lunedì 28 novembre 2016

27/11/2016 - Cross Run / Corriamo Strano

Dopo la 42 di Marca, oggi termino un'altro circuito iniziato in estate con vari kilometraggi (max 8 km) con l'ultima tappa a Prozzolo di Camponogara. E' il periodo dei cross e infatti si corre su sterrato molto fangoso dovuto alle pioggie dei giorni precedenti. Percorso all'interno dell'ex asilo di 762 metri per 6 giri, circa 4,5 km in totale con discreta presenza podistica (82 iscritti).
Mattinata con un po' di foschia durante il tragitto da Chirignago a Prozzolo ma non fa freddo, parcheggio l'auto all'interno della struttura dove si svolge la sagra locale e mi iscrivo, 5 euro per pettorale e pacco gara, cambio di abito e riscaldamento su una via adiacente alla partenza. Rientrando in loco testo il percorso sterrato ma in qualche tratto specialmente nelle curve il fango è più evidente, bisogna fare attenzione perché si scivola e poi sollevi le scarpe come se alzi un mattone da terra. Giro completato e saluto alcuni amici podisti, Giovanni Sorgato tra questi ma oggi non corre per un problema al tendine. Ritrovo Annalisa, saluto Giorgio Vanzetto, Claudio Trevisan e Simone Marchetti. La maggior parte sono dell'Atletica Riviera del Brenta infatti molti premi se li aggiudicano loro. Partenza con 10 minuti di ritardo rispetto all'orario previsto, nelle retrovie inizio a correre poi in progressione recupero e passo davanti a chi mi precede, qualche volta perdo l'equilibrio tra una curva e l'altra, la salita su una collinetta si sente appena poi si scende subito per rientrare in piano ma più giri corri più fai fatica soprattutto se sono 6 da fare. Comunque 4,5 km per 6 giri di percorso, scarpe infangate ma non troppo tant'è che faccio defaticamento ma su asfalto senza problemi.
Rientro e mi cambio per le premiazioni, assoluti e di categoria con qualche contestazione. Al termine vengono premiati chi ha partecipato ad almeno cinque su sei tappe del circuito io compreso, qualcosa porto a casa in termine alimentare. Ora si prosegue per Cittadella, mancano 3 settimane e c'è la speranza di fare bene.

Michele Scaggiante