lunedì 1 febbraio 2016

31/01/2016 - Fossalunga: 6° Sant'Agata Run


La pioggia durante la notte non faceva presagire nulla di buono visto tutto lo sterrato che ci sarebbe stato l'indomani, ma ormai avevamo fatto gruppo per cui non ci sono altre possibilità, quindi anticipo la sveglia e scendo a prepararmi con calma, raccolgo tutto e quando esco per salire in macchina mi trovo davanti un muro di nebbia, non si vede nenache il cancello di casa, ma puntuale come un finanziere, alle 7:18 arriva Dario, come ogni volta ci chiediamo chi ce lo fa fare ma poi partiamo alla volta di Fossalunga. La Sant'Agata Run è una classica, almeno per me, e oggi ci ritroveremo in una ventina di Amatori, distribuiti sui vari percorsi.
Arriviamo presto e prendo cartellini e pacco gara per tutti, Un pò alla volta ci raduniamo sotto l'arco e tra le chiacchiere si avvicina l'ora di partire.
La mia idea per oggi era quella di fare il percorso da 6 e poi quello da 21 ma, un po per mancanza di tempo, e un pò perche non mi sentivo veramente in grado di farcela, opto per fare un paio di km intorno alla zona di partenza e infatti mi trovo sul rettilineo principale proprio mentre lo speaker stà dando il via. Contro mano. Taglio dentro il parcheggio evitando di essere travolto come Simba dai bisonti ne Il Re Leone e mi accodo al fiume colorato. Penso che forse ho tirato un po troppo questi 3 chilometri per non perdere contatto con il gruppo ma risalgo le retrovie tra camminatori, bacchettini e amici a 4 zampe...
Nella mia risalita trovo vari amici: Elisa, Cristina (finalmente in recupero), Lucia (che ne ha già fatti di 10 km) e Omar, che oggi è con i suoi ma che incontrerò varie volte lungo tutto il percorso.
Ritrovo anche qualcuno dei miei: Daniela e Carlo, Massimiliano che spinge come se stesse perdendo l'autobus, e Michela, che mi sta un po dietro e poi si perde a qualche deviazione (non abbiamo ancora capito come ha fatto a fare 16 km alla fine).
Raggiungo Andrea e Michele e con loro farò tutta la corsa, disquisendo di design e architettura, di paesaggistica e prevalentemente di culi (si potrà dire "culo"? mah).
Nonostante il sole sia perso dietro una coltre di nebbia fa caldissimo e mi maledico per aver portato i guanti. Comunque i chilometri passano tra strade asfaltate e sterrate ma fortunatamente la pioggia non ha reso il fondo la palude fangosa che avevo trovato due anni fa. Non ci facciamo mancare nemmeno un ristoro, anche se la scelta di pizzarli nei punti comuni ai vari percorsi li ha resi particolarmente affollati. I cartelli dei chilometri si susseguono, perfettamente sincronizzati con i nostri GPS, e, dopo un'eternità ci troviamo sul rettilineo finale. Io ho le gambe di legno e non vedo l'ora di finire, quindi provo a spingere per quanto possibile (poco) e finalmente mi trovo sotto l'arco di arrivo, senza più forze.
Mentre vado alla ricerca di un goccio di the incontro Cesare e Mauro con due cassette di funghi e scopro che siamo andati a premio anche oggi, ottima notizia, distribuisco tra i partecipanti le confezioni mentre arrivano anche gli altri. Prevedo ottimi risotti a casa di qualche Amatore questa settimana.
Dopo qualche chiacchiera e l'immancabile foto (grazie Salvatore) ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla prossima.
Percorso non splendido come panorama ma il fondo, tutto sommato accettabile, e l'ottima compagnia hanno contribuito a rendere piacevole anche questa trasferta nella nebbia. Ho avuto la conferma della mia condizione pietosa ma anche oggi il nostro gruppo si è fatto valere: bravi tutti e alla prossima.

Michele Nodari