venerdì 29 luglio 2016

La differenza tra dolore e infortunio


Partiamo subito con una premessa. Che cosa si intende per dolore e che cosa si intende per infortunio. Con dolore intendiamo qualcosa di passeggero. Un fastidio, forse qualcosa di più, che si manifesta ma poi, nel giro di poco tempo se ne va e ci lascia correre sereni e tranquilli. L’infortunio invece è qualcosa di più serio, cioè è un dolore che non se ne va. I dolori da infortunio sono spesso delle sensazioni molto forti che non si riducono quando le gambe si sono scaldate con la corsa. Rimane li e, anzi, magari si intensifica pure se proseguiamo con la nostra attività. La differenza sostanziale è quindi questa, un dolore mi permette comunque di correre, un infortunio no. Chiaro e semplice.


Sicuri?
In realtà chiaro e semplice non è. Non è sempre facile determinare il confine tra un dolore passeggero e quello che sarà un dolore che poi porta ad un infortunio. Sta a ciascuno di noi ascoltare il proprio corpo e determinare il confine tra un dolore e l’infortunio e sta a ciascuno di noi provare a capire quali sono le azioni da evitare identificando le cause che portano ad infortunarsi.


Il sovraccarico
Una delle principali cause degli infortuni è il sovraccarico, è necessaria un bel po’ di disciplina per evitare questo tipo di infortunio. Chi segue un programma di allenamento, molto spesso è fortemente determinato ed eseguire tutte le sedute in maniera dettagliata. Anche se questo comporta correre provando dolore. Perchè tanto si sa che chi corre con una certa dose di agonismo è abituato a convivere anche con una certa dose di sofferenza, come se le due cose andassero di pari passo. Ma è importante riuscire a capire quando la sofferenza che proviamo deriva da un allenamento intenso o da qualcosa nel nostro corpo che non va.


Qualche consiglio

Cross training
Nel caso in cui un allenamento abbia lasciato il segno, tipo ci abbia lasciato le gambe particolarmente doloranti o altri fastidi, è necessario andarci piano fino a che questo fastidio non se n’è andato e passare ad un successivo lavoro duro solo quando tutto è ripristinato. Una magnifica opzione quando ci si imbatte in un’esperienza di questo tipo è il cross training. Piscina, bicicletta o altro, scegliete voi. Trovate il metodo per un cross training che vi consenta di mantenere alto il lavoro cardiaco senza andare ad influire sulla parte del corpo infortunata.

Stretching
Oltre a ciò, una buona abitudine consiste nell’eseguire una routine di stretching. Permette ai vostri muscoli di distendersi e tiene lontani gli infortuni. Se poi avete la possibilità di immergere le gambe nell’acqua fredda dopo la corsa, come fa Krupicka nel torrente dietro casa, fatelo.
Quando i muscoli fanno particolarmente male è perchè non sono abituati al lavoro che avete fatto loro fare. Se le vostre gambe non si sentono meglio dopo tre o quattro giorni, non abbiate paura a stare completamente a riposo per uno o due giorni ancora.

L’infortunio è il tempo della disciplina
Il tempo dell’infortunio è il tempo di mantenere alta la disciplina. Se capita di dover rimanere fermi per un lungo periodo l’auto controllo è molto importante. È meglio prendersi qualche giorno o magari una settimana di pausa in più dalla corsa piuttosto che correre con un infortunio col rischio di peggiorarlo e di stare fermi per molto tempo ancora.

E, come sempre, la prevenzione
Il suggerimento più banale è anche quello più efficace: prevenite. Non aspettate che arrivi l’infortunio per prendere delle contromisure ma giocate d’anticipo. Ad esempio fissate uno o due giorni della settimana durante i quali vi dedicherete al cross training anziché alla corsa, anche se non si sente alcuna fatica o fastidio particolari. Il cross training vi consente di far riposare dei muscoli particolarmente coinvolti dalla corsa mentre fate comunque allenamento.
Un altro consiglio è, se possibile, quello di correre su terreni differenti. Anzichè correre sempre su asfalto è meglio provare a cercare dei fondi diversi come sterrato o erba. Sono piccoli accorgimenti da tenere a mente, se c’è la possibilità di adottarli, perchè non farlo ?


Fonte: www.runlovers.it