martedì 28 marzo 2017

Togliti l’asfalto dai piedi


Si fa presto a dire corsa. Sono diverse le discipline del running, ognuna delle quali ha la sua tecnica. Gli aspetti su cui lavorare per diventare un trail runner.

La corsa è uno schema motorio di base che coinvolge tutto il corpo e che impariamo, in modo naturale, da soli. Esistono vari tipi di corsa: la rettilinea, la più conosciuta, la curvilinea, utilizzata soprattutto dal saltatore in alto, quella con cambi di direzione e ripartenze propria di chi gioca a calcio, rugby, pallacanestro e tennis, e ancora quella all’indietro che l’arbitro di calcio utilizza in particolari circostanze durante la partita. Il running è fatto anche di sfumature: ci sono la corsa veloce, che a sua volta si suddivide in reazione, decisione, prolungata e rapida, quella del mezzofondista/fondista e maratoneta per finire alla corsa in montagna, trail e skyrunning, con una tecnica che richiede oltre alla agilità una buona componente di forza resistente.

La tecnica
Tutti gli stili di corsa hanno in comune un’unica qualità: la tecnica, che considero fondamentale e propedeutica a questa disciplina, così da evitare fastidiosi infortuni che prolungano e ritardano la condizione atletica del runner con conseguente perdita degli obiettivi prefissati. Recenti ricerche hanno dimostrato che una corsa economica e fluida è in grado di fare risparmiare al corridore fino al 5% nell’economia di una gara. Sicuramente trarrà più vantaggio e sarà più facile correggere la tecnica di corsa di un fondista, che raggiunge una velocità intorno ai 20 km/h, che quella di un centometrista. In quest’ultimo l’alternanza contrazione/decontrazione a 45 km/h risulterà fondamentale per l’ottenimento di un buon risultato sotto i 10” sui 100 metri.

Gli obiettivi
Un secondo aspetto da tenere in considerazione sono gli obiettivi a breve e lungo termine. Questo vale sia per i principianti sia per gli esperti che vogliono incrementare il loro miglior tempo, in gara, sulla distanza preferita. Le uscite dovranno sempre stimolare e allenare l’organismo e il carico di lavoro giornaliero dovrà essere mirato e programmato secondo le indicazioni dell’allenatore. Importante quanto la tecnica di corsa è la prevenzione degli infortuni: una parte della preparazione dovrà essere dedicata a sedute di stretching, ginnastica posturale, massaggi, allenamenti per il core e di stabilizzazione così da ridurre le patologie muscolari da sovraccarico e minimizzare gli stati di affaticamento muscolare.Il nostro organismo ha bisogno di essere stressato per migliorare lo stato di forma, l’obiettivo di ogni allenamento in fase di carico di lavoro sarà quello di incrementare l’intensità e la qualità in modo da preparare il nostro corpo a un successivo allenamento più “pesante” (principio generale dell’adattamento). Altrettanto importante sarà il recupero (tapering), che vi aiuterà a raggiungere il picco di forma prima di una competizione e avrà l’obiettivo di ridurre lo stress psico-fisiologico dell’allenamento e ottimizzare la performance sportiva. Senza assolutamente dimenticare il sonno per rigenerare l’organismo e una corretta alimentazione.


Fonte: allrunning.it