domenica 29 marzo 2015

Ponte San Nicolo’(Pd) – 29 marzo 2015 – Marcia del Ponte

Alle sei suona la sveglia e rimango un po’ deluso perché speravo di trovare già il sole alto e invece è più buio di ieri… Come sempre non mi capisco mai con questi cambi dell’ora. Poco male, mi preparo e ormai mi vesto in canotta tanto poi hanno previsto sole, alle 7:15 puntuale arriva Antonio e partiamo, oggi sarà cruciale: devo provare a fare i 30km e da IL CALENDARIO DEL PODISTA VENETO scelgo Ponte San Nicolò per capire se il ginocchio mi può tenere botta per la maratona di Padova, ma lo stato d’animo e quello fisico non giocano a favore, Antonio farà i 21.

Parcheggiamo dietro al Boomerang e dopo l’iscrizione prendiamo il caffè di rito, ci spogliamo e ci portiamo in zona partenza. Incrocio e saluto Manuel Favaro e mentre Antonio aspetta la partenza ufficiale con i Sindaci e l’arrivo della Cristina, io decido di anticipare di qualche minuto, per non farlo aspettare troppo dopo. Parto pianino per timore di farmi male al ginocchio e un po’ alla volta mi assesto su un ritmo decente, le sensazioni non sono rassicuranti, ma devo capire come va…

Salto il ristoro dei 5 e mi fermo ai 10, le signore sono gentilissime come sempre, alla pari dei volontari e degli scout che assistono la corsa. Quest’anno i percorsi dei 21 e dei 30 km sono uniti fino al ventesimo e condividono anche i pacemakers: ottima idea.

Il ginocchio mi invia segnali poco rassicuranti, ma il percorso è veramente bello, praticamente tutto argine ma asfaltato, tranne pochi pezzi di strada bianca e comunque praticabilissima, si sta bene: fa fresco , c’è un bel sole e al 20km ci penso un attimo: mi fermo o continuo per i 30? Lo so avrei dovuto fermarmi… E invece approfitto del ristoro, per altro scambiando un bicchiere di coca cola per the, e continuo. Per qualche strana ragione gli ultimi 10km sembrano non finire più, ma bene o male arrivo alla fine, con la forza della disperazione e con le gambe di legno.

All’arrivo incrocio Cristina che torna e vedo Antonio che mi aspetta, ma sotto l’arco il garmin mi dice 29,8 quindi tiro dritto fino alla fine della stradina. Finalmente è finita. Antonio mi recupera e ci dirigiamo verso il ristoro, incrocio anche Massimo, che dopo un anno di stop, ha fatto la sua prima mezza: rispetto. Beviamo un po’ di the e saltiamo i tortellini, dobbiamo correre a casa a grigliare un paio di tagliate di un certo livello.

Come sempre questa manifestazione è organizzata molto bene: ristori, percorsi, pacemakers, attività collaterali, e oggi il meteo ha impreziosito la giornata. Per quanto mi riguarda finisco i 30km in 2:15:00, non bene in ottica maratona, però onestamente non ero nemmeno sicuro di finirli quindi mi accontento. Ora ghiaccio e riposo, è un paio di birre fresche con gli amici. Ne riparliamo a Pasquetta.

Michele Nodari