari di lavoro che non gli permettono di allenarsi. Non capisci se sono scuse o ci crede anche lui. Pericolosissima è la fusione con l’ex agonista, ma il peggio è quando dopo tanti discorsi inizia a correre e ti dà la merda.
  13. “GLI ATLETI DISAGIATI”, eroici, li trovi a correre a qualsiasi ora dalle 5 del mattino alle 10 di sera, con ogni condizione meteo dalla tempesta di neve, ai 40 gradi all’ombra estivi, in ogni giorno dell’anno che sia Natale, Pasqua, ma soprattutto il primo dell’anno nel post-sbornia. L’abbigliamento è molto variabile, ma comprende ovviamente le fierissime magliette ricordo delle infinite corse di provincia a cui ha partecipato (e quasi mai vinto)


Fonte: www.atletidisagiati.it

giovedì 8 dicembre 2016

Scegliere è umano, perseverare è da runner


Non è facile scegliere una scarpa da running ma, di sicuro, la decisione di quale scarpa scegliere non si può giustificare solo con il tifo o la tradizione.

Oggi parliamo di un argomento “difficile”. Gli esseri umani generalmente, quando devono acquistare qualcosa, variano le loro scelte: mai un maglione uguale, una giacca identica a un’altra, mai lo stesso pantalone; mentre i runner sono l’esatto contrario.

In realtà, nella vita di tutti i giorni, alcune persone geniali hanno deciso di smettere di scegliere, adottando sempre lo stesso stile: Albert Einstein, Steve Jobs, lo stesso Mark Zuckerberg, hanno deciso di riempire il loro guardaroba con abiti tutti uguali tra loro. La scelta è semplice se ci rifletti: in questo modo si risparmia moltissimo tempo nella scelta dell’abbigliamento quotidiano e si eliminano “scelte inutili” all’interno delle nostre già molto incasinate giornate. Ma, per i runner, è l’esatto contrario.

Vengo al punto perché altrimenti continuo con un pistolotto introduttivo e ti procuro un’abbondante epistassi. Moltissime persone che corrono, quando arrivano il momento di cambiare le scarpe, nemmeno prendono in considerazione di valutarne diversi modelli: ricomprano la stessa scarpa, al massimo – i più temerari – prendono la versione successiva della loro amata calzatura.
E così si creano le fazioni. C’è il Team adidas, il Team ASICS, il Team Brooks, e via così fino ad arrivare al Team Zoot (in rigoroso ordine alfabetico, non mi riferisco a questi brand in particolare ma volevo solamente fare un elenco ;). E questi “Team”, in perfetto stile calcistico, non considerano ammissibile scegliere nessun altro brand.

Chiaramente sto un po’ estremizzando la situazione ma sono sicuro tu abbia capito benissimo di cosa sto parlando. Ma dove voglio arrivare?

Il mondo della scarpa da running negli utili anni è in grandissima evoluzione e a ogni stagione propone grandissime novità. Pensa alle tomaie seamless, filate in un unico pezzo; pensa alle nuove mescole per le intersuole che rendono più efficiente il ritorno dell’energia, migliorando la corsa; pensa alla diminuzione di peso a favore di una migliore dinamica e di un sostegno più puntuale, applicato solo dove serve.
E questa “direzione mentale a senso unico” che ci porta verso un’unica tipologia, marca, di scarpe ci preclude la possibilità di sperimentare, scoprire e – perché no? – di trovare una scarpa migliore di quella che stiamo usando.

Ma se mi trovo bene con quel modello – dirai tu – perché devo cambiare?

Non sto dicendo che tu “debba” cambiare ma soltanto di non accomodarti su una scelta semplice, di cercare sempre qualcosa di nuovo, di sperimentare. Perché la ricerca della scarpa perfetta è più complessa di quanto si immagini. Tanto che pure Steven Spielberg sta già preparando la sceneggiatura di “Indiana Jones e la scarpa da running perfetta”. ;)


Fonte: www.runlovers.it

mercoledì 7 dicembre 2016

Campionato sociale 2016: classifica al 06/12/2016

Punti 106,5:
Nodari Michele,

Punti 93:
Scaggiante Michele,

Punti 68:
Crapanzano Salvatore,

Punti 58:
Favaro Manuel,

Punti 50:
Casali Carlo,

Punti 48:
Baldari Daniela,

Punti 46:
Ragazzo Iosanco, Vanzetto Giorgio,

Punti 44:
Tebaldi Massimiliano,

Punti 43:
Marcon Gianfranco, Piva Riccardo,

Punti 41:
Temporin Marco,

Punti 39:
Vedova Gabriele,

Punti 36:
Nalesso Monica, Rossi Nicoletta, Vicentini Anna,

Punti 35:
Rusconi Alberto,

Punti 33:
Michielan Erika, Puca Michele,

Punti 32:
Pivetta Andrea,

Punti 31:
Pandiani Alberto,

Punti 30:
Canello Stefano,

Punti 29,5:
Antonello Walter,

Punti 28:
Dei Rossi Roberto, Furlan Luigino, Tebaldi Maurizio,

Punti 27:
Coin Maurizio, Maniero Federico, Zampieri Luciano,

Punti 26:
De Toni Marco,

Punti 25:
Massarutto Roberto,

Punti 24:
Panciera Andrea, Santello Nadio, Simion Michele,

Punti 23:
Zanetti Nicola,

Punti 22:
Campanelli Cesare,

Punti 21:
Riccato Mauro,

Punti 20:
Pascoli Silvia, Rosada Mauro,

Punti 19:
Baroni Daniele, Bertoldo Roberto, Cettina Alessandro, Favaro Cristiano, Lazzari Emanuela, Marangon Silvano, Marini Massimo, Rossit Maria Grazia,

Punti 18:
Bazzana Andrea, Digeronimo Dario, Giacomin Valentina, Ongarato Fabio,

Punti 17:
Berto Sergio, Bertoldo Luigi, De Toni Leonardo, Mezzalira Ennio, Musmeci Ignazio,

Punti 16:
Bruni Antonio, Paggiarin Andrea,

Punti 15:
Caser Michela, Fiannaca Antonio, Loconsole Giovanni, Minto Martino,

Punti 14:
Crosara Fabio,

Punti 13:
Vio Daniele, Wirkowsky Jean,

Punti 12:
Maniero Mirco,

Punti 11:
Agnoletto Walter, Biscontin Andrea, Pruner Andrea,

Punti 09:
Gemin Carla, Martinovic Livio,

Punti 08:
Cemolin Renzo, Cozzolino Felice,

Punti 07:
Compagno Nicola, Faraon Raimondo, Pellizzaro Agnese,

Punti 06:
Duso Massimo, Fabiano Gabriele, Sambo Claudia, Tacchetto Daniele,

Punti 05:
Alemanno Ludovica, Causin Elisa, Cerutti Stefano, Ongaro Andrea, Zanchet Andrea,

Punti 04:
Bortoletto Alessandro, Garsantsyan Tovmas, Marini Davide, Memmo Marco, Mosca Mauro, Piccini Monica, Roani Marco, Todesco Ernesto,

Punti 03:
Barbazza Gianfranco, Favaretto Patrizio, Ferialdi Tiziano, Fernandez Maurizio, Ferri Marco, Grigio Silvia, Pozzi Viola, Puleo Andrea, Schiavon Mauro, Trabujo Ivan,

Punti 02:
Gaiani Luigi, Paggiarin Samuele, Pilloni Nicola

Punti 01:
Besazza Matteo, Bortolato Alessandro, Da Lio Marco,

martedì 6 dicembre 2016

Dove correre questa settimana (05/12/16 - 11/12/16)

Giovedi 8 Dicembre

  • Adria (RO): "Adria Run - Memorial Nico Frizzarin” - km 3 / 8 - ore 9:30
  • Favaro Veneto (VE) - "Coremo soto Nadal" - km 6 / 10 - ore 10:00 ( + Nordic Walking)
  • Lendinara (RO): "Caminada dell'Immacolata" - km 6 / 14 / 19 - ore 8:00
  • Orgiano (VI): "Ultimo passo d'autunno" - km 3 / 5 / 15 / 30 / 42,195 - ore 7:00
  • Rubano (PD): "Corri con Babbo Natale" - km 2 / 5 / 10 - ore 10:15
  • Pontelongo (PD): "Fra sucaro e farina" - km 6 / 13 / 21 - ore 8:30
  • Santa Cristina (TV): "Corsa Campestre" - ore 8:30
  • San Zenon (BL): "Trail Running" - km 13 D+750 - ore 10:00
  • San Zenon (BL):  "Tra i presepi" - km 6 - ore 10:00 (+ Nordic Walking)
  • Solighetto (TV): "Marcia dell'Immacolata" - km 6 / 12 - ore 9:00
  • Sossai (BL): "Extrema - Calmada Sprint" - km 5 D+400 - ore 10:00 (+ Nordic Walking) 
  • Verona: "Marcia del giocattolo" - km 6 / 12 - ore 9:00


Domenica 11 Dicembre

  • Arquà Petrarca (PD): "Marcia Città di Arquà Petrarca" - km 7 / 13 / 19 - ore 8:30
  • Belluno: "Santa Klaus Running" - km 6 / 12 / 21,097 - ore 10:00
  • Bojon (VE): "La Corsa dei Babbi Natale" - km 4 / 8 - ore 9:30 (+Nordic Walking)
  • Camisano Vic. (VI): "10 miglia dell'Aurora" - km 16,093 - ore 10:00
  • Camponogara (VE): "Marcia dei Babbi Natale" - km 6 / 12 - ore 10:00
  • Castelli (TV): "Su e do pai Castei" - staffetta 2x3,2 km - ore 14:30
  • Chievo (VR): "Caminada fra i campi del Cason" - km 5 / 9 / 16 - ore 8:30
  • Cologna V.ta (VR):  "Marcia del mandorlato" - km 6 / 10 / 16 - ore 8:30
  • Fontaniva (PD): "Corsa campestre" Provinciale - ore 8:30
  • Fossalta di Piave (VE): "Marcia della pace" - km 5 / 11 / 16 - ore 9:00
  • Galta (VE): "Maratona dei Babbi Natale" - km 5 / 8 / 14 - ore 10:00
  • Marsan(VI): "Passeggiata tra le colline di Marsan" - km 7 / 13 / 21 - ore 7:30
  • Montebelluna (TV): "Corsa di Sant'Andrea" - km 5 / 10 - ore 9:00
  • Paese (TV): "Corsa dei Babbi Natale" - km 3 / 6 / 13 ore 10
  • Quarto d'Altino (VE): "Santa Klauses Green Road" - km 6 / 10 / 16 - ore 9:00
  • San Giorgio delle Pertiche (PD): "Santa Klaus" - km 5 / 10 - ore 14:30
  • San Stino di Livenza (VE):  "cross FIDAL" - ore 9:00
  • Valdobbiadene (TV): "Memorial Grotto Nadine" - cross FIDAL - ore 8:30


lunedì 5 dicembre 2016

Info sociale #47

ELEZIONE DIRETTIVO 2017:
Nessuno si è candidato per il ruolo di Presidente o di Consigliere del direttivo quindi procederò alla riaffiliazione FIDAL della società per l'anno 2017 rinnovando il direttivo attuale:
Presidente: Michele Nodari
Consiglieri: Alberto Pandiani, Nadio Santello, Michele Simion


TESSERAMENTO / RINNOVO 2017:
NUOVI TESSERAMENTI: QUI trovate il modulo per i nuovi tesseramenti.
RINNOVI: QUI trovate i moduli per il rinnovo.
Il costo per tesseramento e rinnovo è di 25 €.
Contattatemi pure per accordarci su consegna documenti e soldi.


ASSEMBLEA ANNUALE ORDINARIA:
L'assemblea annuale ordinaria della società si terrà, come da statuto, a metà Gennaio 2017, maggiori dettagli e ordine del giorno saranno comunicati prossimamente.


MARATONINA DEI DOGI 2017:
Il 31 Dicembre scade la prima tariffa per le iscrizioni (20 €) alla Maratonina dei Dogi (9 Aprile 2017). Chi volesse partecipare è pregato di comunicarmelo quanto prima per provvedere all'iscrizione di gruppo e approfittare anche della promozione gruppi (un atleta gratis ogni 10).
Ad oggi gli interessati sono: Baldari, Baroni, Caser, Coin, Crosara, Demarco, Piccini, Rossi, Rusconi, Zanetti, Paggiarin
Grazie.


DOVE ABBIAMO CORSO:

Sabato 3 Dicembre:
  • Lido (VE) - Cosa dei Babbi Natale: Michele Scaggiante, Fabio Crosara, Andrea Paggiarin
Domenica 4 Dicembre:
  • Bolzano Vicentino (VI) - Marcia dei 4 mulini: Giorgio Vanzetto
  • Mira (VE) - Corsa dei Babbi Natale: Silvia Pascoli, Daniela Baldari, Maria Grazia Rossit, Carlo Casali
  • S. Maria di Sala (VE) - Cross del Radichcio: Livio Martinovich, Nicoletta Rossi
  • Vidor (TV) - Prosecco run: Salvatore Crapanzano, Alberto Rusconi, Alberto Pandiani, Claudia Sambo, Michele Puca, Carla Gemin
  • Voltabarozzo (PD) - Su e xo pa' ea Volta: Michele Scaggiante, Manuel Favaro, Iosanco Ragazzo, Monica Nalesso, Riccardo Piva
  • Zero Branco (TV) - Marcia lungo il Zero: Gianfranco Marcon, Cristiano Favaro, Massimiliano Tebaldi, Maurizio Tebaldi, Cesare Campanelli, Martino Minto, Andrea Panciera

Gli allunghi: il turbo del principiante


Bene, hai finalmente iniziato a correre. Erano settimane, mesi, anni che ci pensavi ma ora hai avuto il coraggio di comprare un paio di scarpe da running -importantissime! – e di fare la visita di idoneità sportiva – ancora più importante! Brava, bravo!

Passaun po’ di tempo, è qualche settimana che corri, ovviamente seguendo la nostra guida per iniziare, e adesso ti rendi conto di una triste realtà: il fiato inizia a esserci ma la velocità della tua corsa è paragonabile a quella di una tartaruga con una zampa rotta (e le altre tre, legate). Noi corriamo per divertirci, è vero, ma un po’ più di vento tra i capelli non guasterebbe.


Semplifichiamo: le componenti della corsa
Sì, è l'”angolo del secchione” e ora ti spiego – facile, facile – come stanno le cose; perché quando capisci come funzioni, poi riesci a essere più consapevole e ad apprezzare maggiormente ogni singola reazione del tuo corpo mentre corri.

Le componenti della corsa sono fondamentalmente due: fondo e velocità. La prima incide sul tempo massimo che dura la tua corsa ininterrotta, la seconda non te la spiego perché dovrei ripetere fondamentalmente la stessa parola: velocità.

Hai appena iniziato a correre e, se non hai già sviluppato una grande percezione delle reazioni del tuo corpo, ti consiglio di comprare un cardiofrequenzimetro. Già, perché la frequenza cardiaca ci dà ottime indicazioni su come stiamo reagendo mentre corriamo: magari non te ne accorgi ma vai troppo piano e praticamente è come se fossi ancora seduto sul divano. Oppure stai andando troppo forte e anche in quel caso è ben poco allenante (però te ne accorgi perché ti sembra di avere una Molotov nel petto). Dimentica quindi di usare come indicatore la velocità ma pensa alla frequenza cardiaca, alla zona aerobica e a quella anaerobica.

Quando corri, per allenare il fondo, devi stare in soglia aerobica: produci poco acido lattico e quindi riesci a correre per più tempo.


Ma la velocità? Con gli allunghi, la ripetuta del principiante!
L’allungo è un breve tratto di corsa fatto accelerando, generalmente dai 60 ai 100 metri, per poi ritornare alla tua velocità di crociera e – mi perdoneranno i puristi impallinati della corsa (a cui voglio tantissimo bene) – è la ripetuta del principiante (se non sai cosa sono le ripetute, te lo spiego qui). Già, perché ha lo stesso scopo: spiegare al nostro corpo che può andare più veloce senza produrre troppo acido lattico e tenerci con le gambe di Pinocchio per tre giorni. Ma a cosa serve il cardiofrequenzimetro in questo gioco? A renderti conto quando il tuo battito ritorna regolare dopo aver accelerato.

Fa’ sempre quattro o cinque allunghi a ogni uscita e vedrai che i tempi di recupero miglioreranno. Ti accorgerai che la tua frequenza cardiaca si alzerà meno quando allunghi. Noterai che la tua velocità media si alzerà e finalmente inizierai a sentire un po’ di vento tra i capelli. Se li hai, ovviamente.

P.S.: Attenzione, allunghi non significa “wow, che figo, adesso faccio Usain Bolt per 100 metri”: non servirebbe granché.


Fonte: www.runlovers.it

domenica 4 dicembre 2016

Correre è il modo peggiore di tenersi in forma


Correre è il modo peggiore per perdere peso e un allenamento abbastanza inutile per il sistema cardiocircolatorio, ma chissà come è diventato l'esercizio fisico più popolare sul pianeta Terra dopo camminare.

E questo è un male, perché correre fa schifo. C'è un motivo se fino al 79 percento dei runner finiscono per farsi male almeno una volta all'anno: la corsa non aiuta quasi per niente a rafforzarsi, e avere un corpo forte è il modo migliore di evitare infortuni, aumentare il metabolismo, bruciare grassi e rimanere flessibili e funzionali da vecchi.

Statisticamente, chi è interessato a rimanere in forma corre. E certo, sembra un esercizio "naturale". Ma correre a passo medio, non troppo veloce e non troppo lento, per un periodo di tempo esteso non è una gioia per il corpo. È un'attività diventata popolare come "palliativo per la sedentarietà" negli anni Sessanta, e se è vero che qualsiasi tipo di esercizio fisico è meglio di niente, la corsa non ha nessuna caratteristica per cui valga la pena impegnarcisi.

Secondo Lee Boyce, coach e proprietario della Boyce Training Systems a Toronto, ci sono due motivi principali per cui si corre, e il più diffuso è perdere peso: si fa cardio per bruciare la pancetta. Ma la corsa è una pessima scelta.

"Il pensiero diffuso è che sia un modo di diventare più magri e più slanciati, ma ci sono moltissime attività che giungono a questo risultato meglio e più velocemente," dice. La ricetta di Boyce per perdere massa grassa, che poi è quella di ogni personal trainer che valga i soldi che costa, è fatta di esercizi di forza in cui viene stimolato un intero gruppo muscolare. Ovvero squat, pesi, chin-up, pull-up e flessioni.


Se invece non potete fare a meno del cardio, suggerisce di accorciare le pause o unire più esercizi in un circuito per mantenere alto il battito e aumentare la capacità cardiorespiratoria. In questo modo, si ottiene la stessa situazione della corsa, "ma più benefici, perché stai allenando i muscoli alla resistenza, e in questo modo bruci più calorie, potenzi la perdita di peso e aumenti il metabolismo."

E ha ragione: secondo molti studi l'allenamento con i pesi e il cardio ad alta frequenza sono più efficaci di correre a far perdere grasso superficiale e creare una buona situazione ormonale per la perdita di ulteriore peso—migliore funzionalità dell'insulina, meno cortisolo, l'ormone dello stress, più ormone della crescita e testosterone. (Sì, è un bene anche per le donne.)

Uno studio del 2008 pubblicato in Medicine & Science in Sports & Exercise, per esempio, ha diviso 27 donne obese in tre gruppi: uno si dedicava alla corsa a bassa intensità per cinque giorni a settimana, il secondo a esercizio breve ma ad alta intensità per tre giorni alla settimana, e il terzo gruppo, quello di controllo, non faceva esercizio fisico. Dopo 16 settimane di allenamento, i risultati erano innegabili: il secondo gruppo aveva aveva perso considerevolmente grasso addominale e sulle cosce, e se è vero che il primo gruppo aveva migliorato la propria capacità aerobica, il grasso corporeo non era sceso più di quello delle donne rimaste in panchina.

L'altro obiettivo del running è migliorare la salute del sistema cardiovascolare. In effetti, a credere ad alcune statistiche, è il motivo più comune dietro alla scelta di questa attività—diventare magri e belli è solo una felice conseguenza naturale. (Sì, certo.) E se è vero che la corsa aiuta a migliorare la salute del cuore e la capacità cardiorespiratoria, è un esercizio troppo "debole" per essere davvero efficace.

Secondo gli studi, sessioni ridotte di allenamento anaerobico fanno bene alla salute quanto lunghe, snervanti ore di corsa, e sono più funzionali a costruire e mantenere massa muscolare e aumentare la capacità aerobica. Una ricerca durata 15 settimane e pubblicata sul Journal of Strength and Conditioning Research ha anche dimostrato che dieci set di esercizi da dieci secondi fanno meglio alla resistenza e alla forza di un allenamento da 20-25 minuti a media intensità.

Correre è un buon allenamento "cardio" perché ti fa respirare veloce, ma ci sono infiniti modi per farlo. Vi piace correre? Non volete mollare? Bene, ma fatelo più in fretta. "Correre velocemente per poco tempo è meglio di correre a velocità moderata per lungo tempo," dice Boyce. "Una persona normalmente ha molti squilibri muscolari, per cui i muscoli dello stesso gruppo o che afferiscono a una stessa giuntura possono avere davvero forze diverse—e non è il massimo metterli sotto sforzo con lunghe corse piene di sollecitazioni."

Questo può infatti causare dolori cronici e squilibri, spiega, mentre fare brevi esercizi faticosi permette di sanare questi aspetti negativi: anzitutto ci sono meno sollecitazioni (e minor impatto sulle giunture), maggior efficienza di movimento, utilizzo di più muscoli, e impiego di più fibra muscolare, tutti elementi utili nella costruzione di forza e potenza. Muscoli sottoposti a maggiori sforzi esplosivi bruciano più calorie, e saranno più metabolici anche dopo l'allenamento. Ovvero, continueranno a bruciare calorie extra.

"I benefici sulle funzioni aerobiche, la perdita di peso e lo sviluppo di forza sono maggiori," aggiunge Dean Somerset, psicologo dell'esercizio fisico e chinesiologo canadese. Però, in sua opinione, una corsa di minore intensità sottopone i tendini a minore stress. Secondo Somerset in una corsetta sempre allo stesso passo bruci più calorie, semplicemente perché corri più a lungo. Per lui, i veri benefici del lavoro anaerobico sono ormonali. "Salgono il testosterone, l'ormone della crescita e l'ormone tiroideo," dice. I primi due sono ormoni fondamentali per la perdita di peso e lo sviluppo di una massa muscolare.

Se davvero preferite allenarvi sulla resistenza, potreste comunque ottenere gli stessi benefici di salute con circuiti di esercizi che rafforzano e proteggono le parti più vulnerabili del corpo. Non la corsa, insiste Boyce. Che fa male alle giunture e non aiuta la forza—e diventare forti significa essere meno esposti agli infortuni, soprattutto invecchiando.

"Se non ti piace correre, non c'è bisogno di correre per migliorare il sistema cardiovascolare," dice Somerset. "Potete usare un vogatore, un kettlebell, andare veloci in bici." Tutti esercizi che non mettono a repentaglio le giunture. E permettono di ottenere addome di ferro, schiena forte e miglior postura.

Ma se correre vi piace davvero, correte. Per dirla con Boyce, comunque, "L'allenamento della forza dovrebbe essere il piatto principale e la corsa il contorno." Perciò se volete correre 20-30 minuti, bilanciate la corsa con 30-40 minuti di allenamento della forza. Brucerete più grassi, migliorerete la salute del sistema cardiaco, la mobilità, l'equilibrio e la flessibilità—tutte cose utili da vecchi. E non è per questo che vi allenate?


Fonte: www.vice.com

sabato 3 dicembre 2016

Correre la mattina a stomaco vuoto: i 3 miti più diffusi


Correre a stomaco vuoto, sì o no? Per alcuni è normale, per altri è fuori discussione. Nel post di oggi, gli esperti di Runtastic spiegano i pro e i contro sfatando i 3 miti più diffusi.

Allenarsi a stomaco vuoto fa perdere muscoli
L’opinione comune è questa ma non c’è da preoccuparsi: i muscoli non spariranno da un momento all’altro. Si pensa infatti che non mangiando, il corpo non abbia carboidrati e glucosio (zuccheri) necessari per un’attività fisica e che il corpo sia forzato ad attingere l’energia dalle proteine muscolari, determinando quindi una diminuzione della massa muscolare. Questo non è del tutto vero: il corpo, infatti, accumula glucosio in forma di glicogeno nel fegato e nei muscoli. Durante la notte, il livello di insulina (la quale aiuta le cellule ad assorbire zucchero e previene la perdita dei muscoli) e il livello di glicogeno del fegato diminuiscono, ma il corpo ha ancora riserve di glicogeno muscolare. Quindi quando fai una corsa di mattina, il tuo corpo inizialmente attinge le energie proprio da qui.

Durante una corsa mattutina, il corpo attinge l’energia dalla scorta di glicogeno e non dai muscoli

Prolungando l’allenamento, le scorte di glicogeno e i carboidrati presenti nei tuoi muscoli diminuiranno e il tuo corpo sarà costretto a cercare un’altra fonte di energia ricorrendo agli acidi grassi. Aumentando anche l’intensità oltre che la durata, il tuo corpo, al fine di supplire alle scorte di glicogeno e grassi, attaccherà le proteine (aminoacidi) e solo a quel punto rischi la perdita di massa muscolare. Ma molti runner a questo punto avranno già interrotto l’allenamento. Se poi si tratta di una carenza consistente di glicogeno, si avvertiranno sintomi come capogiri, debolezza e senso di affaticamento.

Solo con un allenamento prolungato, il tuo corpo attingerà alle proteine (amminoacidi) e quindi alla massa muscolare.


Allenarsi a stomaco vuoto fa perdere peso
Spesso allenarsi a stomaco vuoto viene ritenuto erroneamente il modo migliore per bruciare grassi e perdere peso. Anche se è vero che il corpo viene forzato ad un certo punto a prendere energia dai grassi acidi, la corsa a stomaco vuoto non è il fattore decisivo per la perdita di peso.

La percentuale di energia prodotta bruciando grassi è piuttosto alta, ma il dispendio energetico totale (TEE), e quindi il consumo di calorie, sono bassi se si tratta di un allenamento a bassa intensità. In caso di corse ad alta intensità, come la corsa a intervalli, la percentuale di energia prodotta bruciando grassi è molto più alta. A fine giornata, ciò che conta per perdere peso è l’equilibrio energetico: se bruci più calorie rispetto a quelle che assumi, perdi peso. Per questo è preferibile fare sessioni di corsa ad alta intensità invece che correre a stomaco vuoto, se l’obiettivo è dimagrire.

Allenandosi a stomaco vuoto, la percentuale di energia prodotta bruciando grassi è piuttosto alta, ma il consumo di calorie è basso, se si tratta di un allenamento a bassa intensità.


Allenarsi a stomaco vuoto aumenta la resistenza
Gli allenamenti a stomaco vuoto non sono ideali per gli atleti “amatoriali” che vogliono migliorare le proprie performance. Intensità e durata sono limitati dalla carenza di glicogeno e il carico di allenamento sopportato è piuttosto basso. Un allenamento di alta qualità che dura più a lungo e ad un alto livello di intensità sarà più adatto per migliorare le performance.

Gli allenamenti a stomaco vuoto non sono ideali per gli atleti “amatoriali” che vogliono migliorare le proprie performance, in quanto intensità e durata sono limitati dalla carenza di glicogeno e il carico di allenamento sopportato è piuttosto basso.
Studi scientifici fatti su atleti professionisti hanno dimostrato gli effetti positivi degli allenamenti effettuati con riserve basse di glicogeno. Il corpo infatti, impara ad economizzare e ottimizzare il metabolismo grasso per resistere più a lungo con le scorte di glicogeno presenti. Tuttavia, non ci sono prove che questo porti a migliori performance e, se ci si allena regolarmente con basse scorte di glicogeno, a lungo andare lo stato di salute generale ne risentirà.

Anche se ci sono metodi più efficaci per perdere peso o aumentare la resistenza, correre a stomaco vuoto può portare un po’ di varietà ai tuoi allenamenti ed è particolarmente adatto per chi si vuole allenare prima della colazione.


Alcuni consigli per allenarsi la mattina a stomaco vuoto

  • Corri tra i 40 e i 60 minuti, a seconda del tuo livello di preparazione.
  • Opta per una corsa a bassa intensità, a un ritmo di recupero o di conversazione.
  • Bevi un bicchiere d’acqua prima di iniziare a correre.

Inoltre: per la colazione che segue l’allenamento, approfitta della cosiddetta finestra anabolica nei 30 minuti successivi all’allenamento. In questo periodo di tempo il tuo corpo assorbe nutrienti più in fretta del solito, rifornendo pienamente le sue riserve.


Fonte: www.sportoutdoor24.it

giovedì 1 dicembre 2016

Delle foglie possono farti essere un Runner migliore? Sì.


Le foglie verdi hanno benefici infiniti e diverse volte abbiamo approfondito l’argomento. Una dieta deve prevedere l’utilizzo costante di foglie verdi (e alghe) perché assicura infiniti benefici per la salute (l’ho già detto lo so ma repetita iuvant. Ad libitum, insomma. Come fosse un mantra).

Oltre ad aumentare l’energia, purificare il fegato, agire positivamente sullo stress, accelerare la guarigione delle ferite (ricordi le fratture da stress?) e dare un senso di sazietà immediato (senza considerazione l’effetto sulla pelle, sull’odore del corpo e dell’alito e tantissimo altro ben visibile anche esteriormente e non soltanto interiormente) ci sono vantaggi a non finire anche sulle prestazioni.

Un Runner lo è anche (e soprattutto) a tavola
Un Runner, come ripetiamo in modo a dir poco nauseabondo, lo è anche a tavola. Alimentarsi bene fa parte dell’allenamento stesso. Non è una scelta facoltativa ma un dogma. Un assioma. Per farla breve si potrebbe abbreviare senza diritto di replica “è così. E basta”. Fastidioso lo capisco, ma se vuoi convincerti che mangiare junk food, bere alcolici e mantenere una dieta senza programmazione o bilanciamenti precisi sia lo stesso mi dispiace ma stai andando fuori strada. Le erbe aromatiche come gli spinaci freschi, il cavolo e le alghe dovrebbero far parte giornalmente della tua dieta e per non confonderti basta rivolgerti (correndo) a un nutrizionista che in base alla tua età, statura, stile di vita, chilometraggi, allenamenti e altri fattori stabilirà cosa sia più giusto per te. La fonte di ferro e nutritivi fondamentali, come anche le proteine, non la trovi solo ed esclusivamente nella carne. Le verdure -e in particolar modo le foglie verdi- ti sosterranno e aiuteranno. Abbiamo fatto smoothie energetici di ogni sorta e tipologia senza dimenticare l’importanza del centrifugato di cavolo, di spinaci e non in ultimo elogiato il Santo Avocado protettore di tutti gli sportivi come la frutta secca e molto altro. Le foglie verdi hanno potenti antiossidanti, vitamine B, C, K, potassio, magnesio e un’infinità di meraviglie. Se si è elogiato anche il Golden Milk onestamente ti dico che le foglie verdi hanno un effetto di gran lunga superiore. Prova a fare un mese di utilizzo di foglie verdi tutti i giorni senza saltare mai un giorno (mantenendo chiaramente anche uno stile di vita il più sano possibile) e vedrai come si rifletteranno anche sulla concentrazione, il buon umore e gli allenamenti stessi.

Prova a bere frullati-smoothie-centrifugati che contengano spinaci, cavolo e qualsivoglia foglie verde (anche la rucola, sì). Inseriscile più che puoi anche durante i pasti. Con il cavolo puoi addirittura farci le chips (la vuoi la ricetta?) strepitose. Altro che spritz e aperitivi con pizzette impastate alla meno peggio e patatine che contengono ingredienti impronunciabili. Un vero RunLovers beve centrifugati, sgranocchia chips di cavolo, intinge piccoli e deliziosi temaki nella salsa di soia e spilucca roba deliziosa, sana e semplice.

Ecco. Semplice.

La semplicità
Quello che passa per “modaiolo” ed estremamente complicato in realtà è un ritorno ai sapori antichi, per certi versi. Un semplice frullato fatto in casa, un porridge che può essere una zuppa ottocentesca del contadino e piatti leggeri senza eccessivi condimenti che possano coprire il vero gusto e sapore delle cose. Non occorre coprire-imbottire-impanare una fetta di carne con panna, formaggi, salumi e solo il cielo sa cosa. Il ritorno alla semplicità è la strada giusta da percorrere. Un frullato con il cavolo non è una roba da pazzi invasati salutisti ma semplicemente e in soldoni: una bibita semplice. Senza chissà quali aggiunte, processi o qualsivoglia diavoleria.

La scarola, il cavolo riccio, il cavolo nero, le bietole, la rucola, la lattuga che ha tantissime varietà, come anche le alghe nori e wakame (le più conosciute) insieme alla spirulina, sono ottimi condimenti e aiutano la digestione dei legumi. Mangia tantissimi broccoli (e le foglie) e combina gli ingredienti in modo da ottenere frullati, smoothie o centrifugati che aumenteranno il tuo benessere e le tue prestazioni. Abbina gli spinaci alla banana ghiacciata e butta tutto dentro il frullatore. Non fare quella faccia pensando che io sia una strega che butta roba a caso in un calderone. Ci sono tantissimi libri che parlano di smoothie, frullati e bibite energetiche. E hai Runlovers che è completamente a tua disposizione e che molto spesso ti fornisce tantissime ricette al riguardo.

  • Cetriolo, succo di arancia, spinaci.
  • Spinaci, cavolo, banana, succo di limone.
  • Spinaci, limone, mela verde.
  • Spinaci, mirtilli, uva.

Seguiranno ancora tantissimi smoothie mirati per ogni esigenza. Sei pronto ad averli sempre in casa? E poi diciamolo a breve i malanni di stagione arriveranno e se ti imbottirai di foglie verdi vedrai come la musica cambierà ;-)

(a scanso di equivoci: sono per la chimica. Non curo la febbre con un centrifugato di spinaci. Credo nella chimica. Ma credo anche e soprattutto nella prevenzione)


Fonte: www.runlovers.it