domenica 12 giugno 2016

Occhio a dove appoggi mentre corri


Cura la tecnica di corsa
Durante l’appoggio l’impatto sugli arti inferiori dipende soprattutto dalla reattività del piede. Il runner che ha una corretta tecnica di corsa si adatta con facilità alle diverse caratteristiche dei terreni di allenamento. Chi non ha queste qualità è in grande difficoltà, corre più lentamente e s’infortuna. Anche l’incapacità di anticipare i cambiamenti di consistenza del terreno aumenta sensibilmente il carico sugli arti inferiori. Ecco perché nel corridore normale la corsa sull’erba comporta un maggior sovraccarico rispetto alla corsa sull’asfalto.


Superficie irregolare o asfalto?
La corsa su terreni irregolari (sassi, fango, cambi di pendenza, buche) e quella in discesa sono molto più traumatiche della corsa su un fondo regolare, piano e compatto. Le strade “bianche” di campagna, purtroppo ormai quasi introvabili, sono il fondo ideale per allenarsi, purché in buone condizioni. Ma anche l’asfalto non è affatto da evitare, perché l’appoggio del piede è sicuro e il terreno ha una consistenza omogenea. Inoltre, con le temperature ambientali che abbiamo in Italia da marzo a novembre, l’asfalto non è mai molto “rigido”.


Trova la tua scarpa
Corri solo con modelli adatti al tuo peso, al tuo tipo d’appoggio e alle tue velocità di corsa. Con una scarpa inadeguata aumenterai lo stress dell’appoggio, perché non riuscirai ad adattarti ai cambiamenti del terreno.


Calcola il tuo rischio
Se hai avuto infortuni agli arti inferiori o hai sofferto di lombalgia, evita i terreni irregolari o la corsa su discese molto ripide. Lo stesso se non sei più giovanissimo. Un ragazzo che corre su terreni con consistenza e pendenza differenti migliora la propria tecnica di corsa, ma un “runner” che ha iniziato a correre dopo i 30 anni in tempi brevi si infortuna.


Massimo impegno in massima sicurezza
Non inserire mai improvvisamente un allenamento impegnativo o una gara su un terreno che ha una superficie per te non abituale (erba, sabbia, sentiero di montagna): in questi casi l’infortunio è garantito, soprattutto quando cambi anche le scarpe (scarpa da Ritmi veloci/Gara, chiodate). Se poi durante un allenamento trovi un tratto del percorso proprio in cattive condizioni, non avere dubbi, superalo camminando e poi riprendi a correre.


Fonte: www.runnersworld.it