E' uno degli aspetti più demonizzati dell'alimentazione, ma in realtà basta saper distinguerli: scopriamo quali sono grassi buoni e quelli da evitare
MA ANCHE NO
Per decenni si è affermato che tutti i grassi fanno male. Oggi si sa che non è vero per niente. E’ vero semmai che ci sono grassi che, specie se assunti in eccesso, sono sicuramente nocivi per la salute. Altri invece sono essenziali. Significa che l’organismo ne ha necessariamente bisogno ma non è in grado di produrli da sé. Alcuni tipi di grassi, infatti, hanno un effetto antinfiammatorio, altri sono importanti perché veicolano le vitamine liposolubili (A, D, E K) nel sangue.
I grassi da evitare:
I grassi idrogenati come quelli che si trovano negli olii di semi, spesso usati per i prodotti da forno industriali. Essi si trasformano facilmente in grassi trans assai nocivi per la salute;
Omega-6 contenuti sempre negli olii di semi, responsabili dell’aumento diretto dell’infiammazione silente;
Grassi saturi derivati in genere dai mammiferi di terra come per esempio i pallini bianchi del salame, il burro, lo strutto, il bianco del prosciutto e delle carni, ma anche alcuni olii vegetali come l’olio di cocco e di palma.
I grassi “buoni”:
Gli acidi grassi omega-3 che sono presenti nel pesce e nelle alghe;
L’olio extravergine di oliva che oltre a contenere grassi insaturi è ricco in polifenoli, sostanze dall’importante attività antinfiammatoria;
La frutta secca oleosa come noci, mandorle, nocciole, pinoli e pistacchi. Attenzione però: essi non devono esser consumati in eccesso perché ricchi anche in omega-6.
Fonte: running.gazzetta.it