domenica 8 novembre 2015

Padova - 7 novembre 2015 - PerCorri l'Armistizio

Dopo una settimana di stop per smaltire i postumi della maratona decido di partecipare a questa prima edizione di PerCorri l' Armistizio, complice anche la splendida giornata. Il riscaldamento l'ho fatto a casa perché mia figlia mi ha chiesto di fare una corsa insieme: 2 km di gioia... comunque arrivo presto a Padova, conosco la zona è mi iscrivo:  2,5 € senza pacco gara, ma con una visita gratuita alla villa. Mi porto alla partenza dentro a Villa Giusti dove cominciano ad arrivare i primi podisti. I percorsi ufficiali sono 3, 5, 10 e 20 km, ma come dice il buon Dario Bolognesi dal megafono, il percorso è "tutto  dritto": 10 km da Villa Giusti al Castello del Catajo e ritorno, tutto sull'argine, infatti molti decidono di girarsi e tornare indietro a piacimento. Prima della partenza c'è la possibilità di visitare la villa e il parco e  ne approfitto. Ore 14:30 e si parte: si esce dalla villa e dopo poche centinaia di metri si sale sull'argine. Parto praticamente ultimo e passo un po' di camminatori e runners, il sole mi scalda il viso e i Colli Euganei all'orizzonte sono bellissimi, i chilometri passano, ma un rettilineo di 10 km è duro, fortunatamente mi affianca un partecipante che fa i 10 (si arriva comunque al Catajo e si torna con la navetta) e chiacchierando arriviamo alla fine, lui si ferma, io bevo un tè e mi giro per tornare. Ho apprezzato molto il fatto che questo tipo di percorso mi ha permesso di incrociare gente praticamente per tutto il viaggio di ritorno, alleviando la fatica. L'arrivo è al centro parrocchiale della Mandria dove ci aspettavano castagne e con vin brulé, oltre al classico the e biscotti.
Manifestazione molto bella, un po' caotica per il fatto che iscrizione, partenza e arrivo fossero in tre posti diversi, ma per essere la prima edizione merita un bel plauso e infatti prima di tornare vado a complimentarmi con Dario. Speriamo che l'anno prossimo ci sia ancora maggiore affluenza e i piccolissimi dettagli negativi vengano corretti. Io la rifarò volentieri.

Michele Nodari