giovedì 15 gennaio 2015

Monteforte d’Alpone(Vr) – 18 gennaio 2015 – Montefortiana

Avevo puntato la sveglia alle 6.30, ma mia figlia mi ha svegliato prima per cui mi sono preparato e sono partito convinto di essere in larghissimo anticipo… faccio i 90km di autostrada che mi separano da Monteforte nella nebbia più fitta, ma a un paio di km dal casello trovo 2 sorprese: la prima è un bel sole che ci accompagnerà per tutta la gara, la seconda è una colonna di macchine e persone a piedi che si dirigono evidentemente alle marce non competitive (oggi a Monteforte c’erano i 7,14,21 e 28, la mezza e la maratona.. l’imbarazzo della scelta…). C’è un po’ di confusione e i volontari ci fanno segno di andare nella direzione opposta… decido di mollare la macchina al primo buco, tanto non può essere molto lontano  no? No. Mi avvio con il minimo indispensabile a piedi seguendo la gente e arrivo all’expo, ritiro il pettorale e mi consegnano anche una bottiglia di ottimo vino e un paio di calzini tecnici. Bene, ma adesso devo tornare alla macchina? Fortunatamente oggi qui ci sono anche i miei amici triatleti Mattia e Alessio con la fidanzata, e hanno parcheggiato a poca distanza, mi offriranno gentilmente ospitalità nella loro macchina. Espletate le pratiche burocratiche ci dirigiamo in un bar per le altre pratiche, e il caffè di rito pre_gara. Altra sorpresa: trovo la mia amica Michela che è venuta a fare volantinaggio per Venice Marathon. Con un po’ di fretta facciamo un salto in macchina a depositare bagagli e giacche e torniamo all’arco giusti per la partenza.

I miei amici partono a 4’00” al km e so già che li perderò tra poco, ma il mio vero dubbio sono i 350m di salita che mi aspettano; infatti dopo ennio_mont3km la strada si inerpica sui colli veronesi fino a metà del percorso, tagliandomi le gambe e costringendomi ad alternare brevissimi tratti di corsa a lunghissimi tratti di camminata, ma devo dire che ne vale la pena, il panorama è fantastico, e il sole lo rende ancora migliore, il percorso si snoda tra i vigneti, con tratti in asfalto e sterrato e ad ogni curva resto senza fiato dalla vista, o dalla fatica, da entrambe. Pensandoci adesso mi pento di non aver fatto qualche foto, comunque a circa metà percorso scolliniamo, nel vero senso della parola e seguono 5 km di tornanti in discesa che ho fatto praticamente a vita persa, fino al km 16 dove il percorso si riunisce a quello delle marce non competitive, e qui altra sorpresa, un’altra mia amica di Spinea qui a Verona a fare i 28km. Mi dico che mancano 5 km e devo solo continuare a correre, ma sono veramente allo stremo e sono costretto a camminare un po’ anche in piano. L’ultimo km però lo faccio tentando di tirare fuori tutte le forze rimaste, e chiudo in 1:47’00”, 377° totale e 36° di categoria, ma soprattutto vivo. I miei amici sono già lì, mi prendo medaglia e un bel pacco gara con altre 2 bottiglie di vino, un gilet e altro ancora, consegniamo i chip, beviamo un bicchiere di te e ci dirigiamo alla macchina. Qui realizzo che io devo tornare alla MIA di macchina e dopo una foto tutti insieme mi avvio a piedi, distrutto ma contento di tutti quei bellissimi panorami che ho visto. Dovrò lavorare un bel po’ sull’allenamento per le salite e spero di poterla rifare l’anno prossimo migliorandomi e potendo apprezzare ancora meglio il bellissimo percorso.

Michele Nodari